Mese: Maggio 2014

Le università contro i valutatori «Affidano tutto agli algoritmi», di Gianna Fregonara

Guerra aperta tra i rettori italiani, il presidente della Conferenza Stefano Paleari in testa, e l’Anvur guidata da Stefano Fantoni, l’Agenzia di valutazione delle università italiane. L’oggetto del contendere è l’avvio della valutazione periodica e di accreditamento dei corsi universitari che dovrebbe cominciare con il prossimo anno accademico. Ma il malessere dei rettori è ben più vasto. «Questa è la goccia che ha superato l’orlo. In quattro anni abbiamo perso il 20 per cento dei finanziamenti, ancora non sappiamo quali sono i fondi disponibili per quest’anno. Il turnover è ancora bloccato, abbiamo fatto uno sforzo gigantesco in questo periodo per sostenere il sistema della valutazione della ricerca (Vqr, conclusosi lo scorso anno), abbiamo accreditato tutti i nuovi corsi di laurea, i dottorati, i dipartimenti. Siamo sommersi dalla burocrazia», spiega Paleari. E infatti, quando è arrivato il documento che presenta le linee guida della valutazione dei corsi di studio degli atenei, la protesta tra i rettori è esplosa. Inizialmente online e sul sito Roars che spesso raccoglie i malumori degli docenti. Ma nell’ultima giunta della Conferenza …

"Rilanciare la Rai: non basta un taglio", di Vittorio Emiliani

La polemica innescata sulla Rai e dentro la Rai dalle dichiarazioni di Matteo Renzi, a partire dalla richiesta di portare al governo un obolo sotto forma di 150 milioni di euro, può essere positiva se conduce ad una vera riforma in senso «aziendale». Se porta cioè a fare o a rifare della Rai un’impresa. Pubblica sì e però in grado di funzionare come azienda, eliminando, certo, sprechi e sacche di improduttività e però avendo anche compiti meglio definiti. Gli strumenti sono due. Primo, il contratto di servizio che regola i rapporti fra lo Stato e l’azienda in discussione. Secondo, un organismo di garanzia che la sciolga dall’abbraccio soffocante del governo e del partito di maggioranza, voluto con ogni forza da Berlusconi nell’intento, in parte riuscito, di «affondare la Rai». Le sedi regionali sono sovradimensionate e quin- di troppo costose? Non è stata sempre la Rai a voler- le così, è stata la politica di un passato spesso lonta- no. Il centro di Firenze è certamente faraonico, da ogni punto di vista, ma risale ai tempi …

"Quel cimitero blu ignorato da tutti", di Tahar Bel Jelloun

Nel 1920 Paul Valéry scrisse un lungo poema metafisico sul tempo e la morte. Lo intitolò Cimitero marino, perché era ossessionato dal mistero del mare, dal fascino dei suoi segreti e dalla ricerca dell’immortalità. Da allora, ogni volta che dei marinai non tornano più, si parla del mare come tomba insondabile e senza appello. Guardando le foto di quei corpi di immigrati che hanno trovato “asilo” nei fondali marini al largo di Lampedusa, viene in mente quella poesia, prima di immaginare come e perché quelle persone abbiano avuto una fine tanto tragica. Uomini e donne che sono precipitati in una spessa assenza, in una profonda solitudine. Il mare è diventato la loro ultima dimora, il cimitero di tutto quello che hanno sognato, la tomba di tutte le loro speranze. I loro occhi si sono perduti nei flutti, i loro corpi si sono dissolti nelle alghe e nel silenzio, la loro memoria si è svuotata dei ricordi. CHE cosa dire? Che cosa scrivere? Gli dei sono rimasti calmi. Gli uomini sono indaffarati. Il cielo è indifferente. …

"Terzo settore, investire sul capitale umano", di Paolo Beni

Sarà la volta buona per dare finalmente al terzo settore quelle riforme che da anni chiedo ottenendo solo promesse? È quanto auspicano migliaia di organizzazioni sociali dopo la presentazione da parte del presidente del Consiglio delle linee guida per una legge delega sul terzo settore. Ma stavolta sembra prevalere l’ottimismo, visto il consenso registrato dal documento, che delinea un ambizioso progetto di revisione complessiva delle norme sugli enti non profit. Una messa a punto resa tanto più opportuna dal peso crescente di un terzo settore che si sta dimostrando attore decisivo per reagire alla crisi economica, sociale, culturale che attraversa il paese. Associazioni, cooperative sociali, gruppi di volontariato sono spesso nelle nostre comunità un argine alla frammentazione sociale, protagonisti della tenuta e dell’innovazione del welfare pubblico, volano di sviluppo e di nuova occupazione, palestra di civismo e presidio di democrazia partecipativa. Ma è proprio la rilevanza del terzo settore che impone l’esigenza di monitorar- ne l’evoluzione nel contesto dei muta- menti sociali e aggiornare il quadro normativo di riferimento, tanto allo scopo di tutelare l’identità, …

"Basta decreti: più forza al governo parlamentare", di Claudio Sard

La Camera ha appena votato la fiducia sul decreto lavoro e, probabilmente, il governo porrà la fiducia oggi di nuovo la questione di fiducia sul decreto per l’emergenza casa. Il decreto-legge è ormai la modalità ordinaria per legiferare e il voto di fiducia è la procedura standard per superare gli ostacoli parlamentari e assicurare così la conversione entro i 60 giorni previsti dalla Costituzione. La prassi viene da lontano, oggi però siamo davanti a una regola assoluta. Totalitaria. E non si può negare che rappresenti uno stravolgimento dei principia cui si era ispirato il costituente. A ben guardare, qualcosa è cambiato in questa legislatura: la fiducia viene posta prevalentemente alla Camera (il decreto Poletti è stato finora la sola eccezione), dove la maggioranza è più solida. E qualcosa è cambiato pure dopo la recente sentenza della Consulta, che ha vietato i decreti omnibus, contenenti al loro interno le materie più svariate: il governo Renzi ha risposto al divieto sfornando decreti-legge più corti e sicuramente più omogenei (salvo il decreto sulla finanza locale). Comunque, da quando …

"La vera storia di un fallimento", di Paolo Soldini

«Pressioni e coartazioni» per cacciare Silvio Berlusconi da Palazzo Chigi? Ma di che cosa stiamo parlando? Giorgio Napolitano, tirato in ballo per l’ennesima volta, per l’ennesima volta è stato costretto a rimettere i fatti sui piedi: le dimissioni dell’ex cavaliere nel novembre del 2011 furono rassegnate «liberamente e responsabilmente». Tant’è che Berlusconi stesso con il presidente fece cenno a null’altro che ai suoi guai domestici. Basterà per porre fine alla nuova sceneggiatura della teoria del «complotto»? Dovrebbe bastare, se si rimanesse ai fatti. Che sono semplici: un ex Segretario al Tesoro americano ha scritto che «funzionari europei» nell’autunno del 2011 chiesero all’amministrazione Obama di fare pressioni perché Berlusconi se ne andasse; i presidenti della Commissione e del Consiglio Ue ribattono che no, semmai fu il contrario: furono gli americani a chiedere agli europei di darsi da fare per l’allontanamento del reprobo facendone una condizione per l’assenso di Washington a un prestito di 80 miliardi all’Italia da parte del Fmi. Prestito che poi, com’è noto, non ci fu perché il governo italiano non lo chiese. Che …

"Martin Schulz se vince il PPE l'Europa vivrà altri 5 anni di tagli e ingiustizie", di Andrea Bonanni

È stata la destra a ridurre le istituzioni europee in questo stato: hanno 21 commissari su 28. Poi, al momento della campagna elettorale, si scoprono una coscienza sociale e fanno bei discorsi. Ma la verità è che se vincerà il Ppe ci toccheranno altri cinque anni di austerità e ingiustizie sociali». Martin Schulz è il candidato dei socialisti e democratici alla presidenza della Commissione di Bruxelles. E in questa intervista a “Repubblica” dice la sua su tutti i grandi temi sul tappeto: dall’avanzata dei movimenti populisti all’immigrazione, al lavoro giovanile. «Io capisco gli elettori di Grillo: sono pieni di disperazione. Ma gli eurodeputati 5 Stelle saranno isolati e non conteranno nulla». Infine il caso Geithner: «Non c’è bisogno di un segretario al Tesoro Usa per risolvere il problema Berlusconi. Comunque, è meglio stare zitti se non si hanno le prove. Presidente Schulz, ha letto le dichiarazioni dell’ex ministro del Tesoro americano, Geithner, su un complotto di esponenti europei per far cadere il suo arci-nemico Berlusconi nell’autunno 2011? Che ne pensa? «Mah… Tutto quello che posso …