"Per il «piano scuole» modifica immediata al patto di stabilità", di Giorgio Santilli
Matteo Renzi conferma di voler puntare sulla centralità della scuola («coinvolgere gli insegnanti dal basso per ogni processo di riforma») e sulle scuole anche per far ripartire l’edilizia, garantendo al tempo stesso la sicurezza dei nostri figli. Il premier ha dato ieri cinque indicazioni precise e operative sul piano che è pronto a lanciare. La prima novità – la più importante anche sotto il profilo politico generale e di rapporto con l’Unione europea – è che per far funzionare il piano di edilizia scolastica «va cambiato subito il patto di stabilità interno». Dopo anni di rimpalli e cautele, l’assalto esplicito al patto che in altre occasioni aveva definito, da sindaco, «sciocco», segna una svolta netta. «Come si può pensare – ha detto Renzi – che il Comune, la Provincia abbiano competenza sull’edilizia scolastica senza però avere la possibilità di spendere soldi che sono lì bloccati perché esistono norme che si preoccupano della stabilità burocratica ma non si rendono conto della stabilità delle aule in cui vanno a studiare i nostri figli?». Le altre novità non …