Giorno: 26 Gennaio 2014

Il «salario minimo» fa bene al lavoro, di Fabrizio Galimberti

Bisognerebbe pagare a chi lavora almeno un salario minimo? Ci dovrebbe essere una cifra – che so, 5 euro all’ora – al di sotto della quale sarebbe illegale pagare un lavoratore? Suppongo che voi, pensando al vostro futuro di lavoratori, non avreste dubbi a dire di sì: non vogliamo essere sfruttati, ci dovrebbero dare almeno x euro… Ed è giusto che lo Stato, in una situazione in cui il potere negoziale dei datori di lavoro è superiore a quello dei lavoratori (vista la crisi che c’è in giro), si preoccupi di piantare un paletto per stabilire un livello di compenso al di sotto del quale non è giusto andare. Sì, ma… Gli economisti, come il Grillo parlante, hanno l’abitudine di fare obiezioni anche a cose che sembrano giuste. E la prima obiezione che farebbero è questa: se si introduce un salario minimo si perdono posti di lavoro. Perché si perdono? Basta tornare alla legge della domanda e dell’offerta. Supponiamo che voi abbiate una bancarella al mercato e vogliate vender patate. Se mettete un cartellino di …

"Alunni disabili e sostegno, il caos italiano", di Valentina Santarpia

Duecentomila bambini e ragazzi disabili che frequentano le nostre scuole, poco più di 103 mila insegnanti di sostegno, una norma — quella italiana — che ci mette ai primi posti nelle classifiche Ocse sull’integrazione, ma che poi fatica a tenere il passo con le esigenze delle famiglie. Un esempio su tutti: nel Lazio ci sono genitori che sono stati invitati dai presidi a fare ricorso preventivo al Tar per ottenere l’assegnazione delle ore di assistenza che spetterebbero al proprio figlio. Eppure si tratta di una regione con il migliore rapporto insegnanti di sostegno/alunni. Un sistema molto poco efficiente ma costoso. Da qui l’idea di «razionalizzare»: ci sta lavorando il ministero dell’Economia e delle finanze, in uno dei gruppi guidati dal commissario alla spending review Carlo Cottarelli. Sotto la lente di ingrandimento non c’è il numero di insegnanti: quest’anno, per la prima volta dopo anni, quelli che aiutano i ragazzi disabili a integrarsi nelle scuole e a partecipare alle attività didattiche sono cresciuti (+8,8%) più che gli stessi studenti disagiati (+3,7%). E il decreto istruzione approvato …

"Miur, fondi e programmi per fermare i cervelli in fuga", di Valeria Trigo

Sostenere i giovani ricercatori nella fase iniziale della loro carriera,attraverso il finanziamento di un programma di ricerca indipendente. È lo scopo del nuovo bando del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, «Sir Scientific Independence of young Researchers’» destinato agli studiosi under 40, che allinea per la prima volta la procedura di selezione dei progetti a quella dell’Erc, European Research Council. Il bando, pubblicato sul sito del Miur ( http://sir.miur.it/) stanzia oltre 47 milioni di euro a favore dei giovani cervelli. I singoli progetti dovranno essere presentati entro il 13 marzo 2014. Il bando Sir prevede il finanziamento di progetti svolti da gruppi di ricerca indipendenti e di elevata qualità scientifica sotto il coordinamento di un Principal Investigator (PI), italiano o straniero, residente in Italia o all’estero, anche lui under 40, che deve aver conseguito il suo primo dottorato (o la specializzazione di area medica, in assenza del dottorato) non prima di 6 anni rispetto alla data del bando e deve aver già prodotto almeno una pubblicazione. La costituzione del gruppo di ricerca è flessibile: i …

«Ma il ventennio del Cav non ha prodotto una riforma», di Maria Zegarelli

«Cosa ha detto Silvio Berlusconi?». Matteo Richetti, membro della Prima Commissione, alle prese con la riforma elettorale, risponde al telefono mentre fa un soprallugo nelle zone alluvionate del modenese. Ha detto che queste non sono le riforme di Renzi ma di Forza Italia, le stesse di vent’anni fa, fallite per colpa della sinistra. Torna il Caimano? «Berlusconi ha avuto vent’anni per fare le riforme e quelle che ha prodotto sono sotto gli occhi di tutti: nessuna. Se adesso l’Italia dovesse conoscere una stagione riformatrice vera il merito sarebbe da ascrivere a chi ha impresso non solo un’accelerazione ma anche una svolta a questa discussione. Mi sembra surreale discutere per intestarsi le riforme, non servirebbe ad altro che a bloccare tutto». Il vero problema sembra un altro: come farle. Il Pd è spaccato sulle preferenze, tema su cui anche Alfano darà battaglia. Berlusconi punta i piedi… lei resta fiducioso? «Se le riforme devono essere frutto di un dialogo tra maggioranza e opposizione e di un accordo che riguarda tutte le forze politiche è evidente che sono …

"Sdegno per le minacce antisemite testa di maiale anche all’ambasciata", di Federica Angeli ed Emilio Orlando

È caccia ai mittenti dei tre pacchi con dentro teste di maiali indirizzati alla comunità ebraica romana: uno alla Sinagoga, uno all’ambasciata israeliana, l’ultimo al Museo di Roma, dove è in corso una mostra sulla Shoah. Due di questi pacchi non hanno mai lasciato il deposito della ditta di spedizione, il terzo è stato rispedito alla Tnt dal vigilante del museo (che ha segnalato alla polizia l’odore nauseante del plico) poiché non aveva il mittente. Un atto intimidatorio, un’azione antisemita che non ha precedenti a Roma e che arriva a quarantotto ore dalla giornata della Memoria. Dentro uno dei plichi, arrivati giovedì sera al deposito capitolino della ditta di spedizioni Tnt Traco dal centro smistamento di Napoli, gli investigatori hanno trovato anche una lettera scritta a macchina. Una sorta di rivendicazione che fa riferimento a Theodor Herzl, lo scrittore e avvocato ungherese di fine Ottocento fondatore del movimento sionista, e in cui appaiono frasi deliranti che parlano di Olocausto e deportazioni come «unico mezzo per arginare l’economia ebraica». La procura di Roma ha aperto un …

"L’antidoto all’orrore", di Tobia Zevi

Ricordare l’esperienza della Liberazione dalla schiavitù non deve trasformarsi in un rituale ripetitivo e monotono, ma deve dare luogo a una riflessione profonda, introspettiva, sull’Egitto metaforico, e anche concreto, dal quale ogni Uomo deve affrancarsi. Il ricordo serve a condizionare l’esistenza e a migliorare il futuro insieme al nostro agire individuale e collettivo. Questo ammonimento può essere utile ragionando sulla Giornata della Memoria. Istituita nel 2000 e inaugurata l’anno successivo, questa celebrazione si è dilatata nel tempo fino ad occupare l’intero mese di gennaio. Iniziative di tutti i tipi, scuole di ogni ordine e grado mobilitate per settimane, e poi convegni, pubblicazioni, trasmissioni televisive e film. Già negli anni passati alcune voci si erano levate per mettere in discussione tutto questo, ma il recente libretto di Elena Loewenthal Contro il Giorno della Memoria (Add editore) articola le critiche in modo certo provocatorio, ma utile, sistematico e sofferto. Tre sono le questioni fondamentali: il Giorno della Memoria si è impropriamente trasformato in un «omaggio agli ebrei»; la tragedia della Shoah non viene percepita come una componente …

"Finti poveri e invalidi Stato truffato per 5 mld", di Giulia Pilla

Peculato, malversazione, abuso d’ufficio, concussione, corruzione. E poi sprechi e truffe firmate da falsi invalidi e fin- ti poveri. Tutto a danno della pubblica amministrazione, che poi è la collettività, per un ammontare di 5 miliardi l’anno. Solo un paio di giorni fa le immagini degli italiani in coda per pagare il saldo di tasse nella confusione generata dal ritocco delle aliquote tutte rialzate nella necessità di rimpinguare le casse statali e far fronte alla spesa pubblica. Da quelle stesse casse una parte d’Italia attinge in modo improprio. In pratica ruba. La Guardia di Finanza ha segnalato 19mila responsabili, smascherato oltre 3.400 finti poveri e 389 falsi invalidi nell’ambito «dell’azione a tutela dell’economia e dei cittadini onesti» che, precisa, non è fatta soltanto di lotta all’evasione fiscale – altro diffusissima piaga – ma anche contrastando gli illeciti «che minaccia- no l’integrità delle risorse pubbliche». Di qui l’intervento delle Fiamme Gialle per reprimere le frodi e la cattiva gestione delle «uscite» dal bilancio nazionale, da quelli locali e anche da quelli comunitari. Episodi indigesti per chi …