Giorno: 13 Febbraio 2014

"Smetto quando voglio?", di Manuela Ghizzoni

In queste ore “marziane”, che verosimilmente ci dividono da una crisi di governo, penso con insistenza ad un film di recente uscita: “Smetto quando voglio”. Mi dedico allo svago mentre il Paese è spazzato da una bufera? No, penso proprio al Paese e alle sue emergenze, perché il bel film di Sydney Sibilia racconta, con ironia e competenza (e con maggiore efficacia di molti saggi) il dramma dei nostri migliori “cervelli”: giovani (ma non più tanto) ricercatori frustrati nelle loro legittime aspirazioni accademiche da “baroni” tiranni, inchiodati ad un eterno presente precario (come fai a costruirti un futuro a queste condizioni?), bistrattati da una società che disprezza la cultura. Ai quali non resta, dopo equilibrismi insostenibili per sopravvivere, percorrere senza convizione la via del crimine. “Smetto quando voglio” è una perfetta commedia italiana (alla pari di La banda degli onesti e I soliti ignoti); è una lettura acuta e disincantata del corto circuito che sta compromettendo il futuro del nostro Paese: perché impedire a chi ha competenze e idee di metterle a vantaggio della comunità …

"Lo scontro fra due velocità", di Mario Calabresi

Il passaggio politico in cui siamo stati tutti improvvisamente scaraventati crea a molti italiani, penso alla maggioranza, un senso di incredulità se non di disagio. Se i sondaggi, le lettere che arrivano ai giornali, i commenti sui social network e i ragionamenti che si ascoltano per strada hanno ancora valore, allora questo cambio di governo è inaspettato. Gli occhi erano puntati su un altro tema: le elezioni. La domanda più frequente, fino a tre giorni fa, era: andremo a votare questa primavera o nel 2015 con una nuova legge elettorale? Nessuno, o quasi, immaginava una sostituzione in corsa di Letta con Renzi. Eppure questo strappo, che si sta consumando e di cui non conosciamo ancora l’esito finale, è figlio naturale dell’opinione pubblica di questo tempo, di un Paese impaziente che chiede spallate, forzature, che sogna fuochi catartici e non sopporta più il riformismo, le attese e i tempi lunghi, anche quando possono essere giustificati e inevitabili. Gli stessi che oggi dicono di non volere il segretario del Pd a Palazzo Chigi senza un passaggio elettorale …

"Stuprata dal branco nei bagni della scuola “Gli amici mi minacciano, cambio istituto”, di Massimo Calandri

PERSEGUITATA e costretta a lasciare la scuola che frequentava. Due settimane fa avevano abusato di lei nello spogliatoio maschile del-l’istituto, un insegnante era intervenuto per fermare l’aggressione. Poi la denuncia, l’apertura di un’inchiesta del Tribunale dei Minori e la misura cautelare nei confronti dei componenti del branco, indagati per violenza sessuale. Nel frattempo l’adolescente era tornata al proprio banco, cercava disperatamente di riprendere a vivere. Ma nei giorni scorsi sul telefonino cellulare ha cominciato a ricevere dei criminali messaggi da alcuni allievi dell’alberghiero “Migliorini” di Finale Ligure. Terrorizzata, non è più tornata in classe. Nella scuola professionale della Riviera, nell’intervallo tra una lezione e l’altra, il 31 gennaio scorso quattro coetanei l’avevano trascinata in un bagno lontano dallo sguardo degli altri. Avevano iniziato ad abusare di lei, ma un professore aveva sentito le risate sguaiate e le urla d’aiuto: spalancata la porta dello spogliatoio si era fatto largo tra il branco, soccorrendo la ragazza in lacrime e accompagnandola a casa dai genitori. I quattro erano stati sospesi e qualche giorno dopo convocati dai carabinieri in …

"Vini, moda o auto il brand non siamo noi", di Valeria Fedeli

L’italian quality è un’urgenza: siamo al quinto posto nelle classifiche globali perché il marchio Italia non viene valorizzato come dovrebbe. Anche nei settori dove dovremmo primeggiare I dati pubblicati da FutureBrand – ripresi dal Sole 24 ore – sulla forza del made in Italy nelle opinioni dei consumatori di tutto il mondo sono passati sotto silenzio, come un aspetto marginale rispetto ai problemi del paese. Penso che questa sia una visione miope, e che invece quei dati siano di grande rilevanza e segno pericoloso per tutto il sistema Italia. Il made in Italy è al quinto posto tra i brand nazionali globali, dopo made in Usa, made in France, made in Germany e made in Japan. La classifica emerge da una ricerca che ha misurato il valore di 140 paesi nelle percezioni e nelle opinioni dei consumatori globali. Agli intervistati è stato chiesto di valutare l’impatto sulle scelte di consumo della provenienza di un prodotto: attraverso una pluralità di indicatori e test che hanno riguardato brand di varia provenienza nazionale, si è misurato il valore …

"La Bce: “I tassi possono scendere” Ma Piazza Affari apre in negativo", di Luigi Grassia

Il bollettino della Bce conferma la ripresa nel 2014 ma la prevede lenta: non si prospetta un mini-boom all’americana che sarebbe invece necessario non solo a sostenere i numero del Pil ma anche quelli dell’occupazione e dei redditi delle famiglie. In compenso, la ripresina sarà senza tensioni sui prezzi, e questo consentirà alla Banca centrale di sostenerla con una politica monetaria accomodante: «L’inflazione resterà resti sui livelli attuali – si legge – e i tassi di riferimento della Bce saranno a livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo». Le Borse europee, compresa quella di Milano, sono partite in negativo, ma questo potrebbe legarsi più che altro al desiderio di incassare una parte dei guadagni dei giorni scorsi. Comunque la Bce è prudente: «I rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro continuano a essere orientati al ribasso», una frase un po’ involuta per dire che non c’è da entusiasmarsi. Con più chiarezza il bollettino prosegue così: «La dinamica dei mercati monetari e finanziari mondiali e le connesse incertezze, soprattutto nei …

"Un patrimonio si sbriciola in silenzio", di Gian Antonio Stella

Castelli, mura del Seicento e monumenti Il patrimonio italiano si sta sbriciolando Dalle fortificazioni di Palmanova ai bassorilievi della Galleria Umberto I a Napoli Non sono venute giù, fermandoci il fiato, solo le mura di Volterra. La verità è che da settimane, un giorno dopo l’altro, vengono giù pezzi della nostra storia. Castelli medievali, antichi palazzi gentilizi, muraglioni, archi… Colpa dell’acqua? Sicuro: erano decenni che non pioveva tanto. Ma è troppo comodo maledire il cielo. Troppo comodo scaricare sugli Dei altre responsabilità: l’incuria, la sciatteria, il disinteresse per la sana manutenzione quotidiana che nessuno gioca in campagna elettorale. Gli ultimi a schiantarsi al suolo, rischiando di ferire i passanti, sono stati due pezzi del bassorilievo di uno degli archi dell’elegante (e ammaccata) Galleria Umberto I di Napoli, in faccia al teatro San Carlo. Uno di quegli archi sotto i quali, in una scena indimenticabile del film di Ettore Scola «Maccheroni», Marcello Mastroianni faceva conoscere a Jack Lemmon i piaceri irresistibili di un gigantesco babà con panna. Più o meno nelle stesse ore, crollavano a Palmanova …

"Quelle leggi ideologiche", di Gianluigi Pellegrino

Crescita esponenziale del mercato illegale e delle mafie, ingolfamento di tribunali e carceri, consegna al circuito criminale di masse di giovani, un aumento dell’uso di stupefacenti solleticato dal fascino caldo e perverso della clandestinità. Se qualifichiamo “complici” chi vende morte spacciando eroina e chi fuma una canna in compagnia, il crimine non si combatte ma si genera. Il cerchio si chiude (ma forse si spiega) con la conseguente periodica pretesa di amnistia per i delinquenti veri, colletti bianchi, corrotti e corruttori, concussi e concussori. Ancora una volta è dovuta intervenire la Corte costituzionale a porre rimedio. E a ricordarci quanto purtroppo la politica di questi anni sia stata incapace e dannosa proprio nella sua più alta proiezione istituzionale che è la funzione legislativa. Così come ha dovuto cassare l’inaccettabile Porcellum che altrimenti sarebbe rimasto lì per sempre, la Consulta oggi, semplicemente applicando la Costituzione, e spazzando via una norma assurda, garantisce la più razionale, equilibrata ed efficace misura svuotacarceri mentre anche qui in Parlamento si balbetta. Niente però avviene per caso. Abbiamo assistito ad una …