Avete visto? Non ci hanno chiesto la manovra correttiva”. Il responsabile Economia del Pd, l`economista Filippo Taddei, è molto positivo sulle raccomandazioni all`Italia arrivate ieri dalla Commissione europea. Anche se da Bruxelles arriva il suggerimento di fare “sforzi aggiuntivi” nel 2014 per ridurre il debito dello 0,6 per cento del Pil.
Professor Taddei, la Commissione è molto meno ottimista di voi sui conti pubblici, il governo sostiene che si sbaglia. Ma che ragioni ci sono per fidarsi più di Matteo Renzi che di Olli Rehn?
“La Commissione ha l`obbligo di essere cauta, applica un modello di previsione uguale per tutti i Paesi ma non è detto che sia più preciso del nostro. Ma se non vi fidate delle previsioni di crescita del Pil fatte dal Tesoro, guardate quella di Prometeia, di Bankitalia, del Fmi”.
Quindi possiamo essere sicuri al cento per cento che in autunno non ci sarà nessun intervento correttivo?
“Nessuna manovra aggiuntiva, se ci dovesse essere bisogno di una correzione c`è la legge di Stabilità. Quando avremo i dati sui primi tre trimestri del 2014 disporremo informazioni molto più precise di oggi. Le previsioni della Commissione si basano sui dati del Pil 2013. Se avessero registrato un grosso scostamento, ci avrebbero chiesto subito una manovra correttiva. Invece si limitano a suggerirci che forse, con molti condizionali, ci potrebbe essere bisogno di un aggiustamento”.
Quello dei conti pubblici è il primo campo in cui si misura la nuova forza europea del premier?
“Nulla sarebbe più sbagliato che usare le previsioni come misura del peso politico. Quello su cui si misura la carica del governo è la determinazione ad andare avanti e adottare misure concrete”.
Il governo recepirà l`indicazione di Bruxelles di aumentare la tassazione su immobili e consumi per sgravare il lavoro?
“L`attività del governo è molto più ambiziosa di così: non ci limitiamo a spostare la pressione fiscale da una voce all`altra, noi la riduciamo intervenendo sull`aggregato della spesa”.
La Commissione suggerisce di alzare le aliquote Iva oggi agevolate, quelle al 4 e al 10 per cento.
“Sarà oggetto di dibattito nella legge delega, ma non ci sarà alcun aumento della tassazione quest`anno”.
Il documento della Commissione ribadisce la necessità di una copertura strutturale se si vuole mantenere il bonus degli 80 euro.
“Siamo tutti d`accordo e su questo si valuterà davvero il governo, se saremo in grado di adottare quei risparmi di spesa che abbiamo promesso. Per l`anno in corso non c`è discussione, le risorse le abbiamo già recuperate, per il 2015 servono 11 miliardi di risparmi necessari per finanziare la riduzione dell`Irpef, 3 ce li abbiamo ne mancano 8”.
E riformerete la riforma Fornero del Lavoro, se necessario?
“La Commissione arriva un po` in ritardo. La legge Fornero ha al suo interno la valutazione della riforma stessa”.
Siete pronti a intervenire ancora?
“Assolutamente sì, la Commissione ci invita a fare quello che è disposto nel disegno di legge delega sul lavoro: aumentare gli standard sociali di protezione per chi perde il lavoro, occuparci di dualità del mercato del lavoro e coordinare le politiche attive”.
Il fatto Quotidiano 04.06.14