Mese: Gennaio 2014

"L’immaginazione al potere", di Laura Pennacchi

Per tradurre in opportunità rivitalizzanti i gravi problemi che il 2014 porterà con sé, la politica ha bisogno di darsi grandi «missioni» per identificare le quali sono fondamentali pensiero e idee ma anche lo slancio dell’immaginazione. Nell’anno in cui ricorre il centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale ciò è vero sia per l’Italia sia per l’Europa, entrambe attese, se non vogliono diventare preda di spinte populistiche rancorose, alla sfida di un profondo rinnovamento ideale. Ne è un segnale la gamma di problematiche per le quali si chiede una rottura delle «convenzioni» e delle prescrizioni standard che ci hanno guidato fin qui e si invoca la «non convenzionalità» delle politiche: dalla urgenza di uscire dalla recessione economi- ca, alla opportunità di dare soluzioni innovative alle crisi industriali e bancarie, alla necessità di generare lavoro per giovani e donne in quantità inusitata e in forme creative. L’«immaginazione al potere» può tornare ad essere uno slogan trascinante, grazie al quale mobili- tare le risorse per dare vita a un nuovo «progressismo» e a un nuovo «umanesimo» di …

La rivolta della comunità scientifica", di Eugenia Tognotti

L’ultimo, durissimo attacco della rivista Nature al metodo Stamina aggiunge un capitolo nuovo alla complicata e spinosa vicenda che occupa le cronache da mesi. La sdegnata presa di distanza di alcuni nomi eccellenti della ricerca italiana è una bella (e confortante) novità che, di certo, contribuirà a introdurre elementi di chiarezza in una storia in cui si muovono scompostamente tanti personaggi, in ruoli diversi, e in una torre di babele di tante lingue: quella dei malati, dei sostenitori del metodo, dei ricercatori, dei politici, dei testimonial. Apre nuovi scenari il fatto che scienziati del livello di Carlo Croce ed esperti di primo piano come Carlo Redi, Giulio Cossu e Francesca Pasinelli abbiano manifestato la loro avversione. Il primo con le dimissioni, i secondi con la loro uscita dall’associazione Cure Alliance, in dissenso col fondatore, il diabetologo dell’Università di Miami, Camillo Ricordi. Intanto è stata messa in discussione la legittimazione scientifica (o qualcosa che le assomigliava molto) da parte quest’ultimo – che aveva imprudentemente definito «sicuro» e «promettente« il metodo utilizzato da Vannoni , tanto da …

Famiglia, fine del patriarcato “Ai figli si potrà dare il solo nome della madre”, di Caterina Pasolini

Italia condannata, in nome della madre. Messa all’indice perché nega ai genitori la libertà di scelta, il diritto, riconosciuto in mezza Europa, di chiamare i propri figli anche solo con il cognome materno. Ancora una volta il nostro paese è accusato di non rispettare i diritti civili, di restare indietro rispetto alla storia e alle evoluzioni della società. È stato infatti giudicato colpevole dalla Corte di Strasburgo di discriminazione nei confronti «della vita privata e delle donne» avendo negato a una coppia di coniugi di Milano la possibilità di dare alla figlia il solo cognome materno e non quello del padre. Una possibilità comunque prevista in varie forme e gradi dalla Francia alla Germania, dalla Gran Bretagna alla Spagna. «È una sentenza importante, soprattutto dal punto di vista culturale, è il riconoscimento di un diritto e di una pari opportunità. Ora mi darò da fare perché, come chiede l’Europa, si faccia la legge» dice Maria Cecilia Guerra, responsabile delle Pari opportunità, mentre il premier Enrico Letta twitta: «La Corte di Strasburgo ha ragione. Adeguare in …

"La censura che aiuta i seminatori di odio", di Pierluigi Battista

Dieudonné M’Bala M’Bala è un famoso comico francese, ma soprattutto è un orribile antisemita che sparge scientemente odio contro gli ebrei. Ora le autorità francesi vogliono chiudere i suoi spettacoli. Ma la discussione non verte su quanto sia spregevole uno che si vanta di «aver strappato dal libro di storia di mia figlia le pagine sull’Olocausto». Le domande sono altre: è giusto invocare la mannaia della censura sugli spettacoli di un odiatore degli ebrei? Ed è utile, oppure è addirittura dannoso e controproducente? Purtroppo la risposta è no: non è giusto, ed è forse disastrosamente inutile. Dieudonné non è semplicemente un neonazista vecchio stampo, idolo di poche bande di teste rasate e vuote che si rifanno esplicitamente alle forsennatezze antiebraiche del regime hitleriano. No, il suo islamo-nazismo fa breccia nelle periferie metropolitane di una Francia rancorosa e sull’orlo di una rivolta permanente contro «l’ordine costituito» e che viene solleticata nel suo odio verso gli ebrei «ricchi» e «succhiasangue». Dieudonné è alla moda. E la cosa triste è che sia «di moda», vezzeggiato, considerato un bravo …

"Come demotivare (per pochi euro), di Paolo Conti

Il ministero progetta di chiedere la restituzione delle somme percepite grazie agli «scatti stipendiali» dal 2013 a oggi. Si sta giocando col fuoco, demotivando una categoria per pochi euro. «Quando una società scialacquatrice ha necessità estrema di denaro lo sottrae anche alle scuole. Questo è uno dei più iniqui delitti dell’umanità e il più assurdo dei suoi errori». Maria Montessori, nei suoi scritti, espresse un giudizio chiaro e durissimo sui tagli alla scuola, lo ricordava l’ultimo numero di «Sette». Chissà quanti insegnanti italiani avranno ricordato quella frase nelle ore in cui il ministero dell’Economia progetta di chiedere la restituzione delle somme percepite grazie agli «scatti stipendiali» da gennaio 2013 a oggi. Vengono in mente altre autorevoli parole, quelle pronunciate dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 23 settembre 2013 in occasione dell’apertura dell’anno scolastico: «I risultati di varie ricerche ci dicono che più di altri fattori conta l’apporto degli insegnanti. E quindi ci si deve impegnare a investire — in risorse e iniziative — come il governo ha iniziato a fare, perché la già notevole …

Direzione Pd Modena, le Primarie per i sindaci si terranno il 2 marzo

La Direzione ha approvato un ordine del giorno e varato una bozza di regolamento. Primarie da tenersi domenica 2 marzo in un unico turno; in mancanza di un candidato ufficiale del partito sono mille le firme che devono raccogliere i candidati che intendono presentarsi nei Comuni con oltre 100mila abitanti, cifra che va a scalare per i Comuni più piccoli; un tetto di spesa per ogni singolo candidato, nello stesso massimo ambito territoriale, che non può superare i 12mila euro (anche in questo caso più i Comuni sono piccoli più il limite di spesa è basso): sono queste alcune delle principali novità contenute nella bozza di regolamento, varato dalla Direzione provinciale del Pd, che ora il segretario provinciale Pd Lucia Bursi avrà il compito di portare alla valutazione delle forze politiche che si riconoscono nel centrosinistra. Le Assemblee comunali dei singoli territori avranno, comunque, il compito di deliberare a maggioranza qualificata il regolamento territoriale. La Direzione provinciale del Pd, riunitasi la sera di martedì 7 gennaio, ha dato il proprio via libera alla bozza di …

Stipendi docenti scuola, Fabrizio Saccomanni chiede 150 euro agli insegnati. Davide Faraone: "Danno e beffa" da www.huffingtonpost.it

Il ministero dell’Economia chiede la restituzione degli scatti maturati dagli insegnanti – 150 euro – della scuola pubblica nel 2012. Ma il Pd non ci sta e attacca il governo. “Apprendo con preoccupazione – dice Davide Faraone, responsabile Scuola e Welfare dei democrat – della diramazione di una nota del ministero dell’Economia in cui si chiede la restituzione di circa 150 euro mensili ai docenti che hanno maturato gli scatti 2012″. Faraone sottolinea: “Si tratta, infatti, di importi provenienti dal taglio dei fondi di funzionamento delle scuole che erano stati promessi ai docenti come pagamento dei dovuti scatti di stipendio. Il danno, cioè il taglio di quei fondi sacrosanti, si somma adesso alla beffa: una volta percepite e spese queste somme i docenti le dovranno restituire”. Il responsabile Scuola del Pd insiste: “Siamo dunque all’assurdo: dopo i diritti acquisiti e i diritti offesi siamo giunti ai diritti restituiti. Mi auguro che tutto ciò sia un equivoco. Rimango sorpreso perché ancora una volta si va a punire col segno meno l’unica categoria di lavoratori dello Stato …