Giorno: 21 Marzo 2014

Roma – Cittadinanza attiva – Premio delle buone pratiche di educazione alla sicurezza e alla salute Vito Scafidi

Roma 9.30 Inizio lavori Saluti Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca* Relazione introduttiva Adriana Bizzarri, Coordinatrice Nazionale della Scuola di Cittadinanzattiva 10.45 Interventi e premiazione delle scuole Modera Alex Corlazzoli, giornalista, maestro, scrittore Partecipano: Giuseppe Brescia, VII Commissione Cultura, Scienza, Istruzione – Camera dei Deputati Cinzia Caggiano , Fortunato e Paola Scafidi, genitori e sorella di Vito Elena Centemero, I Commissione Affari Costituzionali – Camera dei Deputati Manuela Ghizzoni, VII Commissione Cultura, Scienza, Istruzione – Camera dei Deputati Alessandro Mastrocinque, Vice Presidente Confederazione Italiana Agricoltori Antonio Morelli, presidente del Comitato Vittime S. Giuliano di Puglia Titti Postiglione, Dipartimento della Protezione Civile Giorgio Rembado, Presidente Associazione Nazionale Presidi Conclude Anna Lisa Mandorino, Vice Segretario generale di Cittadinanzattiva Saranno presenti studenti, insegnanti e dirigenti scolastici delle scuole vincitrici e di quelle che avranno ricevuto menzioni speciali, che illustreranno i rispettivi progetti. Nel corso della premiazione verrà presentato il filmato contenente le clips dei progetti vincitori e menzionati. Chiusura dei lavori ore 13.00

"Perchè l'UE rischia di tingersi di nero", di Piero Ignazi

Il Front national di Marine Le Pen in Francia e il Partito della libertà di Geert Wilders sono oggi i primi partiti dei rispettivi Paesi: entrambi sono accreditati di più del 20% dei voti alle prossime elezioni europee: il Fn sopravanza sia un partito socialista boccheggiante dopo la serie di passi falsi della presidenza e del governo, sia un partito gollista tramortito dagli scandali; e il Pvv di Wilders supera sia i liberali che i socialisti. Sulla loro spinta arriverà una compatta falange estremista al Parlamento di Strasburgo? Per quanto queste previsioni possano inquietare, i consensi che la destra radicale potrebbe conquistare in tutta Europa inducono a considerazioni meno pessimiste. In realtà la marea montante che tanto impressiona si limita ad alcuni Paesi. Alle ultime elezioni politiche svoltesi nei 28 Stati membri dell’Ue sono arrivati in Parlamento solo 11 partiti estremisti sui 18 che superano l’1% dei voti. Di questi 18 partiti solo la metà ha incrementato i propri consensi in rapporto alle precedenti elezioni: l’altra metà, invece, ha perso voti. E ancora, i grandi …

"Non pianti e sogni ma mete possibili. Cinque idee per rilanciare la cultura" di Gian Arturo Ferrari

Grami restano i tempi per la cultura, ma non privi di qualche spiraglio di luce. Che sarebbe sbagliato trascurare. Il presidente del Consiglio è tornato a più riprese e da varie angolazioni sul nodo educativo-formativo. Con passione e con calore, occorre dire, il che non è ancora nulla, ma è già qualcosa. Il provvedimento sull’edilizia scolastica, per ora solo un annuncio, ha certo un tonificante sottotesto cantieristico, ma l’idea che le scuole debbano essere decorose e possano anche essere belle è, per l’Italia, una rivoluzione. Anche la cultura insomma, da sotto il suo sudario di noia compunta, inizia a riscuotersi, percorsa dal vento dell’attesa. È il momento dunque di fissare alcuni punti e tirare alcune linee, a scanso di equivoci e di future delusioni. Primo: l’insieme e non le parti. Il vero è l’intiero, diceva il compianto Giorgio Guglielmo Federico Hegel, ossia la verità è il tutto. La cultura di un Paese, e nello specifico del nostro, è fatta certo di vari e diversi settori, ciascuno con le sue gelose peculiarità, ma quel che conta …

"Il valore prevalente dei servizi di cura", di Chiara Saraceno

Chi è gravemente invalido, perciò non in grado di provvedere da sé ai propri bisogni quotidiani (lavarsi, vestirsi, prepararsi il cibo, mangiare, andare in bagno, ecc.), ha diritto a ricevere un sostegno dalla collettività per far fronte, appunto, a questi bisogni? Nella maggioranza dei Paesi europei la risposta è affermativa. A prescindere dal reddito individuale o famigliare, a chi è gravemente invalido viene garantita una qualche forma di ausilio per poter svolgere le attività basilari della vita quotidiana. Le differenze tra Paesi riguardano da un lato il livello di generosità, dall’altro il modo in cui questo ausilio è garantito e i criteri per accedervi. In alcuni paesi — ad esempio quelli scandinavi e l’Olanda — esso è garantito tramite i servizi, residenziali o domiciliari, modulati a seconda della intensità del bisogno. In altri, come in Francia e più recentemente Spagna e Portogallo, sulla base del livello di invalidità viene definita una indennità che va spesa per acquistare servizi di cura certificati. In questa direzione si sta muovendo anche l’Olanda, in alternativa all’offerta diretta di servizi, …

"Ma il nodo è il Fiscal Compact", di Nicola Cacace

Ripetita iuvant! A pochi giorni di distanza dal monito di Angela Merkel a Matteo Renzi «bene la tua promessa di rispettare il vincolo del 3%, ma ricordati anche gli altri vincoli», stamane il commissario della Ue Barroso ed il presidente Van Rompuy hanno ripetuto il monito a Renzi «ricordati il rispetto anche degli altri vincoli». Quali sono gli altri vincoli? Il deficit zero del Pil, malauguratamente trasformato in art.81 della Costituzione e, soprattutto, il Fiscal Compact. Questo avviene mentre tutto il dibattito politico e mediatico italiano è incentrato sul 3%, sulla possibilità di sforare il deficit 2014 dall’attuale 2,7% al 2,9%, che significherebbe la possibilità di avere subito disponibili 3,2 miliardi per le riforme economiche. Perché si parla così poco degli «altri vincoli»? Perché non li si conosce? O è un pericoloso caso di «ignoranza attiva», quello che Goethe giudicava «non esserci altro caso più pericoloso»: i nostri politici non hanno ancora capito bene che non è il 3% il problema, Bruxelles ci potrà sicuramente concedere un 0,2% di sforamento purché noi ci impegniamo a …

"Tagli facili e tagli pericolosi", di Paolo Baroni

Arrivare a risparmiare 34 miliardi su un bilancio dello Stato che ne assorbe più di 700 sulla carta non dovrebbe essere un gran problema, perché alla fine stiamo parlando di un 5% scarso di spesa. Ciò non toglie che quello della spending review che il governo sta avviando si presenti come un vero e proprio percorso di guerra, fatto comunque di trabocchetti, ostacoli burocratici, prassi da scardinare, ma soprattutto volontà politiche da affermare e imporre ad ogni livello. Partendo dal presupposto che il Paese non può più permettersi sprechi, le 70 pagine messe a punto dal «commissario straordinario per la revisione della spesa» Carlo Cottarelli forniscono al governo il menù completo dei possibili interventi, da pure e semplici azioni di «efficientamento» a veri e propri tagli, come quelli ipotizzati sulle pensioni (e già esclusi da Renzi). Sarà banale dirlo, ma mai come in questa occasione il pallino è in mano alla politica. Al governo. Al presidente del Consiglio Matteo Renzi, che già in altre occasione ha dimostrato che quando vuole sa e può procedere con …

"Difesa, sospesi i pagamenti su quattro F-35 previsti a febbraio. Via libera al saldo per altri cinque velivoli", di Gianandrea Gaiani

Dopo giorni di dichiarazioni e indiscrezioni circa i programmi militari destinati ad affrontare la scure della “spending review”, primo tra tutti il controverso acquisto dei cacciabombardieri statunitensi F-35, ieri Il Consiglio Supremo di Difesa ha congelato tutto almeno fino alla fine dell’anno. Riunito al Quirinale sotto la presidenza del Capo dello Stato, il Consiglio ha rimandato ogni decisione in termini di tagli ai programmi miliari (che quest’anno assorbiranno circa 5,5 miliardi di euro) alla messa a punto di un Libro Bianco già anticipato dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che dovrà determinare le linee guida della Difesa, dai compiti richiesti dal Paese ai mezzi e fondi necessari per espletarli. “Il Consiglio è dell’avviso che il disegno complessivo della riforma trovi espressione in un Libro Bianco” si legge nel comunicato emesso al termine del Consiglio al quale hanno partecipato ai anche il premier Matteo Renzi, i ministri di Esteri, Economia, Sviluppo Economico e Difesa oltre al capo di stato maggiore della Difesa. Anche se, a quanto riferito, non si è discusso di F-35 o di altri …