Mese: Gennaio 2014

"Industria in crisi, a rischio 18 mila posti di lavoro", di Paolo Baroni

Non passa settimana che via Molise sia transennata. Un presidio, un corteo non mancano mai nella strada che costeggia il possente palazzo Piacentini, nato nel ’32 al tempo delle Corporazioni che oggi ospita il ministero dello Sviluppo economico. E’ così per tutte o quasi le settimane dell’anno, che piova a dirotto come la scorsa settimana o che il termometro segni 40 gradi. Del resto al ministero, negli ultimi due anni, hanno dovuto aprire ben 159 i tavoli “di crisi”, tavoli che interessano imprese grandi e meno grandi, singoli stabilimenti e multinazionali estere, tutti chiamate a rapporto da governo per evitare il peggio: licenziamenti, ristrutturazioni, chiusure. Sessanta intese Fino ad oggi sono sessantadue gli accordi siglati d’intesa con le parti sociali e gli enti locali, che corrispondono a circa 12 mila posti messi «in salvo». Allo Sviluppo snocciolano con soddisfazione l’elenco: 1600 alla Micron di Avezzano, 1500 alla Natuzzi, 2000 alla Berco, 1400 alla Indesit, 800 alla Novelli, 500 a Porto Torres, 450 alla Sigma Tau e poi Richard Ginori, Sixty, Plasmon, Valtur e via discorrendo. …

"L’Italia dei rifiuti e dei miliardi sprecati", di Mario Pirani

L’Italia dovrà nei prossimi dieci anni affrontare la maggiore operazione di bonifica della propria storia, ossia lo smantellamento definitivo (il cosiddetto decommissioning) delle quattro ex centrali nucleari di Trino Vercellese, Caorso, Latina e Garigliano, dell’impianto di Bosco Marengo, nonché delle installazioni Enea di Saluggia, Casaccia e Rotondella. Un’operazione complessa, che si concluderà — almeno si spera — con la costruzione del Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, il sito (in superficie) che ospiterà tutte le scorie nazionali a bassa e media radioattività (e temporaneamente anche quelle ad alta radioattività). Accanto al deposito nazionale è prevista anche la realizzazione di un grande parco tecnologico, che ospiterà centri di ricerca e sperimentazione nel settore dei rifiuti, delle bonifiche ambientali in genere. E l’Italia ne ha davvero estremo bisogno, fin dai tempi di Seveso, per arrivare a situazioni esplosive e pericolosissime come quelle della Campania (Terra dei Fuochi). Si tratta complessivamente di un’operazione da circa 6,5 miliardi di euro, di cui qualcosa è già stato speso negli ultimi quattro anni passati. A chi fa capo questa operazione? Alla Sogin, …

Alluvione, Ghizzoni e Vaccari interverranno domani in Parlamento

I parlamentari del Pd in mattinata hanno fatto il punto della situazione al Coc di Ravarino. I parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari, nella giornata di domani, interverranno rispettivamente alla Camera e al Senato per sostenere la richiesta di stato di emergenza avanzata dalla Regione Emilia-Romagna in seguito all’alluvione che sta interessando le aree a Nord della città di Modena. In mattinata, ancora in piena emergenza, hanno incontrato amministratori e funzionari dei Comuni interessati presso la sede del Coc di Ravarino. “Esprimiamo solidarietà alle popolazioni già colpite dal terremoto e ora dall’alluvione – dicono l’on. Ghizzoni e il sen. Vaccari – Vicinanza, ma anche sincero plauso, ai sindaci, agli amministratori, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ai dipendenti delle amministrazioni pubbliche, ai volontari e all’intero sistema di Protezione civile, gli organi di informazione locale che, in questi giorni, continuano a dimostrare di essere la vera spina dorsale di questa comunità”. Ecco la dichiarazione della deputata Manuela Ghizzoni e del senatore Stefano Vaccari: “Vogliamo, innanzitutto, esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alle …

Legge elettorale, arriva il doppio turno anti-larghe intese

Il doppio turno contro le larghe intese. E’ questa la proposta che oggi Matteo Renzi porterà nella direzione del Pd e che avrebbe già ricevuto l’avallo di Silvio Berlusconi. Secondo quanto si apprende infatti il testo della legge elettorale fin qui in discussione verrà modificato introducendo la possibilità di un ballottaggio tra le due coalizioni che hanno ottenuto più voti. Il meccanismo sarebbe dunque questo: nel caso in cui nessuna delle due coalizioni raggiunga la soglia del 35% dei consensi (quella che consente di accedere al premio del 15%), si tornerà a votare quindici giorni dopo proprio per assegnare il bonus che consente di ottenere una maggioranza certa alla Camera. Restano le mini liste bloccate di sei candidati per circoscrizione e gli sbarramenti: al 5% per i partiti in coalizione e quello dell’8% per le forze che si presentano da sole. Con la “clausola” del ballottaggio si punta a evitare quello che è accaduto a febbraio scorso, ossia il ripetersi dell’obbligo di ricorrere alle larghe intese. Un anno fa – con questo sistema – Bersani …

E la scuola lotta ancora per “quota 96”, di L.Ci.

Una nuova proposta di legge è stata recentemente presentata alla Camera da Manuela Ghizzoni (Pd), anche se l’affollamento delle Camere e le prospettive incerte della legislatura non sembrano spingere le cose nella direzione desiderata dai lavoratori di “Quota 96”. Portano avanti la loro battaglia nel nome di “quota 96”: sono gli insegnanti e gli altri lavoratori della scuola che dopo la riforma previdenziale Fornero hanno dovuto rinunciare ad una prospettiva di pensione già intravista e ormai da tempo cercano di riconquistarla nelle aule parlamentari ed in quelle giudiziarie, finora senza successo. La vicenda somiglia ad altre innescate dalla stretta sulle pensioni di fine 2011, drastica nei contenuti e certo anche frettolosa nelle modalità di applicazione: a differenza però dei cosiddetti “esodati” questi dipendenti possono generalmente contare ancora sul posto di lavoro e sulla relativa retribuzione. SPARTIACQUE A SETTEMBRE La richiesta degli interessati è semplice: ottenere che per loro la soglia di applicazione della riforma sia spostata dal 31 dicembre 2011 al 31 agosto dell’anno successivo. Questo perché il mondo della scuola ha sempre goduto di …

«Alle europee ci giochiamo tutto. La crisi alimenta nuovi fascismi», di Adriana Comaschi

«Ho l’impressione che ci sia una generale disattenzione, anche a sinistra, sulla gravità del momento e sul valore delle prossime elezioni europee per bloccare l’avanzata di fascismi, nuovi populismi, razzismo». Carlo Smuraglia, presidente nazionale Anpi, è diretto nel bacchettare i partiti, impegnati a discutere di regole piuttosto che su come arginare un crescente disagio sociale e i pericoli che ne derivano. Lo fa dal convegno che si è tenuto ieri in Campidoglio con la Federazione internazionale dei Resistenti (Fir), la principale associazione in difesa dei valori di Resistenza e antifascismo in Europa. Presidente, perché proprio ora la riunione dell’esecutivo Fir a Roma? L’antifascismo e i suoi valori sono a rischio oblio? «Vogliamo riorganizzare le file dell’antifascismo in Europa in modo che il nuovo Parlamento, quello che uscirà dalle prossime elezioni europee, metta alla sua base antifascismo e difesa della democrazia. Finora l’Europa è stata molto tiepida nel censurare forme rinascenti di quasi dittatura, come nell’Est europeo, o di movimenti che si richiamano al nazismo, il risorgere del razzismo, nuove forme di populismo e fascismo. Per …

"Alla ricerca dell'immunità", di Agnese Codignola

Non capita quasi mai che «Science», nel compilare la lista delle 10 aree più rilevanti dell’anno, ponga in cima alla classifica una disciplina clinica. Quest’anno però è successo, e la vetta è stata assegnata a un approccio che, pur non avendo dispiegato ancora tutte le potenzialità e chiarito tutti i dubbi, potrebbe costituire un autentico punto di svolta nella cura del cancro: l’immunoterapia. Big Pharma ci crede, e sta investendo fiumi di denaro in un campo snobbato fino a pochi anni fa; l’accademia ci si sta buttando a capofitto, e le agenzie regolatorie stanno cercando di seguire i continui avanzamenti senza ripetere gli errori grossolani del passato. Anche per questo, per il mutamento di pelle indiretto che l’approccio immunologico sta causando in una delle aree più importanti della medicina, «Science» ha fatto una scelta così atipica. E l’Italia partecipa al giubilo, visto che è uno dei fulcri della ricerca grazie al lavoro di Michele Maio, direttore dell’unico reparto dedicato proprio al l’immunoterapia dei tumori, all’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena. Maio, un passato a …