"La burocrazia. Un decreto “ licenzierà” i consiglieri di Stato", di Valentina Conte
Il governo Renzi è pronto a schierare la sua potenza di fuoco e di novità contro la burocrazia che incista i gangli dello Stato. Prendendo di mira per primi quanti saranno chiamati, nelle prossime ore, a insediarsi nei nuovi “uffici di diretta collaborazione” dei ministri, ritenuti dall’ex sindaco di Firenze parte del problema: lentezze, imbuti, tappi. Parliamo di capi di dipartimento, capi di gabinetto e capi degli uffici legislativi, in primis. Snodi reali del potere romano e altissime competenze, in grado di condizionare l’iter di formazione delle leggi, stravolgerne il dettato, allungandone non di rado l’applicazione con decreti attuativi diventati ormai il vero termometro delle riforme (anche perché spesso scritte male). A tutto questo, alle eminenze grigie, ai mandarini e agli altissimi burocrati, Renzi è pronto a mettere un freno. Così, prima ancora di delineare la già annunciata riforma della Pubblica amministrazione per il mese di aprile — dunque la mobilità dei dirigenti e il loro incarico a tempo — è deciso a dare un segnale sin da subito, in uno dei primissimi Consigli dei …