"Il 2 giugno delle donne, politica e numeri dal 1946 al 2014", di Giorgia Serughetti
“Una lunghissima attesa davanti ai seggi elettorali. Sembra di essere tornate alle code per l’acqua, per i generi razionati”. Così la giornalista Anna Garofalo descrive l’emozione del 2 giugno 1946, la prima volta delle donne al voto nazionale. “Abbiamo tutti nel petto un vuoto da giorni d’esame, ripassiamo mentalmente la lezione: quel simbolo, quel segno, una crocetta accanto a quel nome. Stringiamo le schede come biglietti d’amore. Si vedono molti sgabelli pieghevoli infilati al braccio di donne timorose di stancarsi e molte tasche gonfie per il pacchetto della colazione. Le conversazioni che nascono tra uomini e donne hanno un tono diverso, da pari”. La bellezza del 2 giugno è in quella famosa foto in cui un volto di giovane donna sbuca dalla prima pagina del Corriere della Sera che titola “È nata la Repubblica italiana”. È donna, come lo fu quella francese nelle vesti della Marianne. Ma qui non si tratta solo di allegorie tradizionali, perché il suffragio universale è stato appena conquistato, dopo una battaglia durata oltre mezzo secolo. In quel referendum del 2 …