"Gli occhi strabici dell’Occidente", di Federico Rampini
CON un attacco russo all’Ucraina sempre più probabile, Obama convoca un “G7 telefonico” d’emergenza. All’ordine del giorno: le nuove sanzioni contro Putin, che l’America vorrebbe dure e veloci, mentre l’Europa continua a tergiversare. LA TENSIONE è alle stelle anche sul fronte economico, dopo che Standard & Poor’s ha declassato il rating della Russia quasi al livello “junk” (titoli “spazzatura” ad alto rischio di default) e le fughe di capitali da Mosca accelerano. Ma l’unità dell’Occidente è piena di distinguo. Inoltre, anche la Casa Bianca è tutt’altro che convinta che le sanzioni possano dissuadere Putin. Unica nota leggera nel crescendo di allarme: Obama conferma che «sì, si butterebbe in acqua per salvare Putin se lo vedesse affogare», in risposta ad un apprezzamento non si sa quanto convinto da parte del leader russo (era stato Putin alla tv russa a definire Obama «una brava persona che non esiterebbe a buttarsi in acqua per salvarmi», ma nel suo caso non è sicuro se fosse un complimento, o invece un’allusione a debolezza e ingenuità dell’americano…). Obama è costretto a …