Mese: Febbraio 2014

"I poteri del Quirinale come moderatore e intermediario", di Marzio Breda

Il ruolo riconosciuto al presidente da una sentenza della Consulta Riassume quello che è stato un annus horribilis, sul quale gli pare sia calata un’amnesia. Ricorda il «tormentato» 2011, facendone un parziale indice, per dimostrare che alcune interpretazioni politiche «in termini di complotto» sulla genesi del governo Monti «sono solo fumo». Una puntualizzazione strutturata con l’intento di risvegliare la memoria, quella di Giorgio Napolitano. E che ha uno snodo, forse non a tutti chiaro, nella citazione della sentenza emessa dalla Corte costituzionale «n.1 del 2013», con cui fu sciolto (a suo favore) il conflitto con la Procura di Palermo sulle intercettazioni. Certo, è soltanto un inciso, ma sottintende un punto cruciale del pronunciamento, là dove le prerogative del presidente della Repubblica sono sintetizzate come un «potere moderatore e intermediario». Che significa? Può sembrare pedanteria evocarlo, ma la formula mutua il pensiero di quello scienziato della politica che fu Benjamin Constant. Le sue teorie (l’opposto della lettura schmittiana del potere del capo dello Stato come autoritario e di «ultima istanza») accreditavano i princìpi di un potere …

"L'emergenza dimenticata", di Massimo Franco

L’idea che di fronte a una situazione in bilico un capo dello Stato sondi la possibilità di governi alternativi non deve scandalizzare, ma paradossalmente rassicurare. E il fatto che Mario Monti fu contattato per Palazzo Chigi anche quando al Quirinale c’era Carlo Azeglio Ciampi, quindi prima di Giorgio Napolitano, rappresenta una conferma: che l’Italia da tempo aveva coalizioni scelte a furor di popolo, eppure in costante affanno e incapaci di rispettare gli impegni presi con l’elettorato e l’Unione Europea; e che, agli occhi delle istituzioni italiane e continentali, a torto o a ragione, Monti era visto come una garanzia per arginare la speculazione finanziaria all’attacco del Paese. Sulla parentesi successiva del Professore che ha voluto far politica è meglio non addentrarsi. Bisognerebbe invece tornare ai mesi un po’ lunari nei quali esisteva un governo guidato da Silvio Berlusconi, che la comunità internazionale non riteneva credibile. Tra l’altro, a quei tempi la Lega era in rotta di collisione sulla riforma delle pensioni. La maggioranza parlamentare si reggeva in piedi con la colla di pochi voti raccattati …

"Lo stallo che non si può accettare", di Federico Geremicca

Paese affascinante, l’Italia, capace di discutere per un’intera giornata – mentre il governo pare a un niente dal collasso e il quadro politico va sfarinandosi come fosse una meringa – di storia o addirittura di preistoria: e cioè se sia stato corretto (o non si tratti invece di «golpe») il fatto che il Capo dello Stato abbia sondato e parlato con Mario Monti nel giugno del 2011 piuttosto che nell’autunno, quando poi lo incaricò di formare il suo governo. Intendiamoci: la discussione, a suo modo, non è oziosa. Ma è stata inevitabilmente spazzata via – in serata – da eventi più attuali, diciamo così: e che paiono preludere ad un nuovo e temuto precipitare della situazione. Il primo e più importante degli eventi, ieri, è stato l’ultimo in ordine temporale: il lungo, lunghissimo incontro tra Giorgio Napolitano e Matteo Renzi, convocato al Quirinale affinché chiarisse – definitivamente – quel che intende davvero fare. Infatti, tre opzioni – tre modelli diversi – per la legge elettorale da varare, si potevano ancora accettare; tre ipotesi per il …

"Era l’estate 2011 e Grillo chiedeva a Napolitano di sostituire Berlusconi", da www.europaquotidiano.it

Oggi il Movimento 5 Stelle attacca il presidente della repubblica e ne chiede la messa in stato d’accusa anche (e oggi soprattutto) per il ruolo svolto nella nascita del governo Monti. Eppure in quell’estate del 2011 era proprio il diarca genovese del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, a chiedere a Napolitano di intervenire in una lettera pubblicata sul suo blog il 30 luglio 2011. Eccola: «Spettabile presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quasi tutto ci divide, tranne il fatto di essere italiani e la preoccupazione per il futuro della nostra Nazione. L’Italia è vicina al default, i titoli di Stato, l’ossigeno (meglio sarebbe dire l’anidride carbonica) che mantiene in vita la nostra economia, che permette di pagare pensioni e stipendi pubblici e di garantire i servizi essenziali, richiedono un interesse sempre più alto per essere venduti sui mercati. Interesse che non saremo in grado di pagare senza aumentare le tasse, già molto elevate, tagliare la spesa sociale falcidiata da anni e avviare nuove privatizzazioni. Un’impresa impossibile senza una rivolta sociale. La Deutsche Bank ha venduto nel …

"Serve tempo per imparare", di Luca Canali

L’invito del latinista a non trascurare l’approfondimento. La nuova cultura tecnologica ed elettronica ha meriti di concretezza e velocità ma anche pericoli di una eccessiva superficialità Quando si è molto vecchi, come io sono, e si sono attraversati quasi tutti i possibili ambienti, e io li ho atttraversati,dalle università alle carceri politiche, al Pci – che già di per sé li conteneva quasi tutti -, dalle cellule operaie ai ceti medi, dai bancari agli assicuratori, alle redazioni dei giornali, ma anche a quelli frivoli della dolce vita (ciao Fellini, scomparso troppo presto!), e si è tipi che si affezionano e hanno molti amici, anche se poi molti e molti se ne sono andati, e altri tradiscono e te ne restano sì e no due o tre che poi hanno altro da fare, mentre tu, con le cataratte agli occhi devi cessare di leggere (maledetta grafia minuscola!) e per scrivere devi lasciare le predilette biro e sostituirle con i pennarelli a grafia «neretta» per me di più facile lettura, allora ti immergi nel passato con nostalgia …

Anno 2014, fuga dei prof dalla scuola “Siamo stufi, mandateci in pensione”, di Salvo Intravaia

Boom di pensionamenti in arrivo nella scuola. Nonostante la riforma Fornero abbia bloccato in cattedra tantissimi insegnanti pronti a passare la mano ai più giovani, si profila un consistente incremento di uscite dal lavoro a partire dal primo settembre 2014. I dati, che Repubblica è in grado di anticipare, sono ancora provvisori ma in ogni caso abbastanza significativi per descrivere la voglia che hanno gli insegnanti italiani di gettarsi alle spalle un lunghissimo periodo di lavoro nelle classi senza troppe soddisfazioni, almeno dal punto di vista economico. E per presentare domanda ci sarà tempo ancora fino al 14 febbraio, giacché il termine dello scorso sette febbraio è stato prorogato. L’anno scorso, quando la riforma del governo Monti sulle pensioni fece crollare i pensionamenti nelle scuole, gli insegnanti che abbandonarono la cattedra furono appena 10.860. Quest’anno, stando alle anticipazioni provenienti dagli uffici di viale Trastevere, saranno parecchi di più se sul finire della scorsa settimana le domande online inoltrate avevano già superato le 12mila e 500 unità. Con un incremento del 15 per cento che potrà …

Alluvione, questa sera alla Camera i deputati Pd ricordano Salvioli

I parlamentari Pd hanno partecipato alle esequie e all’incontro con Rete Imprese Italia. Nel giorno in cui Bastiglia ha proclamato il lutto cittadino, una delegazione dei parlamentari modenesi del Pd ha partecipato alle esequie di Oberdan Salvioli – la cui figura verrà ricordata nella tarda serata di oggi in Aula a Montecitorio – mentre un’altra delegazione si è incontrata con i rappresentanti di Rete Imprese Italia. “Una prima risposta, anche se non ancora sufficiente, è arrivata in tempi celeri – hanno spiegato i parlamentari Pd – Per il prosieguo, ci impegniamo ad approfondire il tema della fiscalità di vantaggio, così come richiesto anche dalla risoluzione approvata dall’Assemblea Legislativa regionale”. Entro un mese, ci sarà un nuovo incontro con gli imprenditori per informarli dei passi avanti compiuti. L’acqua per fortuna è defluita, ma l’attenzione sulle zone colpite dall’alluvione rimarrà inalterata. I parlamentari modenesi del Pd, in mattinata, hanno partecipato con una delegazione alle esequie di Oberdan Salvioli, mentre un’altra delegazione ha preso parte all’incontro promosso da Rete Imprese Italia. I deputati Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi …