"Nuove imprese e lavoro con i fondi Ue", di Giuseppe Chiellino
Più di 47mila posti di lavoro creati in Italia grazie ai fondi europei. E poi 3.700 nuove imprese; banda larga estesa a più di 940mila persone; sostegno per 26mila Pmi. Il bilancio della Commissione europea sull’efficacia della politica di coesione nel periodo 2007-2013 è ancora provvisorio. Non solo perché si ferma al 2012 ma anche perché molte regioni sono ancora indietro nella realizzazione dei progetti cofinanziati dalla Ue. All’attivo ci sono anche 1.500 chilometri di ferrovie, costruite o ricostruite, e progetti di depurazione delle acque reflue per un milione di persone. Queste cifre si riferiscono solo agli interventi del Fesr (Fondo per lo sviluppo regionale) che rappresenta circa la metà delle risorse europee disponibili, considerando anche il Fondo sociale (Fse) e il Fondo per l’agricoltura e le aree rurali (Feasr). Servono a dare concretezza alla politica di coesione dell’Unione e ai fondi europei, troppo spesso associati nell’immaginario collettivo all’idea di spreco e malagestione. Non che non ci siano – purtroppo – episodi di truffa o corruzione, ma come sempre un albero che cade fa più …