“Lunedì prossimo il Pd depositerà una proposta di legge che punta a rivedere la tassazione universitaria per renderla equa, progressiva e graduale”. Lo afferma Manuela Ghizzoni, deputata Pd e vicepresidente della Commissione Istruzione della Camera. “No tax area fino a 20.000 euro di ISEE, assegnazione agli atenei statali di una quota aggiuntiva di finanziamento in proporzione al numero degli studenti esenti, importo medio regionalizzato della contribuzione studentesca non superiore ai 900 euro. Sono i tre punti chiave della proposta grazie alla quale una platea ampia di studenti potrà accedere agli studi gratuitamente o con costi realmente commisurati alle proprie capacità economiche, senza tuttavia che i bilanci degli atenei entrino in sofferenza. Ecco perché riteniamo la nostra proposta in grado di garantire agli studenti italiani un sistema di accesso all’università finalmente equo e attrattivo”.
“Questo tempo, caratterizzato dalla crisi economica e da nuovi bisogni sociali, – continua Ghizzoni – richiede alla politica grandi responsabilità e capacità di innovare, motivo per cui riteniamo che la proposta del M5S sia inadeguata e parziale: prevedendo infatti l’abrogazione di una norma introdotta con la spending review, si limita a ritornare allo status quo ante. Paradossale, ma forse non tanto, per chi a parole si professa antisistema mentre in pratica non è in grado di incidere in modo davvero innovativo. E’ apprezzabile, invece, che il governo si sia già reso concretamente disponibile a intraprendere un percorso condiviso con il Parlamento per rendere la tassazione studentesca un elemento attrattivo e non respingente per l’accesso all’università. L’aumento di 150 milioni del Fondo di finanziamento statale e di altrettanti del fondo per le borse di studio sono le giuste premesse che ci fanno essere ottimisti sui futuri investimenti necessari a dare gambe alle novità previste dalla proposta e quindi ai talenti dei nostri giovani”.
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