Mese: Maggio 2014

"Nella trappola degli uomini verdi", di Paolo Garimberti

A furia di giocare al gatto con il topo, Vladimir Putin ha ottenuto il suo scopo: rovesciare l’onere della responsabilità per quanto sta accadendo nell’Ucraina russofona. Ieri quella che sembrava un’ipotesi estrema, la guerra civile, è diventata un rischio reale, con sparatorie, morti, feriti, blocchi ferroviari. Ora Mosca, per bocca del portavoce del Cremlino, può permettersi di accusare il governo di Kiev di rendere impraticabili gli accordi di Ginevra, che la Russia ha concluso con lo scopo di violarli attraverso i suoi “uomini verdi” massicciamente infiltrati nell’Ucraina orientale per sobillare e provocare, fino a realizzare il suo scopo, la reazione del topolino ucraino per assestargli una zampata. L’Ucraina non è la Crimea e Putin sa benissimo che non può annetterne una parte con un’invasione e un’occupazione militare. Non solo per ragioni politiche e diplomatiche (evocare lo spettro della terza guerra mondiale è certamente esagerato, ma la tensione con l’Occidente e con la Nato salirebbe a livelli di calore insopportabili per tutti). Ma anche per ragioni tecniche. L’esercito russo, nonostante l’aumento massiccio delle spese per la …

La Regione: «Danni ingentissimi Si chiederà lo stato d’emergenza», da La Gazzetta di Modena

A tre giorni dalle trombe d’aria che si sono abbattute nel Modenese causando interruzioni della circolazione stradale, danni ad aziende e abitazioni e alcuni feriti lievi, «stiamo completando rapidamente la raccolta di tutti gli elementi per la richiesta dello stato di emergenza nazionale – ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo – anticipata dalla dichiarazione dello stato di crisi regionale che sarà decretato dal presidente Vasco Errani», ai sensi della legge regionale 1 del 2005. Contemporaneamente, sottolinea Gazzolo, «stiamo lavorando per garantire a cittadini e imprese colpiti il ritorno alla normalità». In particolare, l’Agenzia regionale di Protezione civile è in continuo contatto con la Provincia e i Comuni interessati sia per seguire l’evolversi dell’evento sia per attivare tutte le misure necessarie. Intanto i danni si stimano intorno a decine di milioni di euro. Nei Comuni più colpiti dall’evento (Nonantola, San Cesario e Castelfranco) i vigili del fuoco hanno ultimato giovedì sera alle 20 le operazioni di messa in sicurezza tramite soprattutto operazioni di copertura e telonatura dei tetti delle aziende e delle abitazioni …

Manifatturiero italiano al top da 3 anni, aumentano le assunzioni

Si rafforza la ripresa nel manifatturiero italiano, dove secondo una indagine tra i responsabili degli approvvigionamenti ad aprile si è registrata l’attività più sostenuta da tre anni a questa parte. Il Purchasing Managers Index, relativo alle aziende del comparto della penisola, è aumentato a 54 punti, dai 52,4 punti di marzo, segnando il valore più elevato dall’aprile del 2011, secondo la società di ricerche Markit Economics. In questo tipo di indagine i 50 punti rappresentano la soglia limite tra crescita e calo dell’attività. Inoltre secondo Markit l’ultima indagine ha segnato un «notevole» aumento dei livelli occupazionali, al tasso più forte dal febbraio 2011. Con questo sono sei mesi che si registrano variazioni positive sui livelli di personale nel manifatturiero, la serie più lunga dal 2007 sebbene dopo una prolungata fase di cali. Secondo Phil Smith, economista di Markit, il manifatturiero italiano è stato «incoraggiato dall’ennesimo successo delle esportazioni». Cresce la produzione e «l’indagine ha sottolineato una contrazione del carico dei costi, provocata dal minore prezzo di materie prime, che conseguentemente ha consentito di applicare ulteriore …

"Donne, più della metà senza reddito da lavoro. Ruoli chiave: un abisso il gap con gli uomin", di Michela Scacchi

Disoccupazione, precarietà, uguaglianza salariale e conciliazione: i dati Istat fotografano una situazione femminile che in Italia è ancora drammatica e indietro rispetto ad altri Paesi europei. A sud le percentuali precipitano: in Puglia hanno un impiego appena 26 su 100. Tetti di cristallo: 7 dirigenti su 10 sono maschi In Italia è donna soltanto il 6,5% degli ambasciatori, il 31,3% dei prefetti, il 14,6% dei primari, il 20,3% dei professori ordinari e – nei ministeri – il 33,8% dei dirigenti di prima fascia. A prima vista, l’unica eccezione parrebbero farla i dirigenti scolastici visto che il 58,6% è femmina. Nel ‘pianeta scuola’, però, le donne rappresentano complessivamente il 79% del totale degli incarichi e, quanto a piramidi e gerarchie nei ruoli, risultano ampiamente spalmate dall’alto in basso. Di contro, i dirigenti scolastici uomini sono, sì, il 41,4% ma siccome vanno calcolati su un totale complessivo che è soltanto del 21%, ne consegue che, in rapporto alle donne, quei ‘pochi’ uomini che lavorano nella scuola stanno quasi tutti in alto. Sempre in Italia, più di 5 …

"Il compito della politica e quello di una mamma", di Luigi Manconi e Valentina Calderone

Consideriamo due frasi di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. La prima è di ieri: «Ora tocca alla politica». È proprio così. Patrizia Moretti, per nove anni, è stata parte civile in un processo, testimone pubblica di un dolore infinito, esigente interlocutore soggetti istituzionali, voce che raccontava una verità inconfutabile, immagine di un bisogno insaziabile di giustizia. Poi, i responsabili della morte del figlio sono stati condannati in via definitiva, ma non è finita: Patrizia Moretti è stata oggetto di ignobili accuse e di insulti feroci. Anche a tutto ciò ha replicato con forza e intelligenza. Così, quando l’altro ieri un congresso «sindacale» ha applaudito a lungo i responsabili della morte del figlio, si è fatta carico ancora una volta di rispondere a quell’oltraggio. E ha detto basta. Non possiamo, noi tutti cittadini e ceto politico e intellettuale, partiti e istituzioni, delegare a lei la risposta più efficace a un’offesa crudele, inflitta non solo ai familiari di Federico ma allo Stato di diritto e alle stesse regole della convivenza civile. Spetta al Parlamento elaborare provvedimenti …

"Una rivoluzione, ma tutta da fare", di Fabrizio Forquet

Le misure annunciate vanno in gran parte nella direzione giusta. Attaccano le inefficienze della burocrazia e avvicinano il cittadino alla pubblica amministrazione. Renzi le ha prospettate come una rivoluzione. Ancora una volta, però, si tratta di annunci e non di decreti e disegni di legge. Questi seguiranno. Forse. O magari seguiranno in parte. Ma intanto Renzi avvia il processo. Magari è una truffa, ma può anche essere un metodo: quello di creare il consenso sulle riforme per poi renderle praticabili. Si vedrà presto. Nel merito dei singoli provvedimenti, una delle novità più importanti, anche se poco vistosa, è l’abolizione della distinzione tra dirigenti di prima e seconda fascia. Un sistema anacronistico, che oggi irrigidisce l’organizzazione degli uffici e ha l’unica ragion d’essere nella difesa delle posizioni (e degli stipendi) di un nucleo più ristretto di dirigenti. Su mobilità obbligatoria e valutazione dei risultati, per ora, si può solo sperare che sia la volta buona. Un segnale forte è l’annunciato accorpamento delle (almeno) cinque scuole della pubblica amministrazione. Se ne parla da anni, ma finora nessuno …

"Si può criticare il capitalismo?", di Claudio Sardo

Un twitter di Papa Francescp ha seminato il panico fra i teo-con e, più in generale, fra quanti intendono il capitalismo come la religione naturale dell’uomo moderno. «L’inequità è la radice dei mali sociali»: è il messaggio lanciato il 28 aprile dall’account @Pontifex. Non si tratta, a dire il vero, di una novità assoluta. L’espressione è la sintesi di un più complesso periodo della Evangelii gaudium, l’esortazione apostolica che costituisce finora il «manifesto programmatico» di Francesco. Il problema è che soltanto nella lingua italiana il termine inequità attenua la forza della condanna morale. In inglese inequality vuol dire ineguaglianza. In tedesco Ungleichheit si traduce con diseguaglianza. E così anche in spagnolo, la lingua del Papa: la parola inequidad non consente altra traduzione che diseguaglianza. Insomma, non c’è più una diseguaglianza iniqua da condannare e una più morbida da perseguire: la radice del male è l’«economia dello scarto» che rende gli uomini sempre più diseguali. L’impatto non poteva non essere traumatico, soprattutto negli Stati Uniti dove si è scatenata immediatamente una vivace polemica sui social network. …