Mese: Aprile 2014

"L’università nel caos", di Giovanni Valentini

Fioccano le sospensioni e gli annullamenti del Tribunale amministrativo del Lazio, competente per gli atti dell’amministrazione statale su tutto il territorio nazionale, dopo la pioggia di ricorsi contro l’esito dell’Abilitazione scientifica (non didattica) per i professori universitari. In diversi i casi, i giudici del Tar hanno stabilito anche che le commissioni esaminatrici devono essere interamente ricostituite per emettere un nuovo verdetto entro 60 giorni. Un terremoto insomma – per l’Università italiana, già minata dalle sue croniche carenze e disfunzioni. All’origine della vertenza c’è la controversa introduzione ex post dei parametri di “sottosettorialità” che hanno ribaltato le graduatorie originarie, compilate secondo i criteri oggettivi e meritocratici previsti dalla riforma ministeriale. Con questo sistema, molti aspiranti che in base alle loro pubblicazioni vantavano titoli scientifici specialistici, studiosi già noti e apprezzati nelle rispettive discipline, sono stati scavalcati da concorrenti con un curriculum più generico e meno qualificato. E spesso, a favore di figli o allievi dei potenti “baroni” universitari. Ma ora le ordinanze del Tar, come in una reazione a catena, stanno praticamente azzerando la situazione in …

"Il male del Veneto", di Ilvo Diamanti

L’inchiesta dei magistrati di Brescia contro gli indipendentisti veneti può avere effetti pericolosi. Almeno quanto le iniziative e i comportamenti perseguiti. Perché, al di là del merito delle indagini, rischia di ridurre a caricatura un fenomeno complesso e fondato, che supera i confini della regione. È il “male del Veneto”. Una questione che va presa sul serio. Perché il Veneto ha costituito, negli ultimi trent’anni, il sismografo dei cambiamenti e delle crisi, in Italia. A partire dai primi anni Ottanta, quando, appunto, emerse la Liga. «Madre di tutte le leghe», la definì il fondatore, Franco Rocchetta. Uno dei cospiratori, secondo i magistrati. Ora costretto agli arresti domiciliari. (Anche se non mi riesce di immaginarlo nei panni del para-terrorista.) L’insorgenza della Liga, anticipò la diffusione e l’affermazione della Lega in tutto il Nord. Ma annunciò anche la crisi della Prima Repubblica. Perché erose e, in seguito, sgretolò le fondamenta del partito che aveva governato, da sempre. La Democrazia Cristiata na. La geografia della Liga ricalca, infatti, quella della DC. E segna, dunque, il passaggio di questa …

Approvata la riforma delle Province

Un nuovo patto nel paese per migliori servizi. “Fra i molti importanti passaggi del disegno di legge Delrio mi preme sottolinearne due. Il primo è la creazione delle città metropolitane . Se ne parla dal testo unico sugli Enti Locali del 2000, ma fino ad ora si è fatto un elenco di nomi e basta. Oggi prendono finalmente forma dopo 14 anni di parole. A differenza di quanto detto in modo volutamente sbagliato non si tratta di creare nuovi enti, nuove poltrone. Si tratta invece di una nuova collaborazione, un nuovo patto tra sindaci di comuni vicini per un miglior funzionamento dei servizi a favore dei cittadini”. Lo ha detto fra le altre cose nella dichiarazione di voto in Aula Silvia Fregolent, della presidenza del Gruppo Pd. “Il secondo elemento di novità è la trasformazione delle province in Enti di secondo livello –ha aggiunto Fregolent-. Non si tratta di contenere i costi, ma di dare un nuovo slancio al Paese una nuova energia. Né si tratta di mandare a casa 3000 amministratori, di avere paura …

"Una seria democrazia per i beni culturali", di Pierluigi Panza

La cultura della conservazione sta riscoprendo gli abecedari. Ne sta pubblicando uno, a puntate, la rivista «Ananke» (edizioni Alinea) nei suoi numeri del 2014 e ne pubblica un’altro lo sorico dell’arte Tomaso Montanari per minimum fax (Istruzioni per l’uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà , pp. 128 e 9). Segno che si vogliono fissare dei paletti nel settore. I lemmi dell’abecedario di Montanari declinano le sue posizioni: difesa dell’articolo 9 della Costituzione, affidare allo Stato la tutela dei beni, sottrarre il patrimonio dalla sfera del turismo e contenere l’intervento privatistico. Una visione che Montanari ritiene controcorrente, perché in un arco costituzionale che va da Forza Italia a Matteo Renzi l’Italia punta sulla «petrolizzazione» dei beni e sulle slot-machine come veltroniana zecca per finanziarne la custodia (salvo poi costruire macchine mangiasoldi tipo il Maxxi). Forse controcorrente, ma certo non isolata, visto che Montanari è sodale a quell’élite intellettuale (Settis, Zagrebelsky) ostile al cambiamento stigmatizzata sul «Corriere» di domenica scorsa da Ernesto Galli della Loggia. Credo si debba condividere il richiamo centrale …

"Lavoro, Poletti ascolta ma il decreto cambia poco", di Massimo Franchi

Un incontro interlocutorio. Che ha confermato l’apertura del governo su piccole modifiche – calo da 8 a 6 del numero di rinnovi nel contratto a tempo determinato e il ritorno ad una limitata formazione pubblica obbligatoria per il praticantato – e la chiusura totale sullo stravolgimento degli altri punti del decreto. «Non vuol dire però prendere o lasciare – ha detto Poletti – che non possiamo presentare proposte». Così molto è lasciato al gioco degli emendamenti e delle possibili alleanze trasversali. Sul decreto Lavoro ieri sera si è tenuto l’atteso faccia a faccia fra il ministro Giuliano Poletti e i parlamentari del Pd. La disponibilità all’ascolto da parte di Poletti non si è comunque tramutata in una definizione compiuta e precisa delle possibili modifiche al testo, mentre da parte del partito le varie posizioni – molto critica da parte della minoranza (che però è largamente maggioritaria in commissione Lavoro, 17 componenti su 21 del Pd) e positiva da parte della maggioranza renziana – si tradurranno negli emendamenti che verranno presentati. Il cammino però è ancora …

"Il viaggio nel tempo del Colosseo", di Paolo Conti

«Noi che lavoriamo nel Colosseo e per il Colosseo siamo abituati a convivere con il monumento probabilmente più famoso del mondo. E il mondo si stupirà scoprendo il suo vero colore. Ma sono sicura che quando le impalcature verranno smontate, entro qualche settimana e comunque prima dell’estate, il Colosseo sarà capace di sorprendere anche noi». La voce di Rossella Rea, che dirige il Colosseo dal 2008, tradisce una forte emozione. Il cantiere per il restauro dell’Anfiteatro Flavio, aperto nel settembre scorso intorno alle prime dieci arcate Nord, sta lentamente svelando l’antico e insieme nuovissimo colore del travertino. Un timbro complessivamente chiaro ma variegato, che spazia dal miele al giallo ocra, fino al castagno, e si alterna nello spazio di pochi centimetri, restituendo una coloritura intensa, dorata, sorprendente. L’architetto Gisella Capponi, direttore dei lavori di restauro del Colosseo e responsabile dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (suoi il progetto e i lavori di ripristino della Torre di Pisa) parla di «un colore che definirei ambrato. Una tonalità derivata da quella “patina del tempo”, rigorosamente …

"Coperture incerte per gli sconti fiscali deficit al 3% a rischio", di Federico Fubini

Proprio oggi i tecnici del Tesoro e di Palazzo Chigi sono al lavoro per stringere i bulloni, martellare le escrescenze, coprire le crepe: martedì prossimo il governo presenta il Documento di economia e finanza. E c’è ancora molto da fare. Perchè da ciò che è dato sapere dalle slide di Matteo Renzi, i conti faticano a tornare. In totale le misure che sono state promesse aprono un buco per 18 miliardi di euro, ma molte delle coperture si presentano incerte: le una tantum o le misure friabili pesano per più di 10 dei 18 miliardi da trovare. Quasi due terzi della manovra. Da Palazzo Chigi al ministero dell’Economia, tutti hanno presenti i problemi. Che per ora non presentano sintomi, è vero. L’onda lunga dei capitali internazionali a caccia di rendimenti è arrivata anche in Italia, in uno degli ultimi party prima che la Federal Reserve fra un anno chiuda il bar del denaro facile. Ma nel frattempo il deficit e il debito minacciano di salire: mentre si lavora al Def, nel governo cresce la convinzione …