Mese: Aprile 2014

"Finisce a Brescia l’era di Stamina", di Adriana Bazzi e Mario Pappagallo

I medici degli Spedali Civili di Brescia, dove il metodo Stamina (pensato per risolvere una miriade di problemi, ma rivolto in particolare contro le malattie genetiche dei muscoli che colpiscono persone giovani) veniva richiesto, per imposizione dei giudici, hanno deciso di sospendere i trattamenti. In attesa che la nuova commissione del ministero della Salute si esprima sull’intricatissima vicenda. Stop al metodo Stamina nell’ospedale di Brescia. Con una lettera, inviata alla direzione generale e al commissario straordinario degli Spedali civili, i medici della struttura sanitaria hanno comunicato l’intenzione di interrompere la loro collaborazione per la somministrazione del trattamento con il «metodo» di Davide Vannoni. Lo ha annunciato ieri il commissario straordinario, Ezio Belleri, in audizione presso la commissione Igiene e sanità del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla vicenda Stamina. Stop a data da definirsi, in attesa che si pronunci il nuovo Comitato scientifico. A parte i medici, peraltro, l’unica biologa di Stamina (metodo segreto nessuno può metterci le mani se non persona di fiducia di Vannoni) è assente per «motivi personali». Medici e biologa tutti prossimi …

Il paese degli irriducibili “Costruiamo blindati perché siamo in guerra”, di Piero Colaprico

Custodivano il “tanko” utilizzato per l’assalto a San Marco del 1997, avevano attrezzato un vecchio escavatore con un cannoncino, meditavano di acquistare armi e propugnavano una secessione armata del Veneto. In 24 sono finiti agli arresti in Lombardia e Veneto a conclusione di un’indagine del Ros. Tra loro, ex esponenti del movimento “Serenissimi” e l’ex parlamentare leghista Franco Rocchetta. Contro il blitz insorge la Lega. Sorridono, i paesani, e tentano di minimizzare, anzi raccontano di quanto Flavio Contin sia un brav’uomo. Uno che in questa cittadina diventata depressa, canta nel «Coro Tre Cime», e ama scherzare «su tutto, ma non sulla politica, perché lui è uno che ci crede, che ha fede ». Fede nella secessione e nei compagni di lotta. Soprattutto in due. Uno è Luigi Faccia, che sta ad Agna, s’è confusamente mangiato tutto «per la causa», la ditta e la villa, e proprio l’altra sera è andato a ritirare dal tornitore la canna del cannoncino. Quando i carabinieri del Ros hanno bussato alla sua porta, ha alzato la testa, teatralmente: «Mi dichiaro …

"Milano e Torino, i risultati migliori del mondo (occidentale)", di Gianna Fregonara e Orsola Riva

I ragazzi di Piemonte e Lombardia sono i più bravi del mondo, inteso come mondo occidentale, lasciando perdere l’Estremo Oriente scolastico che come si sa è inarrivabile. Sono a soli 3 punti dai mitici quindicenni di Shanghai, i più bravi in assoluto quando si misurano le competenze in matematica. E sono seguiti a ruota dai ragazzi del Nordest, superati soltanto dagli australiani della regione di Perth. Che cosa fa dei ragazzi di Milano e Torino i migliori quando si tratta di usare quelle capacità che per molti imprenditori e cacciatori di teste sono oggi tanto irrinunciabili quanto rare (per non dire introvabili)? Va detto che l’Italia del Nord ottiene buoni risultati anche nelle competenze matematiche e linguistiche e dunque una buona scuola funziona anche quando è ora di usare la logica o di affrontare problemi reali e complessi. Il curriculum variegato e i lavori di gruppo aiutano a sviluppare queste capacità Ad avvantaggiare gli studenti italiani in generale, ma soprattutto quelli che frequentano scuole di qualità, sarebbe, a sentire gli esperti dell’Ocse, il curriculum variegato: …

"E’ possibile non disperdere i talenti degli studenti deboli?", di di Francesco Avvisati, ricercatore Ocse-Pisa

La complessità e il cambiamento dell’economia e della società significano che il successo nella vita e nel lavoro è sempre più determinato dalla nostra capacità di adattarci a nuove situazioni, di imparare dagli errori che commettiamo e di trovare nuove vie per affrontare problemi complessi. Sono queste le qualità che i quindicenni di oggi apprendono a scuola? Lo studio Ocse-Pisa del2012ha cercato di rispondere a questa domanda, sottoponendo gli allievi quindicenni di 44 paesi ed economie ad una serie di test volti a misurare le loro capacità nella risoluzione di problemi non scolastici (problem solving). Un ambiente virtuale – creato al computer – è stato usato per simulare situazioni di vita reale, quali un dispositivo elettronico che non funziona oppure un viaggio da pianificare. Lo studio ha permesso di osservare la capacità di misurarsi con problemi la cui soluzione non è immediata. Ai giovani studenti era richiesto di mostrarsi aperti alle novità, di accettare il dubbio e l’incertezza, e talvolta di osare una soluzione sulla base del loro intuito. Ma anche di ragionare in modo …

"Le riforme per superare l’emergenza", di Stefano Lepri

Un così alto livello di disoccupazione in Italia può essere fatto risalire a tre diversi errori del recente passato. Il primo è il ritardo con cui l’Italia ha dato inizio al risanamento del bilancio, nella seconda metà del 2011. Il secondo è la cattiva gestione della crisi dell’euro, tra istituzioni comuni deboli, sfiducia reciproca tra nazioni, ritardi. Il terzo errore lo commisero governi e istituzioni del mondo quando, a metà del 2010, si illusero che aggiustamenti di bilancio rapidi e contemporanei in molti Paesi avrebbero riportato la fiducia tra gli operatori economici, senza causare una seconda recessione. Quale sia il peso relativo di ciascuno dei fattori è materia di dibattito, e lo resterà a lungo. È difficile evitare che i disoccupati continuino ad aumentare anche nella prima fase della ripresa, specie se è fievole come in Italia. Quello che si può fare subito è riformare il mercato del lavoro in modo che il peso non ricada tutto sui giovani, rendendoli disperati; è procedere con le riforme, anche politiche, per alzare il morale del Paese. Ricette …

"Stop al reato di clandestinità Via libera della Camera", da unita.it

Con 332 voti a favore e 104 contrari l’aula della Camera ha dato via libera definitivo al disegno di legge «Deleghe al governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio. Disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili». Hanno votato contro Lega Nord, Fratelli d’Italia e Movimento Cinque Stelle. La legge prevede che per i reati punibili con una pena fino a quattro anni si ricorra – almeno per chi non è recidivo – alla cosiddetta messa alla prova, vale a dire a misure alternative al carcere, concordando con lo Stato un percorso di riabilitazione e di lavori socialmente utili. «Non è una legge svuota-carceri, ma una riforma del sistema sanzionatorio» ha sottolineato nel suo intervento in aula la presidente della Commissione Giustizia della Camera Donatella Ferranti. Vani i tentativi di ostruzionismo dei deputati leghisti, fortemente contrari al provvedimento che depenalizza, tra le altre cose, il reato di immigrazione clandestina nato nel 2009 quando Roberto Maroni era ministro dell’Interno. Durante le …

“Nei campi 12 ore senza paga” i 100mila prigionieri dei caporali, di Valeria Teodonio

Il sole è appena tramontato e Kumar può tornare a casa. Da 12 ore è chinato sui campi per seminare. Ha le mani sporche di terra e la pelle già cotta dal sole. Per ogni ora passata piegato in due ha guadagnato meno di tre euro. Abita cinque chilometri più in là, vicino al Circeo, in 30 metri quadrati fatiscenti. Che divide con altri ragazzi indiani di etnia sikh come lui. Quanti, non lo dice. È partito dieci anni fa, Kumar. Appena diciottenne ha lasciato il Punjab, regione nel nord-ovest dell’India. Ha salutato i genitori e la giovanissima moglie. Per arrivare in Italia ha dato seimila euro ai trafficanti di uomini. Seimila euro per diventare schiavo. Sfruttato dalle aziende che lo pagano una manciata di euro al giorno, sfruttato da chi gli affitta una casa squallida a un prezzo esagerato. E la storia di Kumar non è la peggiore che possiamo raccontare. Ci sono altri braccianti indiani nel Lazio che non guadagnano neanche quei pochi euro a giornata. Lavorano gratis per mesi, a volte anni: …