Giorno: 30 Gennaio 2014

"Fiat se ne va, ci lascia la cassa integrazione", di Giuseppe Vespo

Torino, 11 luglio 1899 29 gennaio 2014. Dopo 115 anni il marchio Fiat va in pensione. «Inizia un nuovo capitolo della nostra storia», dice John Elkann. Che non verrà più scritta sotto la Mole. Fca Fiat Chrysler Automobiles sarà una società di diritto olandese con sede fiscale in Gran Bretagna, quotata in Borsa a New York e a Milano. La rivoluzione sarà completa entro la fine dell’anno, mentre a maggio verrà presentato un piano strategico di lungo termine alla comunità finanziaria. È quanto ha deciso ieri il cda di Fiat Spa, l’ultimo del gruppo così come si conosceva fino a oggi. L’organizzazione resterà la stessa, dice l’azienda, divisa in «quattro regioni operative. Tutte le attività che confluiranno in Fca proseguiranno la propria missione, compresi naturalmente gli impianti produttivi in Italia e nel resto del mondo, e non ci sarà nessun impatto sui livelli occupazionali». Possono dunque stare tranquilli sindacati e operai, tra i quali i circa tremila cassintegrati (su cinquemila) di Mirafiori e i lavoratori di Cassino, che aspettano nuovi modelli da produrre? «Abbiamo lavorato …

"ANVUR: ecco i «criteri che porteranno a una diminuzione molto netta» dei dottorati di ricerca", da www.roars.it

l 17 gennaio scorso, l’ANVUR ha pubblicato la versione preliminare dei criteri per l’accreditamento dei dottorati di ricerca. Fino al 10 febbraio gli atenei potranno inviare osservazioni, commenti e suggerimenti che l’ANVUR “esaminerà con attenzione” prima di elaborare la versione definitiva che sarà pubblicata entro il 15 febbraio 2014. In questo articolo, spieghiamo e analizziamo alcuni dei criteri, indicatori e soglie adottati per l’accreditamento, evidenziando le forti criticità che essi comportano e proponendo alcuni correttivi. 1. Criteri. indicatori e soglie Fra le attività intraprese da Anvur in questi anni c’è anche quella dell’accreditamento dei dottorati di ricerca, con l’ottica ben espressa da Sergio Benedetto nell’articolo su Repubblica, di una drastica riduzione del numero dei corsi. I corsi di dottorato in Italia erano 1.531 per il 28°. Ciclo e sono poco più di 900 per il 29°. ANVUR ha partecipato a diversi incontri nelle Università italiane per presentare la procedura di accreditamento dei dottorati (criteri, indicatori e soglie). Il 17 gennaio, con un paio di settimane di ritardo sulla tabella di marcia è stato pubblicato il …

"L'ipoteca dell'estremismo", di Claudio Sardo

La tagliola finora non era mai stata usata in Parlamento. I grillini hanno deciso di farla scattare, spingendo il loro ostruzionismo fino al limite estremo: se Laura Boldrini non vi avesse fatto ricorso, gli italiani sarebbe stati costretti a pagare anche la seconda rata dell’Imu, dopo aver già pagato il conto del pasticcio voluto da Berlusconi e troppo supinamente accettato dal governo. La «tagliola» è una norma estrema del regolamento della Camera, introdotta nel ’97 dopo la famosa sentenza della Consulta che vietò la reiterazione dei decreti-legge, divenuta una scandalosa consuetudine incostituzionale. L’effetto della tagliola è lo stop all’ostruzionismo parlamentare e la messa in votazione del decreto, un attimo prima che scada il termine e ne decadano tutti gli effetti giuridici. Le opposizioni, ovviamente, hanno il diritto di usare ogni strumento legale a loro disposizione per contrastare i provvedimenti che non condividono, ma non hanno il diritto di impedire alla maggioranza (e al Parlamento) di pronunciarsi su un decreto. Finora, anche nelle battaglie politiche più aspre, non si era mai arrivati al punto di costringere …

"I nuovi contadini under 35 tra scelta di vita e impresa", di Camilla Gaiaschi

Un po’ per vocazione e un po’ per necessità, il ritorno dei giovani in agricoltura ai tempi della crisi è come un Giano bifronte. I numeri non sono da capogiro: secondo i dati elaborati da Inea (l’Istituto nazionale di economia agraria), tra il 2000 e il 2010 i proprietari di aziende agricole con meno di 40 anni sono scesi del 40,8 per cento, più della media (37,4) e più di chi ha già compiuto 65 anni (-38,3 per cento). Solo negli ultimi anni si sono registrati alcuni importanti segnali di ripresa, con gli under 34 stabili al 20 per cento sul totale degli occupati e un piccolo aumento al Sud dove quelli tra 18 e 35 anni sono cresciuti del 5,8 per cento (dati Inea). Secondo i dati di InfoCamere, inoltre, tra il primo e il secondo semestre 2012 le imprese agricole condotte da giovani con meno di 35 anni sono cresciute in tutte le regioni italiane. Ma al di là di questi timidi segnali di ripresa, che cosa c’è dunque di vero nel tanto …

"La paranoia dei plutocrati", di Paul Krugman

La crescente ineguaglianza ha costi economici evidenti: salari stagnanti malgrado produttività in aumento, debito che cresce e ci rende più esposti alla crisi finanziaria. Essa comporta però anche notevoli costi in termini sociali e umani: per esempio, è dimostrato che una grande ineguaglianza conduce a un peggioramento della sanità e a una mortalità più alta. Ma c’è dell’altro. Si è scoperto che l’ineguaglianza estrema crea una categoria di persone distaccate in maniera inquietante dalla realtà, e al tempo stesso conferisce loro grande potere. L’esempio per il quale in questo periodo molti sono in subbuglio è quello dell’investitore miliardario Tom Perkins, socio fondatore di Kleiner Perkins Caufield & Byers, una società di investimento in capitali di rischio. In una lettera che ha indirizzato al direttore del Wall Street Journal, Perkins biasima le critiche ufficiali mosse nei confronti “dell’uno per cento” — i più abbienti della popolazione — , e le paragona alle aggressioni naziste contro gli ebrei, lasciando intendere che saremmo in dirittura d’arrivo per un’altra Notte dei Cristalli. Si potrebbe affermare che si tratta soltanto …

"Dove va la democrazia?", di Manuela Ghizzoni

Mi ero ripromessa di non scrivere a caldo su quanto accaduto ieri perché – forse a causa della mia professione – credo che ci voglia la sufficiente distanza e serenità per commentare e quindi elaborare giudizi (anche politici). Ma la recrudescenza odierna degli eventi (come ad esempio aver impedito lo svolgimento della conferenza stampa indetta dal capogruppo Pd, Roberto Speranza, e l’occupazione delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali) mi sprona a vincere la ritrosia iniziale e a dire che: 1. credo che il merito non c’entri, perché se davvero il contendere fosse la ricapitalizzazione della Banca d’Italia, ci si sarebbe aspettati lo stesso imponente ostruzionismo durante l’approvazione del decreto al Senato. Così non é stato, poiché l’aula del Senato ha licenziato il provvedimento tra l’8 e 9 gennaio, senza particolare clamore. Come mai? Non si erano accorti di quello che votavano? Non posso pensare che i senatori pentastellati abbiano trascurato la lettura del testo del decreto, ma allora perché la ricapitalizzazione della Banca d’Italia é diventata, solo alla Camera, la madre di tutte le battaglie? …

"Scuola. La battaglia dei sessi", di Maria Novella De Luca

Sono i figli e le figlie della famiglia che muta, cambia, implode, si rigenera, si perde e si ritrova. Nei libri di testo nessuno li nomina, e invece nella scuola sono ormai più della metà. Bambini con, bambini senza. Multi-genere, multi-culturale, multi-tutto. C’è Francesca che vive con la madre e la nonna, il padre un tempo c’era, poi chissà. C’è Alioscia, adottato, ha gli occhi azzurri e non riesce a dimenticare il suo “internat” russo. C’è Giovanni che abita soltanto con il papà, e in classe ha una compagna con due madri, ma anche Mirko, albanese, e Yongdong, cinese. Poi i bambini della casa-famiglia che magari ai genitori sono stati tolti, e sognano forse di trovare un nuovo approdo. Così ad ogni festa della mamma o del papà qualcuno si sente escluso. Ad ogni rappresentazione di albero genealogico qualcuno è costretto a ricordare il buio delle proprie origini. Perché la famiglia è cambiata, ma i programmi ministeriali no. E allora maestre coraggiose e prof di frontiera provano a bruciare i tempi. Saltano ricorrenze e riscrivono …