Stile pizzeria. Povera Pompei Quando i restauri sono «low cost», di Luca Del Fra
Lo hanno battezzato con ironia «Bella Pompei, pizzeria forno a legna». Con malevolo sarcasmo una villetta abusiva costruita da un geometra della terra dei fuochi. È il restauro della casa del Criptoportico, il primo intervento del Grande progetto Pompei, che arriva dopo quattro lunghi anni dai grandi crolli del 2010 e lascia molte perplessità. Rischia di essere l’ennesima di- sfatta per il sito archeologico che da celebre sta diventando famigerato. Più che gettare la croce su qualcuno, occorrerebbe aprire una seria discussione. Architetto viennese di nobile famiglia ungherese, Andràs Palffy è considerato per i suoi progetti uno dei guru del restauro architettonico internazionale e non ha dubbi: «L’intervento sul Criptoportico mi sembra distrugga più di quanto non conservi». La premessa è che «In ogni restauro occorre differenziare ciò che è storico dalla struttura che lo conserva: in questo caso ci troviamo di fronte a una ricostruzione in stile disneyano, ma realizzata con mezzi modesti. Se oggi è possibile distinguere i mattoni moderni da quelli antichi, tra due anni quanti visitatori saranno in grado di farlo? …