"Le italiane meritano un 8 marzo di cambiamento, a partire dalla vita pubblica", di Roberta Agostini
Se chiediamo una legge elettorale che contenga norme per favorire la presenza femminile nelle istituzioni lo facciamo per una ragione politica generale e per un principio di civiltà che deve riguardare l’intero sistema politico. Le italiane meritano un 8 marzo di cambiamento, a partire dalla vita pubblica. L’8 marzo non può essere nel nostro paese una celebrazione retorica o una festa. Le statistiche ci raccontano puntuali della difficoltà delle donne italiane, delle vite precarie delle generazioni più giovani, delle disparità salariali, delle difficoltà di carriera, dell’impossibilita di tenere insieme famiglia e lavoro. È di qualche giorno fa la ricerca Istat sul capitale umano che evidenzia come quello dello donne nel nostro paese valga la metà di quello maschile a causa delle massicce percentuali di disoccupazione. E l’istituto europeo per la parità di genere, colloca l’Italia al ventitreesimo posto su 27 paesi nella graduatoria delle pari opportunità tra uomini e donne. Ma le donne italiane, la loro quotidianità, le loro speranze, le loro capacità sono anche il cuore di un progetto di rinascita per il paese. …