"La scuola terremotata ricostruita senza metà delle fondamenta", di Giuseppe Caporale
Abruzzo, fatture gonfiate e opere inutili è costata cinque volte il preventivo. C’è una scuola ricostruita con i fondi del terremoto in Abruzzo che non ha le fondamenta sicure e che è costata cinque volte tanto il prezzo reale: 248 mila euro di false fatturazioni a fronte di una spesa effettiva di appena 49 mila euro. E nonostante questo sperpero, i lavori di “messa in sicurezza” dell’istituto per geometri De Nino-Morandi, a Sulmona, sono tutti da rifare. Incompleti e pericolosi: così li hanno giudicati gli inquirenti. Nelle fondazioni mancano infatti 32 micropali (sugli 80 previsti dal capitolato d’appalto) necessari per la tenuta strutturale della scuola. C’è anche questo nell’ultimo capitolo della mala-ricostruzione a L’Aquila e dintorni. Stavolta ditte e pubblici funzionari compiacenti hanno sciupato oltre quattro milioni di euro con la scusa dell’adeguamento sismico delle scuole: questo almeno è ciò che sostiene il pool di magistrati (Stefano Gallo, Roberta D’Avolio e David Mancini) della procura dell’Aquila che, per l’affaire degli istituti scolastici da mettere in sicurezza, ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente …