«Sono oltre 500, su 692 in totale, gli appalti di edilizia scolastica assegnati alle imprese, tra quelli finanziati dai 150 milioni del decreto “Fare”». Intanto, sulla scrivania di Matteo Renzi sono arrivati 5mila nuovi progetti inviati dai sindaci in risposta all’invito del premier a segnalare “una scuola da finanziare in ogni comune”.
Roberto Reggi, ex sindaco di Piacenza e sottosegraterio all’Istruzione, in predicato per ricevere la delega sull’edilizia scolastica dal ministro, Stefania Giannini, riferisce gli ultimi aggiornamenti sul “cantiere scuola” cui sta lavorando il governo. E annuncia anche una novità: lo sblocco, dopo una lunga quiescenza, del programma di scuole da realizzare con i fondi immobiliari: quasi 38 milioni da assegnare a 18 comuni per realizzare nuovi e moderni complessi con l’aiuto della finanza immobiliare. «Il decreto è pronto per la firma», assicura Reggi.
Cominciamo dal programma dei 150 milioni, i cui cantieri vanno affidati entro il 30 aprile, pena la revoca dei fondi. «Il ritmo delle assegnazioni è elevato – conferma Reggi – quindi non faremo ulteriori proroghe, dopo quella che ha posticipato al 30 aprile il termine iniziale del 28 febbraio». «Il meccanismo ha funzionato – sottolinea Reggi – e anche i poteri speciali affidati a sindaci e presidenti di Provincia».
La graduatoria completa conta però 2.515 progetti. Gli altri 1.823? «Li finanzieremo, vediamo con quali risorse: servono 318 milioni per esaurire la graduatoria, troveremo i soldi».
Intanto già prende forma un un nuovo e più consistente “parco progetti”, tutto da esplorare. «Renzi ha già ricevuto 5mila lettere da parte dei sindaci che segnalano un intervento da finanziare», fa sapere ancora Reggi. «Il lavoro da fare è di capire a fondo di quali interventi stiamo parlando, in modo da assegnarli a uno dei vari ambiti che compongono la gamma di misure attuative per l’edilizia scolastica».
Cioè? «Ci sono vari strumenti che sono più o meno adatti a finanziare l’iniziativa, a seconda di alcuni elementi: se il comune ha o non ha i soldi, se ha o non ha il progetto, se ha o non ha gli spazi finanziari di deroga al patto di stabilità. Questo lavoro lo farà l’unità di missione incardinata a Palazzo Chigi, ma sia chiaro che daremo una risposta a tutti i comuni».
Quanto ai fondi immobiliari, lo sblocco della graduatoria è imminente: «Il ministro firmerà a brevissimo il decreto – conferma Reggi –. I fondi andranno a 18 comuni». Tra i più grossi ci sono Firenze, Bologna e Reggio Emilia. «Bologna sarà la prima a partire perché ha già pronto il bando per selezionare la Sgr».
Il Sole 24 Ore 19.03.14