"Un new deal contro la medicina amara dell’austerità", di Carlo Buttaroni
Nel 1933, gli Usa avevano il prodotto interno lordo ridotto a due terzi rispetto a quello di quattro anni prima, il tasso di disoccupazione sfiorava il 25% e 15milioni di persone erano senza lavoro. Gli investimenti privati erano crollati del 90% e moltissime imprese stavano fallendo strette dai debiti. Per arrestare la spirale recessiva, il presidente Franklin Delano Roosevelt attuò un programma di interventi economici potentissimi che agivano sul lato dell’offerta e su quello della domanda, cercando di sostenere l’attività industriale e l’occupazione, anche a costo di gravi deficit di bilancio. I primi cento giorni della presidenza Roosevelt rimasero famosi perché il Congresso, stimolato dal governo, approvò, una dopo l’altra, una serie di leggi fra le quali un vasto programma di aiuti ai ceti più colpiti dalla crisi. Furono creati enti federali come la Federal Emergency Relief Admini-tration e la Civil Works Administration, il Civilian Conservation Corps (che assunse 500mila giovani, per impegnarli in opere di rimboschimento e di controllo delle acque), e la Tennessee Valley Authority che diede l’avvio all’industrializzazione degli Stati meridionali e …