Mese: Gennaio 2014

"Due scuole su cinque cadono a pezzi", di Flavia Amabile

Cinque miliardi. Matteo Renzi, segretario del Pd, lancia il suo affondo su uno dei più gravi e urgenti problemi da risolvere: la sicurezza delle scuole frequentate ogni giorno da otto milioni di studenti. Intervistato dal Tg3 chiede «cinque miliardi di investimenti per ristrutturare gli edifici». Ma non solo. Precisa che «l’Europa deve accettare» che l’investimento resti «fuori del patto di stabilità». È la stessa strada percorsa dal governo Letta che a fine dicembre aveva annunciato di aver recuperato oltre 6 miliardi di fondi europei non spesi che correvano il rischio di perdersi. La novità è la destinazione. Renzi chiede che cinque miliardi vadano per intero alla ristrutturazione delle scuole. Senza dividere le somme in mille capitoli diversi, un po’ al turismo, un po’ al lavoro e così via come è sempre accaduto finora. L’incapacità di affrontare sul serio l’emergenza è tale che da quasi venti anni il Miur lavora alla mappatura completa degli interventi urgenti da fare nelle scuole, un’altra tela di Penelope infinita a cui mancano ancora troppi dati mentre quelli che sono stati …

"L’ottimismo a Davos l’incertezza nel mondo", di Francesco Guerrera

A Davos, quest’anno, l’élite mondiale non è scivolata. Le Alpi svizzere sono state innevate come da cartolina, la temperatura è rimasta ostinatamente polare e i marciapiedi si sono ghiacciati come sempre. Ma ministri, banchieri e capitani d’industria hanno levitato su una nuvoletta di ottimismo. Non che i risultati del rito annuale del World Economic Forum siano stati diversi dal passato: tanti incontri, molte parole e qualche promessa ma tutto sommato poco di fatto. Nonostante ciò, i potenti rintanati in questo paesino ormai troppo piccolo erano di buon umore. «E cosa temi?» mi ha detto un banchiere tedesco mentre sorseggiavamo un liquore verde non ben identificato a uno dei tanti ricevimenti. Per lui, il bicchiere era mezzo pieno. «I grandi pericoli si sono dissipati. Da qui in poi, la situazione migliorerà», ha proclamato. Banchieri tedeschi e ottimismo non sono compagni di viaggio abituali, quindi gli ho chiesto di spiegarsi. Con logica teutonica ha elencato le tre grandi paure degli ultimi anni che ora stanno battendo la ritirata: la disintegrazione dell’euro; un rallentamento dell’economia cinese; e un’esplosione …

"Il Boiardo multiplo", di Massimo Riva

Fa bene Letta a chiedere la «massima chiarezza» sul caso Mastrapasqua soggiungendo nel «rispetto dei cittadini ». Infatti, al di là degli aspetti penali la vicenda richiama l’attenzione degli italiani su un’inconcepibile degenerazione organizzativa dei pubblici uffici. Basti dire che un incarico così importante e delicato quale la presidenza dell’Inps — il gigante della previdenza sociale — dovrebbe essere ragionevolmente ricoperto da una persona che vi si possa dedicare in via esclusiva. Sta, viceversa, venendo alla luce che l’indagato Antonio Mastrapasqua oltre alla poltrona di vertice dell’istituto previdenziale ne occupa, a vario titolo, almeno un’altra ventina in enti di diritto sia pubblico sia privato. Una simile situazione lascia esterrefatti. Ma non tanto per quanto riguarda l’evidente bramosia di potere (e connesse prebende) della singola persona. Ciò che allarma ben di più è che la struttura amministrativa dello Stato sia oggi siffatta da aver tollerato la costruzione passo a passo di un tale cumulo di incarichi senza che nessuno abbia alzato almeno un sopracciglio. Non chi ha governato nel frattempo e pure non perde occasione per …

"Donazioni, timido ritorno alla fiducia", da Il Sole 24 Ore

Si dice che la fiducia aiuta ad avere pazienza e, a giudicare dalla generosità mostrata dagli italiani nelle donazioni di fine anno, almeno un fondo di verità c’è senz’altro. Le elargizioni al non profit nel recente periodo natalizio sono, infatti, lo specchio di un Paese ancora in difficoltà che, però, non rinuncia alla speranza e, anzi, la coltiva aiutando le organizzazioni che conosce meglio. Questa, almeno, la chiave di lettura che emerge dall’indagine annuale realizzata per Il Sole 24 Ore dalla società IPR Marketing (www.iprmarketing.it). L’istituto di ricerche per il quinto anno consecutivo ha interpellato un panel di mille cittadini rappresentativo della popolazione italiana, disaggregato per area geografica di residenza, fascia d’età e sesso. Lo studio evidenzia, in primo luogo, un incremento della quota di donatori sul totale della popolazione: si è passati dal 35% dell’anno scorso all’attuale 38 per cento. Si torna così al livello del 2011, ancora lontano dal 49% delle festività 2009, anticamera delle difficoltà, ma decisamente meglio del 33% fatto segnare a gennaio del 2012, punto più acuto della crisi. Il …

Risarcimenti, Errani; "Riconosceremo tutti i danni. Compilate le schede", da gazzettadimodena.it

La Regione ha attivato la procedura per la ricognizione dei fabbisogni finanziari per far fronte ai danni causati dal maltempo del 17-19 gennaio e consentire il ripristino di edifici pubblici, abitazioni private, infrastrutture, opere di sistemazione idraulica. Le schede sono di tre tipologie: Scheda A) per la ricognizione del fabbisogno per il ripristino del patrimonio pubblico; scheda B) per ricognizione del fabbisogno per il ripristino del patrimonio edilizio privato, beni mobili e mobili registrati; scheda C) per la ricognizione dei danni subiti dalle attività economiche e produttive. Per scaricarle clicca QUI VIABILITA’ TUTTE LE NOVITA’. LA PANARIA ORA E’ APERTA Con la riapertura della strada provinciale 2 Panaria bassa nel tratto tra Bomporto e Navicello e del ponte di Navicello vecchio viene ripristinato, il collegamento tra Modena e l’area nord della provincia. Resta per ora chiuso il ponte di Bomporto lungo la strada provinciale 1 tra Bomporto e Ravarino, al fine di mantenere la strada il più libera possibile dal traffico per agevolare le operazioni di sgombero e trasporto dei materiali derivanti dalle pulizie di …

"Il difficile senso della memoria sulla Shoah",di Lizzie Doron

Per ricordare abbiamo avuto bisogno di una legge. Il giorno della memoria in Israele è stato sancito dal parlamento nel 1959 dopo una battaglia pubblica condotta dai sopravvissuti. “In questo giorno,” recita la legge “si rispetteranno in tutti i luoghi del paese due minuti di silenzio, si terranno iniziative e cerimonie, le bandiere saranno a mezz’asta, i locali di svago chiusi, i programmi della radio saranno dedicati all’argomento”. Il giorno della memoria internazionale è stato decretato dall’Onu nel 2005 con una risoluzione che richiama al ricordo della Shoah in modo che altri genocidi non possano più essere perpetrati in futuro. Come tutte le leggi, anche queste devono essere applicate. Ma come? Nei primi anni dello Stato d’Israele il problema non si poneva, dal momento che la Shoah era rimossa dalla coscienza collettiva del paese che amava piuttosto farsi suggestionare dalla potenza di Tzahal, il nostro “Esercito per la difesa di Israele” che forse era anche un “Esercito per la terapia di gruppo di Israele”. I sopravvissuti, la loro debolezza, il loro essersi arresi e fatti …

Il «salario minimo» fa bene al lavoro, di Fabrizio Galimberti

Bisognerebbe pagare a chi lavora almeno un salario minimo? Ci dovrebbe essere una cifra – che so, 5 euro all’ora – al di sotto della quale sarebbe illegale pagare un lavoratore? Suppongo che voi, pensando al vostro futuro di lavoratori, non avreste dubbi a dire di sì: non vogliamo essere sfruttati, ci dovrebbero dare almeno x euro… Ed è giusto che lo Stato, in una situazione in cui il potere negoziale dei datori di lavoro è superiore a quello dei lavoratori (vista la crisi che c’è in giro), si preoccupi di piantare un paletto per stabilire un livello di compenso al di sotto del quale non è giusto andare. Sì, ma… Gli economisti, come il Grillo parlante, hanno l’abitudine di fare obiezioni anche a cose che sembrano giuste. E la prima obiezione che farebbero è questa: se si introduce un salario minimo si perdono posti di lavoro. Perché si perdono? Basta tornare alla legge della domanda e dell’offerta. Supponiamo che voi abbiate una bancarella al mercato e vogliate vender patate. Se mettete un cartellino di …