Giorno: 19 Maggio 2014

"Per sconfiggere il grillismo", di Michele Prospero

Prima di affondare il giudizio di censura sul pericolo mortale rappresentato dal grillismo, è bene chiedersi cosa ancora induca migliaia di persone a gremire le piazze per ascoltare le intemperanze espressive di un comico che manda tutti a quel paese. Quello che sembrava avere i tipici connotati di una episodica esplosione di rivolta, catastrofica nell’impatto immediato ma destinata a un rapido spegnimento dopo il crollo sistemico del 2013, ha invece assunto tratti più complessi e meno effimeri nelle sue prospettive di durata. Comprendere la genesi nascosta del fenomeno, prima di aggredirne con efficacia la patologia visibile, diventa perciò una cautela analitica necessaria. Sul piano simbolico sono stati adottati o annunciati in questi mesi dei provvedimenti legislativi che avrebbero dovuto prosciugare in gran fretta il terreno di coltura del movimento e ridurlo entro di-ensioni quantitative prossime alla irrilevanza. Abolito il finanziamento pubblico dei partiti, alzata la bandiera del Senato a costo zero, soppresso il ruolo amministrativo delle province, inasprito il conflitto con il sindacato, la volontà di sangue contro il ceto politico avrebbe dovuto incassare la …

"Balcani sotto il diluvio che unisce i popoli nemici", di Paolo Rumiz

Il preludio è già sopra Fiume. Ammassi di betulle storte, schiantate dalla tempesta di febbraio — gelo e bora — come asticelle del gioco chiamato “Sciangai”. Montagne russe per piccoli canyon, fra montagne storte, sotto un cielo inchiostro con accenni di nevischio. Gli evacuati di Obrenovac (Serbia) ospitati in un palazzetto dello sport A Delnice , ancora boschi stremati, persino tralicci piegati dal gelicidio. È lo stesso posto dove vent’anni fa vedevi i primi segni di guerra, le case dinamitate o sforacchiate dai kalashnikov. E poi via, oltre una cordigliera desertica, dove penetrarono le avanguardie del Turco, e dove la Bosnia col suo labirinto di acque spinge come un cuneo verso la valle della Kupa, ultimo fiume delle Alpi. Lassù sembra che Mediterraneo e Centro Europa si diano battaglia a colpi di vento. Oltre, pensi, andrà meglio. E invece no. Dopo Gradiska, quando la Sava sembra raddoppiare di portata per l’immissione dei primi affluenti di destra — l’Una e il Vrbas — proprio lì le prime colline di Bosnia sono inghiottite da uno strato di …