Mese: Febbraio 2014

"Il giorno del giudizio", di Massimo Giannini

NON serviva il genio della lampada, per capire che la difficile «coabitazione» tra Letta e Renzi non avrebbe retto alla prova dei fatti. Non serviva la malizia dei «disfattisti», per immaginare che la pazienza del premier temporeggiatore non sarebbe stata compatibile con l’urgenza del segretario riformatore. E infatti si avvicina il giorno del giudizio. Il 20 febbraio si capirà se il governo ha la forza per andare avanti, o se il Pd ha la forza per «cambiare schema». Cioè per «traslocare» il suo leader da Palazzo della Signoriaa Palazzo Chigi. Questa, dunque, è ormai la posta in gioco. Più ancora, forse, delle elezioni anticipate, che pure restano sullo sfondo. I «duellan-», per la prima volta riuniti l’uno di fronte all’altro in direzione, hanno provato a troncare le polemiche e a sopire i conflitti. Fino a un certo punto, hanno cercato di parlare d’altro, riducendo il dibattito al Nazareno a una surreale rimpatriata tra dorotei. Renzi e Letta sembravano Andreotti e Forlani, ricongiunti in una riunione di corrente che offende le intelligenze del partito e le …

"Renzi: «Lo schema può cambiare». La discussione sul governo rinviata al 20", di Rudy Francesco Calvo

Matteo Renzi non chiude la porta a nessuna ipotesi. Anzi, nel suo intervento conclusivo alla direzione del Pd di ieri, ha proposto addirittura di riconvocare quell’organismo il 20 febbraio con un unico, chiaro punto all’ordine del giorno: la scelta tra continuare a sostenere questo governo, dar vita a un Letta bis o portare lo stesso Renzi a palazzo Chigi. «Io – ha chiarito il segretario dem – non mi sono mai allontanato dallo schema che ci ha posto il presidente del consiglio: un percorso di 18 mesi per uscire dalla crisi finanziaria e approvare un pacchetto di riforme. Vogliamo cambiare schema? Parliamone». Non è arrivato, quindi, quel “no” chiaro di Renzi all’ipotesi della staffetta a palazzo Chigi, l’unica risposta che avrebbe definitivamente archiviato quella soluzione. E quel “no” non è stato pronunciato nemmeno da Graziano Delrio, nell’incontro mattutino con il capo dello stato, che certamente ha segnato anche l’andamento della direzione. Giorgio Napolitano ha chiesto al ministro, con il quale ha un buon rapporto, un chiarimento rispetto ai tanti articoli dedicati dai giornali a questa …

"Lo zar e gli umiliati", di Adriano Sofri

C’è un’ironia nella storia. La Russia di Putin decide di dare una lezione alla modernità votando una nuova legge che punisca la “propaganda di relazioni sessuali non tradizionali”.Che cosa i ligi applicatori della legge possano considerare “propaganda”, non è difficile immaginare: basta guardare l’immagine di un uomo e una donna che si scambino una tenerezza, e dichiararla propaganda eterosessuale. L’ironia sta nel legame piuttosto stretto che cimento olimpico e amore omosessuale ebbero all’origine, a proposito di tradizioni. A Sochi un impiegato del Kgb rifatto vuole celebrare agli occhi del mondo il proprio personale trionfo e la restaurazione della grande Russia. Per farlo non ha badato a spese, e nonostante l’enormità delle risorse impiegate non è arrivato a rifinire alloggi e spogliatoi, e chissà se è vero che a capo dei letti c’è per la devozione degli atleti un suo ritratto. Lo scià di Persia fece a Persepolis qualcosa del genere, i grandi della terra non disertarono, e non gli portò fortuna, a lui e a loro. Il capolavoro di Putin sta per ora, e il …

"Città metropolitane, riforma necessaria", Graziano Delrio scrive al Direttore de La Stampa

Gentile Direttore, Se il nostro Paese manca di competitività una delle ragioni è nell`assetto istituzionale superato contro cui si scontra la capacità di reagire e di investire della società. Questo accade in modo vistoso nelle aree in cui si concentrano le migliore energie: le aree urbane. Proprio là dove il Paese ha le maggiori risorse – fintanto che resistono – cioè imprese, università, creatività, popolazione, nodi infrastrutturali, là l`impotenza si sente in modo più amaro. Con tutta la buona volontà delle istituzioni locali e del virtuoso tessuto sociale italiano, pur avendone le potenzialità Milano non riesce a competere con Francoforte, né Roma con Parigi, e Marsiglia e Lione sembrano su un altro pianeta rispetto alle nostre Genova e Napoli. Sono trent`anni che sí discute della riforma delle città metropolitane e in queste settimane, con il voto al Senato, c`è la possibilità di farla decollare. In questi ultimi due anni e ultimi mesi i sindaci di Milano, Torino, Genova, Bologna, Firenze e altri ancora hanno costruito con le imprese, le università, le professioni, il mondo del …

"Nessun condono per gli interventi di bonifica ambientale", a cura del gruppo PD in Commissione Ambiente

Contrariamente a quanto circolare in rete in questi giorni, l’art. 4, comma 1 del decreto-legge “Destinazione Italia”, non prevede alcun condono tombale né finanziamenti per l’attuazione di interventi di bonifica da parte dei responsabili della contaminazione. L’ambito oggettivo di applicazione della norma riguarda siti di interesse nazionale contaminati da eventi risalenti nel tempo nei quali gli interventi di risanamento procedono faticosamente per carenza di risorse pubbliche, per gli elevati oneri che i privati devono sostenere, per l’incertezza degli obblighi ambientali a carico di soggetti estranei alla contaminazione che avrebbero interesse ad insediare nuove iniziative economiche in detti siti, per le difficoltà delle azioni giudiziarie di risarcimento del danno ambientale. L’obiettivo prioritario che la norma intende conseguire infatti, é di favorire investimenti per nuove iniziative economiche in siti nazionali contaminati da parte di soggetti del tutto estranei ad ogni responsabilità per danno ambientale, e di garantire che l’utilizzo di queste aree avvenga in condizioni di sicurezza ambientale e sanitaria, limitando e prevenendo l’ulteriore consumo di suolo e di aree di pregio ambientale o a destinazione agricola …

"Storia dell'arte dimezzata nelle scuole? Già da un pezzo, la notizia è un'altra", da orizzontescuola.it

Notizia rimbalzata un po’ ovunque, ripesa superficialmente anche da qualche vecchia rivista “tecnica”. In realtà la notizia si riferisce ad un emendamento al Disegno di Legge di conversione del decreto-legge 12 settembre 2013 n. 104, “recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca (C. 1574-A)” presentato il 31 ottobre alla Camera dei Deputati dall’ Onorevole Celeste Costantino, per il “ripristino della Storia dell’ arte nella scuola secondaria” che non ha trovato ascolto. L’emendamento era il frutto di una petizione di ben 15.000 firme che è stata bocciato, respinto dalla Camera dei Deputati. L’articolo che affrontava l’argomento aveva conseguito migliaia di letture e ben 1,300 condivisioni su FaceBook. Ieri il rimbalzo su internet, con i gruppi interessati all’argomento che si sono affrettati a pubblicare una smentita, sfuggita ad alcuni. Semmai la notizia è un’altra, già pubblicata dalla nostra redazione: l’impegno del Ministro, in un breve “Tweet”, a commento di una delle tante richieste di riparazione ai danni della riforma Gelmini. “Sicuramente la storia dell’arte sarà una priorità per il 2014”, ha twittato la Carrozza. …

"Carceri: finalmente si fa sul serio", di Sandro Favi,

“L’obiettivo a cui guarda il PD è quello del superamento del modo di legiferare, per giungere ad una pena civile e diversificata, che promana da un sistema giudiziario giusto ed efficiente”. L’intervento di Sandro Favi, Responsabile nazionale carceri del PD “Finalmente la politica ha deciso di affrontare la “questione carceri” senza rimanere paralizzata nello scontro tra chi agita strumentalmente l’allarme securitario e chi invoca una generale indulgenza, per le obiettive condizioni disumane e degradanti a cui sono sottoposti i detenuti in Italia, ma fuori da una prospettiva percorribile di civilizzazione e umanizzazione del sistema delle pene”, ha chiarito Sandro Favi, Responsabile nazionale carceri del PD L’obiettivo a cui guarda il PD è quello del superamento del modo di legiferare, che abbiamo conosciuto nel recente passato, per giungere ad una pena civile e diversificata, che promana da un sistema giudiziario giusto ed efficiente. I primi interventi stanno dando risposte positive in termini strutturali. La popolazione reclusa è diminuita negli ultimi mesi di 3.500 persone rispetto alla media dei detenuti nello scorso anno e di quasi 7.000 …