"Italia, crescita troppo lenta. Ma per i conti c’è più respiro", di Marco Mongiello
Quest’anno l’eurozona crescerà un po’ più velocemente del previsto e l’Italia un po’ più lentamente. E alla fine a dare un po’ di respiro ai conti pubblici italiani non sarà la «clausola di flessibilità» delle regole di bilancio europee, ma la rinnovata fiducia dei mercati internazionali che ha fatto abbassare il co- sto degli interessi sul debito. È quanto emerge dalle nuove previsioni economiche, presentate ieri all’Europarlamento di Strasburgo dal commissario Ue per gli affari economici e monetari Olli Rehn. La cifra più attesa era quella sul deficit, dopo che l’anno scorso l’Italia è riuscita per un pelo a non oltrepassare la fatidica soglia del 3%. Nel 2012 e nel 2013 la differenza tra entrate e uscite è rimasta inchiodata al 3% esatto, ma è stato sufficiente per convincere Bruxelles a farci uscire dalla procedura di in- frazione per deficit eccessivo. La Commissione stima che quest’anno il rapporto deficit/Pil sarà del 2,6%, cioè un po’ più basso del 2,7% previsto a novembre, anche se più del 2,5% indicato dal precedente governo. «Le finanze pubbliche – …