"Quirinale all’attacco in Europa", di Stefano Menichini
Napolitano esce dall’assedio grillino, leghista e berlusconiano e detta la linea della riscossa europeista contro scettici e nemici dell’euro. Strasburgo applaude, sotto accusa ci sono anche governi e leader nazionali. Un grande discorso di battaglia politica. I parlamentari di Strasburgo alla fine erano colpiti e ammirati, anche perché non sono abituati a momenti del genere: a capi di stato che si presentano nel loro emiciclo non per lanciare generici appelli ma per scarnificare le ragioni della crisi europea, individuare praticamente con nome e cognome i nemici politici dell’integrazione ma soprattutto le responsabilità dei leader degli Stati, dettare una possibile – l’unica possibile – linea di riscossa. Praticamente un programma elettorale per le elezioni continentali di maggio, solo che non è un programma di parte o di partito ma è potenzialmente di tutti. Di tutti, tranne coloro che vorrebbero la fine dell’Europa, o dell’euro che è la stessa cosa, e che infatti ieri si sono palesati con una contestazione che li ha qualificati. Volendo fare un filo d’ironia, ma neanche tanto, si potrebbe dire che Giorgio …