Giorno: 25 Febbraio 2014

"Salvascatti all'esame del senato", di Antimo Di Geronimo

Il decreto salvascatti verso l’aula. Entro oggi la commissione istruzione dovrebbe completare l’esame degli emendamenti al disegno di legge 1254 di conversione del decreto-legge 3/2014, in materia di automatismi stipendiali del personale della scuola. Il testo è slittato di qualche giorno, per dare tempo al nuovo governo di insediarsi. E proprio dal neo ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, sono arrivate le prime stoccate agli scatti, che fanno pensare a una modifica ulteriore delle progressioni di carriera. Dopo il sì dell’aula al dl, che va convertito entro fine marzo pena la decadenza, il provvedimento andrà alla camera per il via libera definitivo. Il dispositivo servirà a cristallizzare gli aumenti corrisposti nel 2013 ai circa 80mila lavoratori della scuola che hanno maturato il gradone grazie alla valutazione del 2013. Che manterranno sia gli aumenti che la classe stipendiale successiva così maturata. Ma non servirà a recuperare il ritardo nella maturazione dei gradoni per tutti gli altri lavoratori. Anzi, se il governo non darà il via libera definitivo all’avvio della contrattazione in tempi brevi, il rischio che si corre …

"I pennarelli e una foto di Einstein. Ecco cosa resta a Città della Scienza", di Gianluca Abate

C’è silenzio, a Bagnoli. Un silenzio strano, ovattato. L’autobus bianco spegne i motori dopo aver portato gli studenti a una mostra sul cervello. I gabbiani volteggiano senza emettere alcun suono. E anche il traffico di via Coroglio, una cacofonia di clacson e marce tirate, è un’eco che resta al di là del muro di cinta. Dentro, davanti al mare, si sentono solo i rumori di ciò che calpestano le suole delle scarpe: il crepitìo dei vetri rotti, lo scricchiolìo delle travi di legno bruciate, lo scrocchio dei mattoni sbriciolati, lo stridìo delle lamiere accartocciate. Ogni oggetto ha un suono, qui. E quei suoni raccontano ciò che accadde a Città della Scienza la sera del 4 marzo di un anno fa. Ché il rumore si fa immagine, e ti sembra quasi di vederli quei vetri che esplodono per le otto bombe, le travi di legno che vengono giù dal tetto, i mattoni che iniziano a sfarinarsi, gli exhibit che si fondono per il calore. Lo Science center, il cuore dell’evoluzione e della tecnologia, un anno dopo …

"Sorrentino agli Oscar e Greco al Museo egizio: da qui Franceschini riparta per rilanciare la Cultura", di Andrea Purgatori

Al netto delle dichiarazioni d’intenti, sempre suggestive e sempre fumose, suggerisco al nuovo ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini di cominciare il suo nuovo lavoro tenendo a mente un paio di cose che sono accadute o stanno per accadere (chiedo perdono a Paolo Sorrentino se non sono napoletanamente scaramantico): la nomina di Christian Greco alla direzione del Museo Egizio di Torino e la possibile vittoria agli Oscar de La Grande Bellezza. Greco ha 39 anni e, a quanto mi risulta, nessuna tessera di partito in tasca, né appartenenze a consorterie parareligiose o massoniche ma solo la propria competenza, che ne ha fatto uno dei massimi esperti di egittologia al mondo (se non fosse emigrato, dubito che adesso potrei portarlo ad esempio). Sorrentino, 43 anni, è un cineasta e scrittore che ha conquistato un posto da protagonista nel panorama del cinema internazionale. E per diventare regista non ha mai avuto bisogno di iscriversi a un qualsivoglia club, tranne che a quello di chi difende con passione l’arte del cinema italiano, la sua storia, il suo futuro, …

"Internet ha cambiato la democrazia. La vecchia politica fa male a resistere", di Sebastiano Maffettone

Adoro il puzzo stantio delle vecchie librerie, e scartabellare tra i volumi, anche in una bancarella, mi riempie di gioia. Tuttavia, compro il novanta per cento dei libri in rete su Amazon. YouTube e simili hanno smantellato l’industria discografica e oramai le canzoni si ascoltano e si acquistano con il computer. Lo stesso sta succedendo negli Stati Uniti, e c’è da giurarlo tra poco anche da noi, con Netflix e il cinema. L’informazione tradizionale e l’università sempre più risentono della concorrenza in rete, così come paghiamo le bollette delle nostre utenze via web e non c’è ditta o attività commerciale che non apra un bel sito da cui acquistare. La finanza poi è addirittura impensabile senza la rete. Persino le religioni oramai ne fanno largo uso: il Papa twitta, e il culto che fa più nuovi proseliti nel mondo, l’Evangelismo, è quella che ha più antica dimestichezza col web. Insomma, sopravvalutare la rilevanza della rete è difficile. Come dubitare allora che una rivoluzione del genere non finisca per cambiare anche la politica? D’altronde casi che …

"Salvascatti all'esame del senato", di Antimo Di Geronimo

Il decreto salvascatti verso l’aula. Entro oggi la commissione istruzione dovrebbe completare l’esame degli emendamenti al disegno di legge 1254 di conversione del decreto-legge 3/2014, in materia di automatismi stipendiali del personale della scuola. Il testo è slittato di qualche giorno, per dare tempo al nuovo governo di insediarsi. E proprio dal neo ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, sono arrivate le prime stoccate agli scatti, che fanno pensare a una modifica ulteriore delle progressioni di carriera. Dopo il sì dell’aula al dl, che va convertito entro fine marzo pena la decadenza, il provvedimento andrà alla camera per il via libera definitivo. Il dispositivo servirà a cristallizzare gli aumenti corrisposti nel 2013 ai circa 80mila lavoratori della scuola che hanno maturato il gradone grazie alla valutazione del 2013. Che manterranno sia gli aumenti che la classe stipendiale successiva così maturata. Ma non servirà a recuperare il ritardo nella maturazione dei gradoni per tutti gli altri lavoratori. Anzi, se il governo non darà il via libera definitivo all’avvio della contrattazione in tempi brevi, il rischio che si corre …

"Italiani sempre più poveri il 52% si sente ormai parte della classe medio-bassa", di Vladimiro Polchi

Una nebbia densa grava sul Paese. È la «grande incertezza ». Il 73% degli italiani trema per la crisi economica. La disoccupazione angoscia quasi la metà dei nostri concittadini. E la criminalità? Fa paura, ma non più come un tempo. Il nemico più temibile oggi è il politico: è lui lo «straniero più ostico». A mappare le nostre ansie è il settimo rapporto dell’Osservatorio europeo sulla sicurezza, realizzato da Demos&Pi e Osservatorio di Pavia per Fondazione Unipolis. La “graduatoria delle paure” conferma l’intreccio tra insicurezza economica e politica. Il 68% degli italiani afferma di sentirsi frequentemente preoccupato per “l’instabilità della politica”. Appena il 13% ripone fiducia nello Stato (il valore più basso tra Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Italia). I temi economici rimangono nelle prime posizioni. Fra tutti, è la perdita del lavoro a occupare la vetta (49%), secriminalità. guita dalla paura di perdere la pensione (44%). Complessivamente l’insicurezza economica riguarda il 73% degli intervistati: sei punti meno dello scorso anno, ma quindici più del 2009. «Più che di un cambio di tendenza — …

"Prodi: l'Europa è l'unica cura per guarire il «malato» Italia", di Paolo Bricco

L’Italia – con la forza del suo manifatturiero, il problema del debito, l’instabilità politica e lo strapotere dei mandarini della pubblica amministrazione – va inserita nel quadro comunitario. E, a sua volta, l’Unione Europea va collocata nel contesto internazionale. Romano Prodi, chiamato a discutere a Nomisma del documentario “Girlfriend in a coma” di Annalisa Piras e dell’ex direttore dell’Economist Bill Emmott, preferisce mostrare la complessità del mosaico in cui la piccola tessera italiana trova – non senza fatiche – il suo posto. L’occasione è, appunto, una discussione con Emmott sul tema “Come risvegliare l’Italia dal coma?”, che con i contributi di Giulio Santagata e di Richard Harris si è trasformata in un dibattito né autoconsolatorio (da parte italiana), né segnato da pregiudizi (da parte anglosassone). Emmott descrive un’Italia contraddittoria, complicata e vitale, comunque amata, appunto come una fidanzata. Ma è tutta la mattinata ad assumere il tono del realismo non cinico, del pragmatismo mai disfattista che caratterizza il buon vivere e l’attitudine analitica, la cultura popolare e l’arte di governo dell’ambiente bolognese. Non a caso …