Giorno: 30 Giugno 2014

“Dobbiamo costruire gli Stati Uniti d’Europa” Il debutto di Renzi per il semestre italiano, di Alberto D'Argenio

Ci siamo, da domani per l’undicesima volta dal 1959 toccherà all’Italia guidare l’Unione europea. Un semestre cruciale per Renzi, che mercoledì presenterà davanti al Parlamento di Strasburgo le sue priorità politiche per l’Europa. Una traccia del discorso al quale il premier lavora di persona da qualche giorno si trova su italia2014. eu, il sito della presidenza italiana preparato dallo staff di Palazzo Chigi: «Il tema dell’Europa è dire ai nostri figli, noi che siamo la generazione Erasmus, che è possibile che l’Europa oggi sia il luogo in cui è possibile la speranza». Insomma, ricreare intorno al progetto comunitario quell’alone di sogno spazzato dalla crisi. «Non provate un brivido pensando di essere chiamati oggi a realizzare quel sogno degli Stati Uniti d’Europa avuto da quella generazione che nelle macerie del dopoguerra iniziò la creazione di un nuovo soggetto?». Si spinge avanti Renzi evocando gli Stati Uniti d’Europa, e il suo sogno nascosto è di dare il via a una nuova costituente che riapra i Trattati per far avanzare il progetto continentale dopo gli anni della crisi, …

Allarme cassa integrazione “Per quella in deroga manca ancora un miliardo”, di Roberto Mania

Il governo non sta preparando alcun intervento di correzione sui conti pubblici, ma entro quest’anno dovrà, tra l’altro, reperire un miliardo di euro per fronteggiare l’emergenza dei lavoratori in cassa integrazione e in mobilità in deroga. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, spiega che ancora non è stata presa una decisione su come attuare quella parte della riforma Fornero sul mercato del lavoro che fissa criteri più rigidi per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga (quelli pagati dalla fiscalità generale e non dai versamenti delle imprese) e ne limita la durata anche con l’obiettivo di ridurne gli abusi. La Cgil stima che, da qui alla fine dell’anno, c’è il rischio che perdano il sostegno al reddito circa 50 mila persone. Si aggraverebbe ulteriormente la situazione occupazionale. Fronte delicatissimo anche sul piano politico. Poletti ribadisce che il Jobs Act non prevede alcun intervento diretto sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori come invece propongono alcuni settori della maggioranza. E alla affermazioni del ministro dello Sviluppo, Federica Guidi, ex presidente dei Giovani di Confindustria, secondo cui la legge …