Mese: Luglio 2014

"Un'occasione da non perdere" di Paolo Soldini

Un buon inizio. Se alle parole saprà far seguire i fatti, Juncker potrebbe segnare la svolta di cui la Ue ha bisogno per fare pace con i cittadini. I parlamentari europei gli hanno dato un’ampia maggioranza e lo hanno fatto dopo aver ascoltato un discorso che conteneva tre o quattro punti impegnativi. La grosse Koalition, popolari e socialisti ma anche liberali e Verdi, sarà pure insidiata da contraddizioni, però ha apprezzato una dichiarazio- ne d’intenti che lascia intuire uno scheletro di programma. Le defezioni che ci sono state sono quelle che ci dovevano essere perché erano state annunciate ed erano una bandiera, ma sostanzialmente, e a ragionar sui grandi numeri, il voto di ieri si è piazzato sul crinale tra chi crede nel futuro dell’Europa e delle sue istituzioni, a cominciare dalla moneta comune, e chi lo rifiuta. E il rapporto di forza è confortante, come s’è visto. Anche mettendo nel conto, e dalla parte giusta, un certo numero di parlamentari critici da sinistra su Juncker e l’alleanza che lo porta al potere, ma schierati …

"Il ritorno della politica", di Andrea Bonanni

LE DODICI cartelle del discorso con cui Jean-Claude Juncker ha ottenuto ieri la nomina a presidente della Commissione da parte del Parlamento europeo segnano una svolta. Non perché la vecchia volpe lussemburghese abbia enunciato concetti rivoluzionari o promesso riforme epocali. Ma perché, per la prima volta nella storia europea, il presidente della Commissione ha parlato non come uomo di fiducia dei governi nazionali ma come capo di una coalizione politica che in aula e a voto segreto gli ha dato la fiducia. E questa è, in effetti, la reale natura di Juncker: il referente di una complessa Grosse Koalition che si avvia a governare l’Europa. Egli non deve la sua poltrona ad accordi sottobanco tra le cancellerie, ma al fatto di essersi presentato come candidato di riferimento del Partito popolare europeo, di aver vinto le elezioni che hanno fatto del Ppe la forza di maggioranza relativa in Europa, e di aver saputo cucire un accordo tra i maggiori gruppi politici nel Parlamento di Strasburgo su un programma di governo. Neppure il veto britannico e la …

Poletti: “Servizio civile per i primi 40 mila giovani risorse ok, a fine anno il via” , di Valentina Conte

Imprese sociali come start up: potranno distribuire utili e fare crowdfunding, raccogliere capitali su Internet. Servizio civile universale, pagato, da inserire nel curriculum e svolgere anche all’estero, aperto (forse) ai giovani stranieri residenti in Italia. Cinque per mille strutturale, ma con obbligo di trasparenza per gli enti che ricevono i soldi degli italiani. Social bond per finanziare il sociale. Fiscalità agevolata. E un registro unico per il Terzo settore, una sorta di albo della solidarietà. Ministro Poletti, la riforma del Terzo settore approvata dal Consiglio dei ministri rappresenta davvero un «grande momento di svolta», come dice il premier Renzi? «Corrisponde all’idea, cara al governo, che la partecipazione dei cittadini è il terzo pilastro della società italiana, oltre a Stato e mercato. Non più dunque una Croce rossa, marginale ed emarginata, da usare quando lo Stato non arriva. Ma una protagonista per gestire i bisogni della collettività. Nessuno resterà a casa, tutti devono fare qualcosa». La riforma però è affidata a un disegno di legge delega, dunque non sarà operativa in tempi brevi… «Andrà a pieno …

"Che fare se la Sanità non regge più", di Luigi La Spina

In teoria, il nostro è il miglior sistema sanitario del mondo, perchè assicura l’assistenza gratuita a tutti. Lo sarebbe senz’altro, se fosse vero. È questa una delle tante illusioni di cui l’Italia si è fatta vanto in questi anni, compatendo non solo i poveri americani che hanno dovuto aspettare Obama per contare su una sanità un po’ più accessibile, ma anche i vicini di casa europei che possono godere, forse, di strutture ospedaliere più moderne ed efficienti, ma che pagano di più per essere curati. Ora, sembra che non sia più possibile continuare a mascherare la reale situazione di disagio e, in alcuni casi, di vera ingiustizia a cui sono sottoposti tanti italiani che si ammalano, perchè in molte regioni italiane la spesa pubblica per la sanità continua a crescere in maniera incontrollata, con il rischio che il nostro sistema di welfare faccia crac. Al di là dei solenni impegni di risanamento delle nuove giunte regionali, dopo la consueta denuncia degli sprechi attribuiti alla precedente amministrazione, i costi della sanità pubblica continuano a crescere per …

"La voce contro l'apartheid", di Maria Teresa Salieri

La sua ultima raccolta di “Short Stories”, uscita in Italia nei primi mesi di quest’anno per il editore tradizionale, Feltrinelli, e la sua traduttrice di sempre, Grazia Gatti, ha un titolo che evoca un bilancio, Racconti di una vita: storie scritte tra il primissimo inizio di carriera e gli ultimi anni, tra il 1952 e il 2007. I primi due pezzi si aprono sullo scenario di un ospedale. Coincidenza? Non è impossibile che Nadine Gordimer abbia voluto orchestrare con questi dettagli il suo addio a noi lettori, visto che, come annunciò nell’occasione, nell’ultima intervista a un giornale italiano, era affetta da un cancro al pancreas e non sentiva più le forze per creare: «Non ho più l’energia, scrivere mi fa star male e sono troppo critica, troppo esigente verso il mio lavoro, non credo che accetterei qualcosa che non mi soddisfa», spiegava prendendo indirettamente – con questo understatement – le distanze dal plotone di scrittori che qua e là nel globo andavano in quel- le stesse settimane dichiarando ben più spettacolari, mediatici addii alla pagina …

"Corruzione, raddoppiano i detenuti in attesa di giudizio", di Donatella Stasio

Nello Rossi, procuratore aggiunto a Roma, ricorda che nella lotta alla corruzione «non si può immaginare che la prevenzione abbia efficacia se non c’è anche un’efficacia dissuasiva penale» ma finché la repressione penale rimarrà affidata essenzialmente alla custodia cautelare e non «si metterà davvero mano a un’accelerazione del processo» (leggi: riforma della prescrizione), «il contrasto alla corruzione non sarà mai in grado di decollare». La conferma delle sue parole si trova nelle statistiche dell’Amministrazione penitenziaria che da sempre registrano poche decine di “colletti bianchi” in carcere, per lo più in custodia cautelare. Un dato che, però, nell’ultimo anno è «quasi raddoppiato» (il 7 maggio scorso si contavano infatti più di 100 detenuti in attesa di giudizio, su un totale di 321). Ma ormai neppure il carcere preventivo sarà più un deterrente contro la corruzione: la norma del decreto carceri, in via di conversione, lo vieta infatti quando il giudice ritiene che, all’esito del giudizio, la pena detentiva non sarà superiore ai 3 anni. Norma contestata dai magistrati perché avrebbe tenuto fuori dalle patrie galere molti …

"Cambiano i vertici europei, ma cambierà anche la Ue?", di Paolo Soldini

Due giorni per cambiare i vertici della Ue. Stasera, salvo sorprese (improbabili), Jean-Claude Juncker sarà il nuovo presidente della Commissione, pronto a prendere il posto di Barroso allo scadere del suo mandato, a novembre o forse prima. Domani sera, oppure domani notte o giovedì all’alba se tra i 28 capi di stato e di governo ci sarà da litigare, dovremmo conoscere i nomi del presidente del Consiglio europeo che succederà a Herman Van Rompuy e del Signor o della Signora Rappresentante per la Politica Estera e la Sicurezza che succederà a Catherine Ashton. Poi, se va bene, di qualche commissario e, forse, chissà, del presidente dell’Eurogruppo, ovvero del consiglio dei 18 ministri dell’Economia e delle Finanze dei Paesi con la moneta unica, che potrebbe essere il commissario agli Affari economici ma anche un altro. Vedremo. Oggi il parlamento a Strasburgo, domani i massimi leader a Bruxelles disegneranno insomma la nuova mappa del potere europeo, così com’è venuto fuori dal voto dei cittadini a maggio – ed è stata una grossa e importante novità democratica – …