"Divorzi: per la prima volta in 40 anni sono in calo. Ma non è amore, è crisi (economica)", di Giorgia Serughetti
Nel quarantennale del referendum abrogativo del 1974, i dati più recenti indicano una lieve inversione di tendenza. E forse non si tratta (solo) di matrimoni meglio riusciti, ma della necessità economica di rimanere “separati in casa”. Sono trascorsi appena 43 anni, poco più della metà della vita media di un italiano. Per gli storici è un battito di ciglia, eppure è difficile persino ricordare cosa voleva dire per uomini e donne pronunciare quel sì “finché morte non vi separi” prima del 1° dicembre 1970, quando il divorzio entrò nel nostro ordinamento giuridico. Fu un fatto rivoluzionario, che ha cambiato per sempre i costumi matrimoniali e familiari in Italia. Ma anche un fatto tutt’altro che pacifico, all’epoca. Tra pochi giorni, il 12 e 13 maggio, ricorre l’anniversario del referendum abrogativo del 1974, voluto dalla Chiesa e dalla Democrazia Cristiana, per cui si recò alle urne quasi il 90% dell’elettorato. Vinse il No, sostenuto dai partiti di sinistra e laici e dal movimento femminista, e la norma fu salva. Quella norma che ancora oggi permette a mogli …