Mese: Luglio 2014

"Il labirinto delle garanzie", di Michele Ainis

Il Titanic delle riforme rischia d’affondare sbattendo contro un doppio iceberg. L’elezione diretta del Senato, in primo luogo: respinta dal governo, però caldeggiata da Grillo, auspicata da Alfano, bramata da un fronte eterogeneo del dissenso tra le file del Pd e di Forza Italia. E in secondo luogo le preferenze per eleggere i nuovi deputati, negate anch’esse dall’ Italicum , ma agognate anch’esse come il primo amore. Errore: non è su questi ostacoli che può interrompersi la navigazione. Dopotutto, «Batman» Fiorito ottenne 26 mila voti di preferenza. E un Senato non elettivo costituisce la regola in Europa: funziona così in Francia, Germania, Austria, Olanda, Regno Unito, e almeno parzialmente in Belgio e in Spagna. Dov’è allora lo scoglio? Sott’acqua: c’è, ma non si vede. Come la trama impercettibile di relazioni e di reciproche influenze tra i poteri dello Stato, come il gioco di pesi e contrappesi che garantiscono la tenuta del sistema. Ecco, le garanzie. Il bicameralismo paritario rispondeva a quest’ultima funzione, nel bene e nel male. Se ce ne sbarazziamo, se al contempo iniettiamo …

"Da invenduto a social housing, piani di riconversione", di Mauro Salerno

Potrebbe arrivare già oggi in Consiglio dei ministri il disegno di legge delega per la riscrittura del Codice degli appalti. Lo ha confermato ieri parlando all’assemblea dell’Ance Riccardo Nencini, il viceministro alle Infrastrutture che segue in prima persona la partita della riforma. Ma a Porta Pia si lavora a un altro tema caldo sul fronte sociale e sensibile per i costruttori: trasformare le abitazioni rimaste invendute a causa della crisi, in un bacino di nuovi alloggi popolari, utile a stemperare la tensione abitativa nelle grandi città e a ridurre il «magazzino» rimasto in pancia ai costruttori. «Stiamo studiando una soluzione a un tavolo cui partecipano anche l’Abi, Cdp e sono presenti anche i costruttori – ha spiegato il viceministro -. Dobbiamo trovare una soluzione a un problema paradossale: da una parte abbiamo l’emergenza casa in alcune grandi città, dall’altra abbiamo uno enorme stock di case rimaste invendute». La soluzione cui si sta pensando ai piani alti di Porta Pia è quella di istituire un fondo capace di trasformare un parte degli immobili che non hanno …

"Le «piccole» che battono la crisi", di Andrea Biondi

Proiettate oltreconfine, con una crescita media annua 3 volte superiore ai settori La Nuceria Adesivi (55 milioni di euro ), nata a metà degli anni 80 con sede a Nocera Superiore e attiva nel settore delle etichette e dei nastri adesivi è una delle aziende (che si contano sulle dita di una mano) autorizzate a produrre i bollini ottici farmaceutici. «Abbiamo creato un software che ci permette di dialogare in real time con i programmi dei clienti, che in genere sono multinazionali della cosmesi e della detergenza», spiega il direttore generale Guido Iannone, 30 anni. Ma fra chi ha legato il suo core business a innovazione e digitale un testimonial d’eccellenza è anche la Sigma, attiva nell’automazione industriale, 44 milioni di ricavi, con sede ad Altidona (Fermo), di cui tutti hanno inconsapevolmente contezza quando si avvicinano a bancomat o biglietterie self service (che produce). Altro caso è quello di EidosMedia, numero uno mondiale nel settore dei sistemi editoriali, con sede a Milano che ha fra i maggiori clienti «anche Newscorp », dice Gabriella Franzini, amministratore …

"Investimenti per 1,4 mld e 25mila posti di lavoro", di Luigina Venturelli

La politica industriale, o meglio, l’assenza di una politica industriale degna di questo nome, è stata in questi anni una costante fonte di conflitto tra i sindacati e Palazzo Chigi, chiunque ne fosse l’inquilino. E certo non ha fatto eccezione l’esecutivo guidato da Matteo Renzi, a cui le organizzazioni confederali non hanno risparmiato critiche per la scarsa incisività degli interventi finora adottati in tema di lavoro. Ma i ventiquattro contratti di sviluppo firmati ieri dal presidente del Consiglio – per un valore complessivo di 1,4 miliardi di investimenti, di cui 700 milioni provenienti dalle casse pubbliche attraverso fondi Ue, in grado di salvaguardare o creare 25mila posti di lavoro, l’80% dei quali al Sud – hanno modalità e finalità concrete e ben definite, che raramente si riscontrano in provvedi- menti politici. I PROGETTI CO-FINANZIATI Nei contratti di sviluppo finora siglati, 12 già stipulati nei mesi scorsi e 24 autorizzati ieri, ci sono infatti interventi di sostegno a progetti strategici nei settori industriale, agro-alimentare, turistico e della tutela ambientale. Con nome e cognome. Ci sono 71 …

“Crac comunali colpa dei tagli 17 miliardi nel giro di sei anni”, di Federico Fubini

Forse nemmeno lui aveva mai fatto esattamente i conti. Ma Piero Fassino, sindaco di Torino (eletto per il Pd) e presidente dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni, non è sorpreso dalla constatazione che le città paralizzate dai debiti in Italia sono circa 180. «Per molte amministrazioni la situazione finanziaria è estremamente precaria — concede — ma pochi si rendono conto che i Comuni in questi anni hanno affrontato sacrifici maggiori dello Stato centrale o delle Regioni». Insomma i dissesti sono dovuti ai tagli, non all’eccesso di spesa o alla contabilità creativa dei sindaci? «Basta guardare alle cifre. Tra il 2008 e il 2013 i comuni hanno avuto una riduzione di risorse per 17 miliardi di euro. Una metà dovuti a minori trasferimenti dello Stato centrale, un’altra metà come contributi al patto di stabilità interno sotto forma di versamenti o di tagli. Mi pare una somma rilevante e questo ha messo in difficoltà tutti i Comuni». Vuole dire che i Comuni contribuiscono alla riduzione di spesa più degli altri rami dell’amministrazione? «I dati Istat dimostrano che nel …

"L’agenda del Colle", di Caludio Tito

Sicuramente nel rapporto che si è instaurato tra Giorgio Napolitano e Matteo Renzi prende forma un elemento preminente: la cooperazione. Negli obiettivi e — se così si può dire — nel timing. Nei tempi in cui le cose possono o debbono accadere . MA NELL’INTERVENTO svolto ieri dal presidente della Repubblica a sostegno del percorso riformatore individuato dal governo e da una larga maggioranza parlamentare, c’è anche qualcosa di più. L’idea che la stabilità e la credibilità dell’intero sistema politico siano appese proprio al risultato che il Senato produrrà in queste settimane sul disegno di legge costituzionale. Il suo secondo mandato presidenziale, del resto, trova fondamento proprio su questa esigenza. Sulla necessità di offrire al Paese un nuovo impianto istituzionale e una nuova legge elettorale in grado di dare solidità a un sistema che è andato via via sbullonandosi e impoverendosi. Dopo diversi tentativi questa si presenta allora agli occhi degli italiani — e del Quirinale — come l’ultima chance. Del resto, la “staffetta” di febbraio scorso tra Enrico Letta e Matteo Renzi in una …

"Scuole private, dove arriva la libertà", di Vladimiro Zagrebelsky

Il caso dell’insegnante che si è vista, negare il rinnovo di un contratto di insegnamento da parte di una scuola privata cattolica sulla base di un preteso suo orientamento sessuale che la scuola disapprova, offre occasione di un inquadramento del problema della discriminazione quando questa si confronti con esigenze fondate su legittimi orientamenti religiosi, ideologici o culturali. Si tratta di un terreno molto specifico, ove è necessaria un’attenta opera di distinzione e contemperamento delle esigenze diverse e opposte di rispetto della eguaglianza e di riconoscimento delle specificità. Il caso che attira ora l’attenzione riguarda il mondo dell’istruzione, ma anche altri ambiti, come potrebbe essere quello della sanità, espongono problemi analoghi. La libertà d’insegnamento assicurata dalla nostra Costituzione, accanto all’obbligo-per la Repubblica di istituire scuole statali per tutti gli ordini e gradi, implica anche la libertà di istituire scuole da parte di privati. La legge, che fissa i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, come stabilisce ancora la Costituzione, deve assicurare ad esse piena libertà. Se sull’impostazione culturale della scuola …