Mese: Aprile 2014

Chiara Saraceno «Aumento drammatico, il tenore di vita è in picchiata», di Marco Ventimiglia

«Sì, ho letto questi ultimi dati diffusi dall’Istat. Si tratta, purtroppo, degli ennesimi numeri drammatici, anche se ho visto che l’enfasi maggiore viene posta sul numero di famiglie prive di reddito da lavoro che ha ormai superato il milione. Su questo occorre intendersi, poiché all’interno di questi nuclei possono anche esserci dei pensionati che in qualche modo alleviano la condizione di disagio. Piuttosto è l’aumento percentuale nell’ultimo anno a spaventare di più». Chiara Saraceno, sociologa ed esperta in problemi della famiglia, cerca subito di guardare oltre la crudezza dell’indagine statistica, peraltro ennesima fotografia di una crisi che non molla la presa. Dunque è la crescita del 18% delle famiglie senza reddito a meritare maggiore attenzione? «Sì, nel senso che rappresenta il numero che più degli altri segnala un deterioramento della situazione, una tendenza ancora molto forte nel 2013. Un dato che purtroppo non mi sorprende, e che anzi va di pari passo con il calo dei consumi e la continua crescita della disoccupazione, specie quella giovanile. In quest’ultimo caso, poi, siamo di fronte ad un’autentica …

Il piano segreto del governo per trattare con gli Usa e tagliare la metà degli F35", di Francesco Bei

F35, si cambia verso. Renzi vuole dimezzare il programma italiano, riducendo da 90 a 45 gli apparecchi da ordinare. Un cambiamento di rotta inimmaginabile fino a poco tempo fa, con il Quirinale, lo Stato maggiore e, soprattutto, gli Stati Uniti a premere per il rispetto degli impegni. E tuttavia ormai il dado è tratto, anche se l’ordine di sei aeroplani per il 2014 non verrà toccato. Del resto, come ha documentato recentemente l’Espresso, solo portando da 40 a 29 i velivoli acquistati entro il 2019, come già deciso, il risparmio atteso è circa di 2 miliardi di euro. Numeri che hanno convinto il premier a procedere senza indugi. Renzi, venerdì scorso, ha usato un’espressione dai contorni ancora vaghi – «rimodulare il programma » – per indicare il nuovo orientamento maturato a palazzo Chigi sul discusso cacciabombardiere “stealth”. Una prudenza dettata dalla consapevolezza che non sarà facile sottrarsi alle pressioni dell’amministrazione americana, principale acquirente del caccia Lockheed Martin. Meno di un mese fa, nell’incontro a villa Madama, il presidente Usa – alludendo agli F35 – aveva …

"Preoccupati e disoccupati", di Nicola Cacace

Alla vigilia dell’approdo in Parlamento del decreto lavoro, dopo qualche modifica migliorativa in commissione soprattutto per quanto riguarda i contratti a tempo determinato, siamo di fronte all’ennesimo dato shock sfornato dall’Istat, un milione e 130 mila famiglie vivono, meglio non vivono, senza alcun reddito da lavoro. Non è tanto il numero che colpisce chi conosce i dati sulla povertà, quanto la dinamica: +18% in un anno (tra 2012 e 2013) e addirittura + 56 % in due anni. Nessun Paese civile può ignorare dati di questa gravità. Il governo ha cominciato a muoversi nella giusta direzione scegliendo una precisa categoria, i lavoratori dipendenti ma sa bene che non può e non deve fermarsi a questi. Dopo un primo provvedimento utile a dare un po’ d’ossigeno a dieci milioni di lavoratori dipendenti a basso reddito e quindi alla domanda interna, ricomincia una difficile navigazione per superare molti altri scogli. Ci sono ancora più di una decina di milioni di cittadini che, per la loro condizione, meritano attenzione, tra cui i pensionati con meno di 1000 euro, …

"Renzi: ora aiuti alle famiglie", di Claudio Tito

Io voglio ridare fiducia all`Italia. Voglio che a Bruxelles e nelle altri capitali dell`Unione si dica: “Ecco, finalmente l`Italia è tornata in Europa”». Matteo Renzi traccia un bilancio di questi primi 58 giorni di governo. E rilancia. Mette nero su bianco la road map del suo esecutivo nei prossimi sei mesi. Da un nuovo intervento sulle tasse con il “quoziente familiare” da inserire nella delega fiscale alla riforma della giustizia, civile e penale. Mai più leggi ad personam. Ma anche interventi sui Tar perché «il loro sistema non funziona». Il bonus Irpef “è stato solo l`antipasto” il presidente del Consiglio annuncia nuovi tagli alle tasse, dagli incapienti alle partite Iva. “Le banche protestano? Pagano le stesse imposte di tutti gli italiani”. Dalle misure per la pubblica amministrazione con «l`identità digitale» che consentirà a tutti il disbrigo delle pratiche burocratiche da casa all`introduzione del principio della “total disclosure”: la desecretazione dei documenti di alcune delle vicende più drammatiche della storia d`Italia come le stragi di Piazza Fontana, dell`Italicum e di Bologna. La base restano le modifiche …

"Il voto di scambio e l'atteggiamento del M5S", di Walter Verini

Le nuove norme per contrastare il voto di scambio politico-mafioso sono entrate in vigore proprio in concomitanza con la presentazione delle liste per le prossime elezioni europee, regionali (Abruzzo e Piemonte) e amministrative (migliaia di comuni). Grazie ad una iniziativa dei parlamentari Pd alla Camera, infatti, era stato approvato un emendamento che stabiliva l’entrata in vigore della legge contestualmente alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, senza attendere i quindici giorni di vacatio legis previsti. Già questa decisione rappresenta un segno inequivocabile della volontà di non perdere un giorno per combattere efficacemente quella vera e propria piaga rappresentata dalla contiguità e dalla complicità tra politica e affari, e in particolare tra politica e organizzazioni criminali mafiose. Ho ancora sotto gli occhi quelle scene dell’aula del Senato, quelle scene dei senatori di Grillo, quando la legge ha avuto l’approvazione definitiva. Così come ho ancora vive nella memoria le cose dette alla Camera dagli stessi 5 Stelle lo scorso 3 aprile, quando l’assemblea approvò di nuovo la legge con le modifiche chieste dalla parte più attenta e sensibile delle …

"La sfida da vincere della realizzabilità", di Alberto Quadrio Curzio

«Per un’Italia coraggiosa e semplice» ovvero «Misure per la competitività e la giustizia sociale» sono le qualificazioni date dal Governo al decreto legge appena varato. Sappiamo che il coraggio è una condizione necessaria per governare e riformare l’Italia ma non è una condizione sufficiente perché ci vuole anche un programma nazionale solido e realizzabile. Speriamo che lo sia il Def inviato il 16 aprile alla Commissione europea che sullo stesso si pronuncerà entro il 2 giugno. In attesa del responso consideriamo i principali autori e due caratteristiche del decreto. Coraggio, solidità e realizzabilità. Sono queste le sfide su cui devono misurarsi le tre personalità di governo della conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. Il Presidente Renzi sta esprimendo coraggio politico, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Delrio dovrebbe darsi come obiettivo di garantire la solidità esecutiva, il ministro dell’Economia Padoan ha il compito di assicurare la realizzabilità fiscale. Questo trio potrebbe rappresentare nella complementarietà la forza del governo. Renzi ha la presa del comunicatore e il coraggio di difendere le sue scelte anche contrastando …

"L’Europa e il gioco del silenzio", di Luca Landò

Ma l’Europa esiste ancora? Perché, a cinque settimane tonde dal voto più importante per il futuro dell’Unione, così ci hanno detto e così probabilmente sarà, colpisce la straordinaria ostinazione con cui riusciamo a parlare di tutto tranne che di questa campagna elettorale. Con effetti francamente curiosi, come quelli di un’Europa lontana, ma di una Cina vicina. Non è un gioco di parole: oggi sappiamo più delle polveri di Pechino e dei miasmi di Shanghai che dell’inquinamento record in Francia e Belgio mentre, al contrario, nessuno accenna al miracolo della Ruhr, ex bacino di acciaierie e veleni che, bonificato e riconvertito, oggi richiama più visitatori di Pompei. Fa più notizia lo sciopero degli operai cinesi della Yue Yuen di Dongguan (producono scarpe per Nike, Timberland, Adidas e Asics) che il blocco totale dei treni che fra tre giorni paralizzerà la Romania o i ripe- tuti scioperi in Spagna e Grecia di cui nessuno parla al di fuori dei diretti interessati e dei rispettivi confini. Certo, la cronaca è la cronaca, ma il risultato è che tra …