Mese: Giugno 2014

"Il cantiere della cultura si rimette in moto", di Antonello Cherchi e Eliana Di Caro

Qualcosa si muove nel mondo della cultura: in Parlamento c’è un decreto legge che aspetta di essere convertito e che contiene diverse novità di peso. Dopo anni di dibattiti è stato congegnato un incisivo meccanismo di agevolazioni fiscali per cittadini e imprese che vogliano aiutare il patrimonio; nei musei si attende l’arrivo di esperti di marketing in grado di valorizzarne le risorse (risorse che, tra l’altro, ora non si perdono più nei meandri della contabilità statale ma vengono riassegnate a chi le ha prodotte); si mettono sul piatto più soldi come segno di un atteggiamento che cambia e che dai tagli vuole virare sugli investimenti. Insomma, un cantiere che si è messo in moto. Tra mille difficoltà, prese di posizione, contrarietà, richieste di aggiustamenti, ma si è avviato. È in questo contesto che ieri si è svolta a Roma all’Auditorium Conciliazione la terza edizione degli Stati generali della cultura, una manifestazione che ha preso le mosse dal Manifesto della cultura pubblicato a febbraio di due anni fa dal Sole 24 Ore. “Niente cultura, niente sviluppo”: …

"Musei, 1 su 3 non paga addio biglietti gratis per gli over 65 ", di Francesco Erbani

Si pagherà per entrare nei musei, nei siti monumentali e archeologici dello Stato anche se si hanno più di 65 anni, un’età che finora garantiva l’accesso gratuito. Non è una misura punitiva per gli anziani, assicura il ministro Dario Franceschini, che ha firmato un decreto contenente compensazioni e che però ha lasciato inalterato l’ingresso senza costi per alcune categorie (insegnanti, giornalisti…): nelle stesse strutture si entrerà gratis ogni prima domenica del mese, le Notti al museo diventeranno due l’anno (ingresso a un euro), e tutti i venerdì i grandi complessi, da Pompei al Colosseo agli Uffizi, saranno aperti fino alle 22. Gratis continueranno a entrare gli under 18, con riduzione gli under 25. Il tutto a partire dal primo luglio. Più agevolazioni per i giovani meno per gli anziani? L’obiettivo è comunque quello di incrementare gli introiti, anche se la porzione degli istituti interessati è molto piccola: sono infatti 224 i luoghi d’arte a pagamento appartenenti allo Stato su un totale di 431 (207 sono gratuiti). E i 431 sono solo una parte degli oltre …

"La corsa per non essere tagliati fuori", di Federico Geremicca

Un po’ meno sindaci e un po’ più di consiglieri regionali; un po’ meno membri nominati dal Quirinale e un po’ più competenze da esercitare. Per il «nuovo Senato», dunque, l’accordo sarebbe cosa fatta, o giù di lì. E anche l’Italia degli scettici – quella del non si può fare, non ci riusciranno mai – sembra rassegnata alla sconfitta. Del resto, si era inteso già da qualche giorno che il dado era ormai tratto: lo si era inteso, per la precisione, da quando perfino la Lega e il movimento di Beppe Grillo avevano deciso di saltare sul carro delle riforme. Che poi, in tutta evidenza, è il tradizionale carro del vincitore: che anche in questa circostanza – come per le primarie, per gli 80 euro e per le elezioni europee – porta il nome di Matteo Renzi. Dopo mesi di confronto e discussione, insomma, la strada delle riforme sembra finalmente in discesa. Ed è una svolta rispetto alla quale il voto del 25 maggio ha avuto un effetto assolutamente determinante. C’è voluto del tempo perché …

"Cinquantenni senza lavoro Un milione in cerca di reddito", da l'Unità

Tra i tanti conflitti generazionali che questa infinita recessione economica ha acuito va annoverato anche il contrasto su quale sia la fascia d’età che più duramente è stata colpita nelle proprie aspirazioni e nei propri bisogni. I giovani, che si sono visti sottrarre la possibilità di inserirsi stabilmente nel mondo del lavoro e costruirsi un futuro? Oppure gli ultracinquantenni, che si sono visti sprecare professionalità e competenze acquisite in decenni di fati- ca, per essere espulsi dal tessuto produttivo proprio quando erano più capaci? L’interrogativo, ovviamente, è retorico, visto che a soffrirne è in ultima analisi tutta la società italiana. E proprio ieri il Censis ha cercato di dare una dimensione al disagio delle persone over 50, che in Italia sono 24,5 milioni, di cui solo un quarto si trova nella invidiabile situazione di occupato. Sono quasi 6,7 milioni, infatti, quelli che godono di un posto di lavoro, 4 milioni di uomini e 2,6 milioni di donne: una moltitudine che negli ultimi sei anni ha visto diminuire sensibilmente i propri ranghi, falcidiata da un tasso …

"Grillo e a strategia dell’odio", di Claudio Sardo

Non pensi Beppe Grillo di intimidirci. Altri prima di lui si sono augurati la morte de l’Unità. Altri prima di lui hanno detto che la scomparsa dei giornali è “un’ottima notizia”. Altri come lui hanno puntato il dito contro singoli giornalisti, cercando di aizzare l’odio degli adepti. «Qualunque persona abbia ancora un briciolo di onore dovrà fare molta attenzione prima di scegliere la professione di giornalista» è una frase celebre del nazista Goebbels. Grillo, comunque, può stare sereno: noi continueremo sulla nostra strada. L’Unità andrà avanti dopo 90 anni di storia, e speriamo che abbia presto un nuovo inizio. Noi pensiamo che la democrazia si fondi sul pluralismo, sul confronto tra idee diverse, sulla lotta politica (che non esclude la costruzione di regole e valori condivisi). Noi restiamo convinti che il giornalismo e la libertà si alimentino a vicenda, che chi scrive deve per forza scomodare qualcuno, deve dire cose che non piacciono a tutti, deve rischiare la propria parzialità per tentare di raggiungere una verità. I giornali, come le idee, sono preziosi. E talvolta …

"Riforme, ecco l’accordo addio al bicameralismo Senato di regioni, meno sindaci", di Francesco Bei

Tutti i tasselli stanno andando al loro posto e persino sull’Italicum il lavoro è ormai avanzatissimo, tanto da far ipotizzare a Renzi di vederlo approvato a palazzo Madama entro la pausa estiva. Ma intanto la riforma costituzionale. «L’accordo è vicino», conferma Giovanni Toti a denti stretti. Il nuovo Senato della Repubblica, disegnato dagli emendamenti messi a punto dai relatori Finocchiaro e Calderoli, recupera molte funzioni, pur perdendo quella fondamentale di poter dare o togliere la fiducia al governo. Insomma, non è più un «dopolavoro per sindaci», per dirla con Berlusconi. Ha competenza sulla legislazione regionale e su quella europea, co-elegge il presidente della Repubblica, il Csm e i giudici costituzionali, ma soprattutto recupera voce sulle leggi elettorali e su quelle costituzionali. Crescendo le funzioni, cambia anche la composizione. Renzi ha dovuto rinunciare al suo Senato dei sindaci. I primi cittadini saranno invece pochi, circondati da una stragrande maggioranza di consiglieri regionali- senatori. Il premier ha trattato partendo da 1/3 di sindaci e 2/3 di consiglieri regionali, ma alla fine Forza Italia è riuscita a strappare …

"Il rammendo delle periferie nella coscienza collettiva", di Renzo Piano

Quando i commissari d’esame hanno aperto le buste con i temi mi sono reso conto che il rammendo delle periferie è entrato nella coscienza collettiva. Che dire? Sono l’architetto e senatore più felice del mondo. Quello che intendo come ruolo di senatore a vita è questo: risvegliare le coscienze, soprattutto quelle dei giovani che in questi giorni affrontano la maturità. A loro va il mio più sincero in bocca al lupo, visto che per scaramanzia gli auguri non si fanno. Quello che è importante nella mia veste di senatore, che non può essere diversa da quella di architetto, è piantare dei semi nell’immaginario dei giovani e non solo. Il mio contributo è parlare e lavorare sulle periferie che sono la città del futuro così come sulle scuole che oggi accolgono gli italiani di domani. In questo terreno si piantano i semi ed è importante che sia coltivato, fertile e ben irrigato. Sono certo che i semi germoglieranno perché i nostri giovani sono straordinari, eredi di una cultura che non ha pari. E lo dice uno …