Mese: Gennaio 2014

La vera innovazione è nella democrazia paritaria

Dichiarazione delle deputate PD dell’Emilia-Romagna: Fabbri Marilena, Incerti Antonella, Petitti Emma, Lenzi Donata , Iori Vanna, Ghizzoni Manuela, Maestri Patrizia, Zampa Sandra, De Micheli Paola, Pini Giuditta. “Legge elettorale-Italicum: 50% di donne in lista . Non garantisce l’accesso delle donne! Se le donne sono in posizione non eleggibile avremo un Parlamento al 100% di uomini. Senza alternanza di genere nelle liste e nei capolista di Collegio, arriveranno meno donne in Parlamento. Il Parlamento più rosa nella storia della Repubblica non può non creare le condizioni perché le donne continuino ad essere rappresentate in modo adeguato in Parlamento. La qualità della democrazia passa anche dalla presenza delle donne nelle istituzioni e non ci si può accontentare delle regole di pari rappresenta eventualmente presenti nei singoli partiti. La clausola prevista dal nuovo art. 14 ter del D.P.R. N. 267/1957 che l’Italicum intende introdurre, prevederà che nelle liste bloccate di collegio “non possono esserci più di due candidati consecutivi dello stesso genere”. Ciò significa che se ai primi due posti in lista ci sono due uomini, al terzo …

Alluvione, parlamentari Pd “Il Governo ha già prorogato le tasse”

“Dal Governo Letta non parole, ma fatti concreti e rapidi per aiutare le zone alluvionate”. Il Consiglio dei ministri ha già deciso la proroga delle scadenze tributarie per le aree del modenese colpite dall’alluvione: lo ha annunciato, in serata, il premier Letta in conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio dei ministri. Grande soddisfazione viene espressa dai parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini, Matteo Richetti e Stefano Vaccari che, in questi giorni, a più riprese, erano intervenuti, in Aula, nei due rami del Parlamento e avevano presentato interrogazioni per incalzare il Governo a prendere con rapidità provvedimenti a sostegno delle famiglie e delle imprese danneggiate. “Dal Governo Letta non parole di circostanza – dicono i parlamentari Pd – ma fatti concreti e rapidi in aiuto delle famiglie e delle imprese alluvionate”. Domani pomeriggio, gli stessi parlamentari Pd incontreranno di nuovo i sindaci delle zone danneggiate per fare il punto della situazione e delle richieste. Con una procedura inusuale, addirittura prima ancora che sia stata emanata l’ordinanza della …

"Stop a Crocetta, niente aiuti alle coppie di fatto", di Anna Tarquini

Era quella che chiamavano la rivoluzione silenziosa di Crocetta. Primi, in Italia, a concedere alle coppie di fatto le agevolazioni per la casa e altri livelli di assistenza attribuibili solo alle unioni legalmente riconosciute. Ma ieri il Commissario dello Stato Carmelo Aronica ha impugnato quei provvedimenti demolendo di fatto tutta la manovra Finanziaria approvata dal governo siciliano nei giorni scorsi. Trentatré articoli su 50 bocciati. Una mannaia che colpisce anche le norme sul reddito minimo, gli aiuti ai giovani e i fondi a sostegno delle imprese. Salve quelle che garantiscono la stabilizzazione di 700 precari. Il governatore della Sicilia ha già fatto sapere che ricorrerà alla Consulta e alla Corte di giustizia europea. E mentre l’opposizione si divide nel chiedere le sue dimissioni, Rosario Crocetta davanti all’ennesima crisi fa sapere che aprirà una vertenza con il governo Letta per varare le leggi che consentano alla Sicilia di voltare pagina. «L’impugnativa sulle coppie di fatto – dice Crocetta – è ideologica, conservatrice, discriminatoria e incoerente rispetto alla direttive europee. È crudeltà sociale. Ci impedisce anche di …

«Non c’è alternanza di genere». Fronte rosa contro l’Italicum, di Andrea Carugati

Alla vigilia del voto in commissione alla Camera sull’Italicum, previsto per stasera, scoppia il caso quote rosa. Già, perché se è vero che la bozza che sarà adottata come testo base prevede un limite del 50% di candidature per ciascuno dei due sessi, ieri un fronte femminile vasto e bipartisan si è fatto sentire per spiegare che si tratta di una parità solo formale e non di sostanza. E che per avere un effettivo equilibrio è necessaria una norma che preveda l’alternanza uomo-donna nelle liste (che sono bloccate e dunque solo chi sta nei primi posti ha possibilità di passare) e la metà dei capilista di sesso femminile. Lo chiedono in una nota congiunta deputate di quasi tutti i partiti, da Roberta Agostini (Pd), a Dorina Bianchi (Ncd), e Elena Centemero (Fi). Sulla stessa linea anche Mara Carfagna e Alessandra Mussolini. «Lavoreremo per modificare il testo attraverso la presentazione di emendamenti. Non si tratta di una questione di quote ma di un avanzamento della nostra democrazia». «Mi piacerebbe che deputati e senatori condividessero questa priorità …

"Ricordiamo, ma senza retorica", di Simonetta Fiori

«Cerchiamo di usarla bene, questa memoria. E se la giornata del 27 gennaio non ha raggiunto l’effetto sperato vuol dire che non abbiamo lavorato bene». Anna Foa è una studiosa di storia degli ebrei. Figlia di Vittorio Foa e Lisetta Giua, proviene da una famiglia ebrea per parte di padre, s’è convertita formalmente all’ebraismo in età adulta, e ancora ricorda da bambina la nonna che l’ammoniva: «Con quel profilo i nazisti ti avrebbero rinchiuso nel lager». Ora, scherza, anche lei fa parte degli “officianti” della liturgia memoriale, di cui conosce tutti i rischi. Da più parti si denuncia la stanchezza della memoria: un martirologio che rischia di non comunicare più nulla. «Anche nel mondo ebraico era cominciata una riflessione di questo genere, ma poi s’è arenata. Purtroppo il diffondersi del negazionismo accresce negli ebrei un atteggiamento di difesa. E così si difende tutto, anche la retorica. Chi parla di “shoah business”, ossia degli investimenti di danaro intorno al ricordo dell’Olocausto, richiama elementi di realtà. È fondato il rischio di diventare professionisti della memoria. Bisogna dirlo …

"Tasse, pressing sul governo. La solidarietà di Napolitano", di Andrea Marini

E al quinto giorno… la politica si mosse o quasi. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio di solidarietà e sostegno alle popolazioni alluvionate di questi giorni con un particolare pensiero agli emiliani che già hanno subito la dura prova del terremoto. Il ministro dell’ambiente Andrea Orlando rassicura i modenesi che sta monitorando costantemente e «nei prossimi giorni il ministro, che in queste ore sta seguendo con Palazzo Chigi l’iter dei provvedimenti necessari a dare risposta ai danni causati dal maltempo, effettuerà un sopralluogo nelle zone colpite». Non solo, ma via twitter informa di essere «alle ricerca di risorse». E alla porta di Palazzo Chigi il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani sta bussando con insistenza per avere risposte concrete e subito. Come ad esempio la sospensione delle imposte per almeno sei mesi. Qualche segnale sarebbe arrivato «Ho trovato sensibilità ed attenzione, da parte del Governo, alle questioni più urgenti che ho posto per dare le prime risposte ai tanti problemi che riguardano le zone del modenese coinvolte dalla esondazione del Secchia avvenuta …

"Se la Corte fa da balia ai politici", di Luigi La Spina

Era largamente prevedibile che il progetto di nuova legge elettorale presentato alla Camera dopo l’accordo tra Renzi e Berlusconi suscitasse polemiche e critiche. Come è giusto che il Parlamento rivendichi il diritto non solo di discuterlo senza imposizioni censorie, ma anche di approvare tutte quelle modifiche che possano migliorarne l’efficacia per garantire sia l’osservanza della Costituzione, sia il rispetto degli obiettivi. Quelli di governabilità del sistema e di rappresentanza della volontà popolare. Era anche prevedibile, forse, che sul testo, peraltro ancora non del tutto definito, si scatenasse una curiosa fiera della vanità ferita, tra ostinate invidie accademiche di star della politologia e rivendicazioni di primogenitura politica che risalgono a convegni colpevolmente perduti nella memoria. Non era davvero prevedibile, invece, che la Corte Costituzionale, dopo quasi dieci anni di silenzio sull’esecrato porcellum, si sia così innamorata del ruolo politico assunto attraverso la sentenza con la quale lo ha finalmente condannato, da esercitarlo addirittura preventivamente. Così da lasciar filtrare, certo in forma anonima, ma con assolute garanzie di autenticità e di larga condivisione, giudizi critici su una …