Da ceto medio a quasi poveri: ecco i «penultimi», di Carlo Buttaroni
Per lungo tempo il lavoro è stato il paradigma di una società che face- va perno intorno alla fabbrica e all’ufficio. Un modello di organizzazione sociale riflesso di una pienezza che copriva l’intero ciclo di vita, il cui tracciato essenziale era stato incastonato nel primo articolo della Costituzione: una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Ritmi scanditi, spazi organizzati, sincronie che comprendevano l’attività lavorativa vera e pro- pria ma anche le altre sfere dell’esistenza: la scuola accompagnava il giovane all’età lavorati- va, la sanità pubblica si occupava di ridurre i rischi individuali derivanti dalle malattie, le pensioni di anzianità garantivano la sicurezza economica all’uscita dal mondo della produzione. È su queste premesse che l’Italia è cresciuta fino a diventare uno dei Paesi più ricchi del mondo, dando corpo al suo «ceto medio» e facendolo diventare il principale bacino di approvvigionamento del sistema di welfare: dalla scuola alla sanità, dalle pensioni agli strumenti di sostegno alle famiglie più disagiate. Per oltre mezzo secolo tutto questo è stato il tracciato di una storia di crescita economica, culturale e …