Giorno: 11 Febbraio 2014

#medagliavalorecivile per #oberdan

Giuseppe Oberdan Salvioli ha compiuto un gesto coraggioso e generoso. Un gesto che gli è costato la vita, sacrificata per portare soccorso ai suoi concittadini travolti dall’alluvione del 19-20 gennaio a Bastiglia. Ecco perché è giusto che si attivino le procedure per onorare la sua memoria con il conferimento della medaglia al valore civile. Credo che tutti coloro che hanno partecipato alle esequie – parenti, amici, conoscenti, cittadini, rappresentanti delle istituzioni – abbiano partecipato ad un comune sentimento: tributare a quell’uomo, divenuto eroe suo malgrado, un riconoscimento pubblico in grado di onorarne la virtù civica. E la medaglia al valore civile è la risposta. Ritengo che tutti si impegneranno, ciascuno nel proprio ambito, a perseguire questo nobile obiettivo. Alcuni ragguagli e un riferimento normativo sul conferimento della medaglia al valore civile La medaglia al valore civile ha come finalità quella di premiare “atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e segnalarne gli autori come degni di pubblico onore”. I destinatari dell’onorificenza sono i cittadini “che abbiano esposto la propria vita a manifesto pericolo …

VVFF, Ghizzoni “Il Governo rassicura sul futuro della sede di Carpi”

La parlamentare carpigiana ne ha parlato con il sottosegretario Bocci e Pini del C.N.VVFF Dal Governo e dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco arrivano rassicurazioni: il piano di revisione del servizio di soccorso dei vigili del fuoco non comporterà alcun depotenziamento della sede carpigiana. La conferma è arrivata alla deputata carpigiana del Pd Manuela Ghizzoni dal sottosegretario dell’Interno Giampiero Bocci e dall’ingegner Alfio Pini. “Da loro ho avuto precise rassicurazioni sull’immediato futuro del distaccamento carpigiano – conferma l’on. Ghizzoni – C’è la piena consapevolezza del ruolo strategico dei nostri vigili del fuoco, al servizio di un ampio bacino di utenza e della vicina Autobrennero, primi a intervenire sia in occasione del terremoto che dell’alluvione”.     Le preoccupazioni di chi vive e lavora a Carpi e nella Bassa modenese su un possibile depotenziamento della caserma dei vigili del fuoco di Carpi sono già state rappresentate al sottosegretario dell’Interno Giampiero Bocci e all’ingegner Alfio Pini, capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. La deputata carpigiana del Pd Manuela Ghizzoni li ha contattati, dopo che, a …

"«La barca è piena», i populismi insidiano l’Europa", di Paolo Soldini

«La barca è piena». Chissà chi la inventò questa metafora che da decenni fa il giro d’Europa. Forse la Cdu tedesca, quando decise che per vincere le elezioni era arrivato il tempo di liberarsi dei tabù del passato che non passa. O forse la Csu, la ancor più conservatrice sorella bavarese che irresponsabilmente ci ricama sopra ancor oggi. O forse proprio gli svizzeri: quelli del Partito popolare, alias Unione democratica di centro (che non è né democratica né di centro) rifondata sullo scheletro d’un vecchio partitello semirurale da un industriale di Sciaffusa che si chiama Christoph Blocher ed è stato anche ministro federale della Giustizia e della Polizia. I «liberali» austriaci della Fpö che fu di Jörg Heider ed ora è di Heinz-Christian Strache l’hanno fatta propria, mentre il Front National francese e il National Front dei fascisti britannici accarezzano suggestioni più «alte»: Anima, Tradizioni, Foyer, Home. E Popolo, che non manca mai dal tempo in cui i Romantici tedeschi riscoprirono il Volk e – senza saperlo né volerlo, va da sé – ne trasmisero …

"Scuola, comparare non conviene", di Benedetto Vertecchi

Mentre di continua a discettare sulla posizione modesta (per usare un eufemismo) che le nostre scuole occupano nelle graduatorie messe a punto in base ai risultati delle rilevazioni comparative dell’Ocse, non sembra suscitare altrettanto interesse la ricerca delle ragioni del malessere del sistema educativo. Tutti si affannano a dichiarare la centralità dell’educazione per lo sviluppo del Paese, ma pochi si sforzano di superare interpretazioni di breve momento per individuare le radici di un malfunzionamento sempre più evidente. Accade anche di peggio, e cioè che si pretenda di superare la crisi con annunci sempre meno credibili di innovazioni che starebbero per essere introdotte, senza peraltro mai indicare elementi obiettivi che dovrebbero giustificare un atteggiamento di fiducia. Si direbbe che ormai si sia rinunciato a spiegare le ragioni della crisi e si utilizzino cascami interpretativi presi a prestito da altri settori della vita sociale, o si sfruttino gli aloni positivi associati a elementi di razionalità impliciti nello sviluppo tecnologico, per coprire l’assenza di interpretazioni e progetti originali per lo sviluppo del sistema educativo. Eppure, proprio cercando di …

"Bando di 15 milioni di euro alle scuole per progetti didattici contro la dispersione", di Andrea Carlino

Punta a rafforzare gli strumenti a disposizione delle istituzioni scolastiche per diminuire il fenomeno degli abbandoni precoci dei percorsi di studio, a ridurre le ripetenze e i debiti formativi Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza ha firmato il decreto ministeriale, prot. n. 87, previsto dall’articolo 7 del decreto legge ‘L’Istruzione riparte’ che punta a rafforzare gli strumenti a disposizione delle istituzioni scolastiche per diminuire il fenomeno della dispersione scolastica Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, a seguito dell’accordo in Conferenza Unificata, ha firmato il 7 febbraio il decreto ministeriale, prot. n.87, previsto dall’articolo 7 del decreto legge ‘L’Istruzione riparte’ che punta a rafforzare gli strumenti a disposizione delle istituzioni scolastiche per diminuire il fenomeno degli abbandoni precoci dei percorsi di studio, a ridurre le ripetenze e i debiti formativi. Il programma è finalizzato alla riduzione del numero di abbandoni non formalizzati nel corso dell’anno scolastico e nel passaggio da un anno scolastico all’altro, nonché alla riduzione del numero di ripetenze e debiti formativi nella scuola secondaria di secondo grado (soprattutto nelle discipline fondamentali quali italiano, …

"Questione morale e austerità. Quel che resta di Enrico", di Jolanda Bufalini

A giugno sono trent’anni che è morto Enrico Berlinguer, significa che una giovane donna di trent’anni, o un giovane uomo, non ha il ricordo fisico della sua presenza. A novembre sono venticinque anni che è crollato il Muro di Berlino. Dunque per una ragazza o un ragazzo appena usciti dalla scuola il mondo diviso in due, la guerra fredda, il comunismo sono un periodo appreso sui libri, piuttosto complicato e difficile da immaginare nelle sue tensioni, nelle sue passioni. Non c’è da stupirsi se alla domanda «Chi era Enrico Berlinguer?» solo il 25% degli intervistati dà la risposta giusta «il capo del Partito comunista italiano» mentre il 30 per cento non sa proprio chi fosse (il 26 non sa, il 4 risponde in modo non pertinente). Golpe in Cile, Salvador Allende esce dalla Moneda con il mitra in spalla. Gli articoli di Berlinguer sul compromesso storico. Vietnam, grappoli umani appesi ai pattini dell’elicottero militare Usa in fuga da Saigon. Italia, il referendum conquista la legge sul divorzio. Europa, crollano le dittature in Grecia, Spagna, Portogallo. …

"Le bandiere dell'isolamento", di Lucio Caracciolo

IERI in Svizzera, domani in Italia e nel resto d’Europa? Il voto popolare con cui il nostro vicino alpino ha approvato l’idea di contingentare l’immigrazione e di privilegiare la mano d’opera autoctona è un segnale d’allarme per tutti gli europei. È probabile che se analoghe consultazioni si svolgessero nei paesi dell’Unione Europea il risultato sarebbe simile, se non ancora più drammatico (quasi la metà dei votanti elvetici si è comunque espressa contro). Le reazioni a Bruxelles e nelle principali cancellerie europee non riescono a celare lo sconcerto per un risultato che mette a repentaglio i rapporti euro-svizzeri. Ma apre soprattutto un varco nel quale si infileranno le formazioni xenofobe e protezionistiche in Francia come in Germania, in Gran Bretagna come in Italia. Già alle imminenti elezioni per il Parlamento europeo potremmo trovarci di fronte al trionfo del riflusso particolaristico, con conseguenze imprevedibili sulla legittimazione delle istituzioni comunitarie. Nulla di straordinario in tempi di declino e d’incertezza. Ma una ragione di più per cercare di decifrare il messaggio svizzero. Di cui occorre tenere a mente almeno …