"Due scuole su cinque cadono a pezzi", di Flavia Amabile
Cinque miliardi. Matteo Renzi, segretario del Pd, lancia il suo affondo su uno dei più gravi e urgenti problemi da risolvere: la sicurezza delle scuole frequentate ogni giorno da otto milioni di studenti. Intervistato dal Tg3 chiede «cinque miliardi di investimenti per ristrutturare gli edifici». Ma non solo. Precisa che «l’Europa deve accettare» che l’investimento resti «fuori del patto di stabilità». È la stessa strada percorsa dal governo Letta che a fine dicembre aveva annunciato di aver recuperato oltre 6 miliardi di fondi europei non spesi che correvano il rischio di perdersi. La novità è la destinazione. Renzi chiede che cinque miliardi vadano per intero alla ristrutturazione delle scuole. Senza dividere le somme in mille capitoli diversi, un po’ al turismo, un po’ al lavoro e così via come è sempre accaduto finora. L’incapacità di affrontare sul serio l’emergenza è tale che da quasi venti anni il Miur lavora alla mappatura completa degli interventi urgenti da fare nelle scuole, un’altra tela di Penelope infinita a cui mancano ancora troppi dati mentre quelli che sono stati …