Mese: Gennaio 2014

"Pasticcio scatti 2013, interviene Letta. Non ci sarà nessun prelievo in busta paga", da corriere.it

Il prelievo dei soldi già percepiti dalle buste paga degli insegnanti diventa un caso politico. Mentre il governo è al lavoro per rimediare al «pasticcio» degli scatti di anzianità erogati erroneamente nel 2013, è scaricabarile tra il titolare dell’Economia Maurizio Saccomanni e il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. «C’è stato un problema di comunicazione – dice Saccomanni- Il ministero dell’Economia è un mero esecutore. Aspettavamo istruzioni che non ci sono pervenute». In un comunicato ufficiale, il Mef precisa di aver informato il Miur il 9 dicembre scorso, quindi un mese fa, che avrebbe proceduto al calcolo e al recupero delle somme relative agli scatti, dando al Miur il tempo necessario a formulare diverse istruzioni. Istruzioni che però non sono mai arrivate, stando al ministero delle Finanze: motivo per cui «le strutture operative del Mef hanno proceduto secondo le informazioni disponibili e come disposto dalla legge in vigore». La Carrozza per ora chiosa, e parla di «impicci burocratici amministrativi» che possono, come in questo caso, portare ad un «pasticcio» senza che «i ministri e il governo …

"Quel che resta della politica se dalle piazze si passa al web", di Riccardo Luna

Una consultazione online fa molto chic e ancora non impegna (purtroppo). Come certi bracciali di bigiotteria che servono a fare scena per una sera e basta. Con lo stesso meccanismo, quando non si sa bene cosa fare, con la e-democracy non si sbaglia. E così accade che la democrazia elettronica, che pure sarebbe un obiettivo teoricamente meraviglioso, è diventata l’ultima moda della politica in crisi di autorevolezza e a corto di idee, non solo in Italia; e come tutte le mode rischia di sparire al prossimo cambio di stagione. Non funziona!, diranno per sbarazzarsene. Quando in realtà stanno facendo di tutto per non farla funzionare. E se davvero dovesse andare così sarebbe un peccato perché in tanto confuso attivismo c’ è del buono. C’è la promessa di una trasparenza dei dati pubblici utile e non legata al mito grillino degli scontrini del bar. C’è la speranza di una partecipazione dei cittadini alla vita pubblica non rissosa o biliosa, ma competente e collaborativa (possibile con l’aria fetida che si respira a volte sul web? Pare di …

Eccidio Fonderie, Pd “Una cicatrice nella nostra storia sociale”

Lucia Bursi e Andrea Sirotti saranno giovedì 9 gennaio alla cerimonia commemorativa. Una delegazione del Pd, guidata dal segretario provinciale Lucia Bursi e dal segretario cittadino Andrea Sirotti, parteciperà, giovedì 9 gennaio, alla cerimonia commemorativa del 64esimo anniversario dell’Eccidio delle Fonderie Riunite di Modena. “L’Eccidio delle Fonderie riunite – affermano Lucia Bursi e Andrea Sirotti – è un’indelebile cicatrice della nostra storia sociale”. Giovedì prossimo 9 gennaio, anche il segretario provinciale Pd Lucia Bursi e il segretario cittadino Pd Andrea Sirotti prenderanno parte alla cerimonia di commemorazione dell’Eccidio delle Fonderie Riunite, a 64 anni da quella tragica mattinata che segnò uno spartiacque nella storia delle relazioni sociali, economiche, e anche politiche, del dopoguerra italiano. “L’Eccidio delle Fonderie Riunite di Modena – affermano Lucia Bursi e Andrea Sirotti – è un’indelebile cicatrice nella nostra storia sociale: è stata una pagina buia del vissuto repubblicano che è meritorio indagare ancora oggi nei suoi diversi aspetti. Il nesso fra lavoro, tenuta sociale e democrazia è un tema di analisi fondamentale per comprendere meglio l’esistente e per dare un …

Ricerca e innovazione le chiavi di volta per vedere la crescita", di Ilaria Vesentini

Una metafora e tre storie intrecciate raccontano i dodici faticosi mesi appena chiusi dall’economia emiliano-romagnola, con un Pil sceso dell’1,4% (meglio comunque del -1,8 in Italia, secondo Prometeia e Unioncamere regionale), un valore aggiunto manifatturiero arretrato di 2,2 punti, investimenti calati del 5,3%, altre 6mila aziende perse in un anno e un tasso di disoccupazione record (per la virtuosa Emilia) all’8,6%. Una caduta rallentata, rispetto all’anno prima, ma pur sempre una caduta, non compensata da un export salito di un paio di punti, unico segno più nel panorama produttivo tra Piacenza e Rimini. La metafora è quella delle città invisibili di Italo Calvino, del disordinato e stratificato disegno architettonico di Zenobia, cui ricorre il direttore del centro studi camerale, Guido Caselli, per paragonare il modello di sviluppo economico-sociale della regione, oggi al bivio. «Come gli abitanti di Zenobia ci siamo così adattati al nostro vivere che fatichiamo a immaginare un modello di sviluppo differente. Non solo ancora brancoliamo nel tunnel in cui correttamente un anno fa scorgevamo una luce all’uscita, ma abbiamo smarrito il senso …

"Disoccupazione giovanile al 41,6%: al top dal ‘77", da corriere.it

Il tasso di disoccupazione giovanile è cresciuto ancora toccando il 41,6% in aumento di 0,2 punti rispetto a ottobre (dato rivisto al rialzo al 41,4%) e di quattro punti rispetto a novembre 2012. Lo rileva l’Istat spiegando che il tasso è al top dall’inizio delle serie storiche, ovvero dal 1977. L’istituto precisa che a novembre 2013 erano occupati 924 mila giovani tra i 15 e i 24 anni in calo dell’1,3% rispetto al mese precedente (-12 mila) e del 12,4% su base annua (-131 mila). GLI UNDER 25 – Così il tasso di occupazione dei giovani è pari al 15,4% in calo di 0,2 punti rispetto a ottobre e di 2,1 punti rispetto a novembre 2012. I giovani disoccupati sono 659 mila con un aumento di 23 mila unità rispetto a novembre 2012. L’Istat ricorda che il tasso di disoccupazione giovanile è la quota dei giovani disoccupati sul totale degli attivi (occupati e disoccupati). L’incidenza dei disoccupati sull’intera popolazione in questa fascia di età è pari all’11%. I giovani inattivi sono nel complesso quattro milioni …

"Aziende più affidabili se guidate da donne per il 53% non ci sono rischi commerciali", di Agnese Ananasso

Le donne sono più affidabili degli uomini se si parla di affari. Da un’indagine condotta da Cribis D&B — società del Gruppo Crif — sull’intero universo delle imprese italiane, con dati aggiornati a ottobre di quest’anno, le imprese guidate dalle donne risultano commercialmente più sicure nel pagamento dei fornitori e nel rispetto delle varie scadenze. All’aumentare delle quote rosa tra i top manager diminuisce il rischio di insolvenza: se ai piani alti le donne sono più del 50% l’azienda è più ligia agli impegni presi con i fornitori, quando si scende sotto il 10% aumenta il grado di rischio. Senza considerare le differenze di genere nei board aziendali, le imprese italiane che presentano una rischiosità commerciale di basso livello sono pari al 43%, medio al 46%, alto all’11%. E per rischiosità commerciale si intende la possibilità di non pagare i fornitori nei prossimi 12 mesi. I dati cambiano però se nei board ci sono le donne: la bassa rischiosità scende al 40% se queste rappresentano meno del 10% dei componenti, si alza, sfiorando il 50% …

"Bonsai", di Sebastiano Messina

Finisce sugli scogli appuntiti della Sardegna la favoletta grillina della democrazia spontanea, pura e miracolosa, dove i cittadini discutono in un “meetup” sotto casa il ripianamento del debito pubblico e risolvono qualunque dilemma votando sul blog della ditta Grillo&Casaleggio, felici e appagati del riconquistato potere di cittadini. Poi un giorno si scopre che il movimento che si candida a guidare il Paese non riesce neanche a presentare una lista alle elezioni regionali sarde. Non perché manchino i candidati, ma perché ce ne sono troppi. E litigano. E si detestano a vicenda. «C’è troppo livore, troppa incoscienza, troppo protagonismo» annuncia la deputata Emanuela Corda. Ma pensa: proprio come negli altri partiti. Così niente lista, ha deciso Grillo. Magari un’altra volta: se impareranno la favoletta. La Repubblica 08.01.14