"I troppi paradossi di una (giusta) critica" di Sergio Rizzo
Non possiamo non rilevare alcuni paradossi, almeno tre, a proposito della procedura d’infrazione avviata da Bruxelles a cui l’Italia è sottoposta a causa dei biblici ritardi nei pagamenti alle imprese da parte dello Stato. Questo giornale non è mai stato tenero nei confronti delle amministrazioni che non pagano in tempi umani fornitori e imprese appaltatrici. Non da oggi, ma da quando questa storia è cominciata. Perciò siamo grati a Bruxelles per aver stabilito limiti precisi entro i quali lo Stato deve tassativamente onorare i propri debiti. Ma non possiamo non rilevare alcuni paradossi, a proposito della procedura d’infrazione a cui l’Italia è sottoposta a causa dei biblici ritardi nei pagamenti. Il primo è che la mazzata arriva, a pochi giorni dall’inizio del semestre di presidenza italiana, proprio nel momento in cui il problema viene affrontato con una determinazione sconosciuta in passato. L’attuale Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, è sotto pressione, per questo particolare frangente, come non mai sono stati i suoi predecessori. Fatta questa premessa, va certamente detto che quella determinazione andrebbe ancora incrementata. …