"Franceschini dalla parte del cinema", di Gabriella Gallozzi
L’attenzione, anzi la volontà c’è. Quello che mancano sono le finanze. Con una spending review alle porte di circa due milioni di euro, quello «che farò sarà sicuramente evitare i tagli e trovare più risorse. Ce la metterò tutta, ma dentro questo quadro». È realista e concreto il ministro Franceschini che ieri ha partecipato alla presentazione annuale dei dati sul cinema italiano, messi a punto dal gruppo di analisi di Mibact e Anica. Una sorta di prevedibile cahiers de doléances che mette in luce come, nonostante i premi conquistati – Oscar compreso – il nostro cinema versi in gravissime acque con segni in negativo di fronte a quasi ogni voce, a cominciare dal 27% in meno degli investimenti nel settore. «In epoca di globalizzazione ogni economia nazionale deve individuare la propria vocazione e quella italiana è legata alla cultura e alla bellezza – aggiunge il ministro dei Beni culturali -. Credo molto in questa sfida ma so anche che non possiamo prescindere dalla crisi economica e dalla stagione di tagli che stiamo vivendo». Per questo, …