Un altro fronte si sta aprendo nella scuola dopo la battaglia sugli scatti vinta dai docenti e da chi ha combattuto con loro. Si tratta dei ‘Quota 96’ circa 4mila professori che per effetto della legge Fornero sulle pensioni è stata costretta a rimanere al lavoro a differenza di altri dipendenti della pubblica amministrazione. Parliamo di professori ormai sessantenni che dopo anni di lavoro in classe pensavano di essere arrivati alla pensione e che invece per tre mesi sono obbligati a lavorare ancora per anni occupando posti che potrebbero essere liberati a favore di migliaia di precari che sono fermi ad aspettare. La legge Fornero, infatti, aveva arretrato la data per andare in pensione al 31 dicembre 2011, anziché al 31 agosto, come previsto dalla legislazione scolastica, sconvolgendo da un giorno all’altro la vita di migliaia di persone convinte di aver fatto il proprio dovere e di poter andare in pensione dal 1 settembre 2012.
La battaglia è in corso da tempo. La questione è stata segnalata con lettere e lettere a tutti, dal premier Enrico Letta alla ministra dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza. La soluzione non è eccessivamente onerosa ma finora da parte del governo nessun segnale. Ora i ‘Quota96’ hanno scritto anche a Renzi nella speranza che almeno lui possa compiere il miracolo di sbloccare la loro situazione.
www.lastampa.it