"Ecco il nuovo Senato: cento membri, niente fiducia ma eleggono il Colle" (di g.c.)
Il traguardo è vicino. Oggi pomeriggio la riforma del Senato approda in aula, anche se ieri sera la commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama non ha votato la fine del Senato elettivo. Lo farà stamani: garantisce il capogruppo dem Luigi Zanda. Serrati i tempi, come voleva Renzi. Lunedì dibattito no-stop dalle 11 alle 22, mercoledì già si comincia a votare. Intanto in commissione via libera a due emendamenti che cambiano il quorum per l’elezione del capo dello Stato e il numero di firme necessarie per il referendum popolare. Passano cioè da 500 mila a 800 mila. I Radicali protestano: «È contro la democrazia». Il “patto del Nazareno” tra Renzi e Berlusconi tiene, nonostante tutti i malumori. A finire ko sono le opposizioni e i “frondisti” del Pd e di Forza Italia. Avevano chiesto più tempo per il dibattito, uno slittamento di almeno una settimana. Non l’hanno ottenuto. Vogliono il Senato elettivo. Ma la forma della futura Camera delle autonomie prevederà che ciascuna regione non abbia meno di due senatori e il restante dei seggi saranno …