Giorno: 14 Maggio 2014

#AVA: il Pd interroga il ministro Giannini

Ho sottoscritto l’interrogazione dei colleghi Nicoletti e Galli (che pongo in calce), presentata per dare voce al disagio della comunità universitaria nell’applicazione del sistema AVA (Autovalutazione, Valutazione periodica, Accreditamento), che pare aver perso per strada gli standards e le guidelines delle direttive europee per inseguire aspetti formali e amministrativi. La valutazione è un principio irrinunciabile al quale vanno date le gambe del rigore, della trasparente e della semplicità e che non può soffrire di inutile burocrazia. INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE NICOLETTI, GALLI CARLO, GHIZZONI – Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Per Sapere – Premesso che: negli ultimi anni nel nostro Paese si sono moltiplicati gli interventi legislativi e amministrativi volti a riformare le università e gli enti di ricerca. La finalità dichiarata di questi interventi sta nella volontà di rendere più efficiente il sistema dell’alta formazione e della ricerca, migliorando la qualità della didattica e della produzione scientifica, attraverso appropriate procedure di valutazione e di incentivazione. Sulla base di queste finalità è stata creata una specifica Agenzia di valutazione (ANVUR) con …

"L'occasione per ripartire", di Paolo Bricco

Nell’aria fredda e tesa della camera operatoria, intorno al corpo ferito dell’Expo, i medici hanno constatato che il battito cardiaco non si è spento e che il respiro persiste. La politica nazionale, le imprese e la magistratura non si sono tolte il camice né hanno annunciato il decesso del paziente. Il premier Renzi, con la sua visione del mondo basata sulla prevalenza del futuro e del nuovo su tutto e su tutti, sa (o intuisce) che l’Expo è una occasione per ripensare l’identità e la specializzazione produttiva del Paese: dal fordismo classico a un profilo più terziarizzato. Un profilo fatto di turismo e servizi alla persona, stili di vita e un’economia manifatturiera sempre di trasformazione, ma nella versione più soft dell’agroalimentare. Francesco Greco, figura storica della magistratura milanese impegnata contro i reati economici, ha dato il suo “placet” alla scelta di Raffaele Cantone all’Autorità anticorruzione: «Va bene l’incarico a Cantone. L’importante è che ci sia una sinergia con la Procura. Ma questo è nei fatti, perché noi lo conosciamo bene e lo stimiamo». Il presidente …

"Troppi giovani disoccupati servizio civile per 100mila", di Luisa Grion

Dalla garanzia giovani al servizio civile: per arginare il dilagante fenomeno della disoccupazione under 30 e dare una scossa ai “neet” (un paio di milioni di ragazzi che non studiano e non lavorano) il governo punta alla versione riveduta e corretta della vecchia “obiezione di coscienza”. I tempi dell’opposizione alla leva obbligatoria sono finiti da un pezzo e il servizio civile, da anni, è un’occasione data ai giovani, maschi e femmine, che nel volontariato vedono sì, un’occasione formativa, ma anche la possibilità di trasformare quell’esperienza in lavoro. Ogni anno i bilanci dello Stato dedicano al servizio civile un budget che va a finanziare i bandi e i programmi degli enti che partecipano all’operazione. Oggi i volontari in servizio sono poco più di 14 mila, lavorano in 3.293 enti accreditati e incassano ogni mese (il servizio civile dura un anno e la domanda per entrarne a far parte si fa direttamente all’associazione che propone il piano) un rimborso spese di 433 euro netti. Se le condizioni economiche resteranno invariate, l’obiettivo di Renzi di impegnare con questa …

“Le riforme di Renzi l’ultima occasione per la svolta italiana”, di Federico Fubini

George Soros ripete spesso che la seconda guerra mondiale gli ha cambiato la vita. «Ma per chi è giovane ora il grande trauma è la crisi dell’euro – aggiunge -. Se fossi giovane, mi considererei una vittima e vedrei nell’Unione europea il colpevole». In questi giorni Soros presenta il suo ultimo libro, che ha voluto ottimista nel titolo («Salviamo l’Europa. Scommettere sull’euro per creare il futuro», Hoepli). Ma sa che alle prossime elezioni i populisti possono incassare un risultato senza precedenti. Anche il governo di Matteo Renzi è sotto esame: i mercati scommettono sulle sue riforme, dice. «Ma se fallisce il vento potrebbe cambiare». Una vittoria dei partiti antieuropei la preoccupa? «Sono sempre più forti. Siamo di fronte a una politica nuova, basata su un’ideologia nazionalista sfruttata da figure carismatiche per garantirsi sostegno. Questi leader hanno in mente un sistema formalmente democratico ma nei fatti autoritario e capace di manipolare l’opinione pubblica. Ciò che è populista per noi, per loro è semplicemente popolare». È il modello Putin, che in effetti non dispiace a Silvio Berlusconi, …