Giorno: 19 Gennaio 2014

«Alle europee ci giochiamo tutto. La crisi alimenta nuovi fascismi», di Adriana Comaschi

«Ho l’impressione che ci sia una generale disattenzione, anche a sinistra, sulla gravità del momento e sul valore delle prossime elezioni europee per bloccare l’avanzata di fascismi, nuovi populismi, razzismo». Carlo Smuraglia, presidente nazionale Anpi, è diretto nel bacchettare i partiti, impegnati a discutere di regole piuttosto che su come arginare un crescente disagio sociale e i pericoli che ne derivano. Lo fa dal convegno che si è tenuto ieri in Campidoglio con la Federazione internazionale dei Resistenti (Fir), la principale associazione in difesa dei valori di Resistenza e antifascismo in Europa. Presidente, perché proprio ora la riunione dell’esecutivo Fir a Roma? L’antifascismo e i suoi valori sono a rischio oblio? «Vogliamo riorganizzare le file dell’antifascismo in Europa in modo che il nuovo Parlamento, quello che uscirà dalle prossime elezioni europee, metta alla sua base antifascismo e difesa della democrazia. Finora l’Europa è stata molto tiepida nel censurare forme rinascenti di quasi dittatura, come nell’Est europeo, o di movimenti che si richiamano al nazismo, il risorgere del razzismo, nuove forme di populismo e fascismo. Per …

"Alla ricerca dell'immunità", di Agnese Codignola

Non capita quasi mai che «Science», nel compilare la lista delle 10 aree più rilevanti dell’anno, ponga in cima alla classifica una disciplina clinica. Quest’anno però è successo, e la vetta è stata assegnata a un approccio che, pur non avendo dispiegato ancora tutte le potenzialità e chiarito tutti i dubbi, potrebbe costituire un autentico punto di svolta nella cura del cancro: l’immunoterapia. Big Pharma ci crede, e sta investendo fiumi di denaro in un campo snobbato fino a pochi anni fa; l’accademia ci si sta buttando a capofitto, e le agenzie regolatorie stanno cercando di seguire i continui avanzamenti senza ripetere gli errori grossolani del passato. Anche per questo, per il mutamento di pelle indiretto che l’approccio immunologico sta causando in una delle aree più importanti della medicina, «Science» ha fatto una scelta così atipica. E l’Italia partecipa al giubilo, visto che è uno dei fulcri della ricerca grazie al lavoro di Michele Maio, direttore dell’unico reparto dedicato proprio al l’immunoterapia dei tumori, all’Ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena. Maio, un passato a …

"Le critiche sbagliate a Obama", di Roberto Toscano

Le critiche al presidente Obama sembrano diventate negli Stati Uniti uno sport molto popolare. Lo criticano i progressisti, delusi da una performance presidenziale molto al di sotto delle entusiasmanti promesse che avevano caratterizzato la sua prima campagna elettorale. Lo criticano soprattutto i conservatori, secondo cui Obama sarebbe in politica interna un pericoloso liberal (anzi, un socialista) e in politica estera un debole paragonabile a Carter, per di più impegnato a diminuire la potenza dell’America attraverso l’abbandono del suo ruolo imperiale. Oggettivamente la delusione dei progressisti non può tanto riferirsi a quello che Obama ha effettivamente realizzato come presidente. La sua risposta alla crisi economica, certo a lui non imputabile, non solo è stata sostanzialmente efficace, ma è stata basata su misure espansive, e addirittura su provvedimenti di temporanea nazionalizzazione, piuttosto che sull’austerità che ha caratterizzato le politiche anticrisi in Europa. E, quali che siano stati i compromessi sul piano legislativo e gli errori emersi in fase di applicazione della riforma della sanità, resta pur vero che Obama ha saputo tradurre in realtà l’antica aspirazione progressista …

"L'amaca", di Michele Serra

Ci sono almeno due cose, sul colloquio Renzi-Berlusconi, che vanno dette al netto di ogni bilancio politico e di ogni elucubrazione politologica. La prima è che la cosa davvero anomala, davvero strampalata, non è discutere le regole con il “nemico”; è governare insieme a lui. Poiché il Pd quel passo stravolgente (governare insieme a Berlusconi) l’ha già compiuto, per giunta sotto l’alto patrocinio del Capo dello Stato, perché mai il suo nuovo segretario dovrebbe astenersi da un ben pi ù giustificabile incontro per discutere di regole comuni? La seconda è che questo incontro non arriva a interrompere un brillante e proficuo percorso di riforma. Arriva dopo anni di penoso traccheggio e di ignavia politica; arriva dopo un Lungo Niente che solo il colpo di mano (benedetto) della Consulta ha ribaltato: senza di quello, avremmo ancora il Porcellum, e l’umiliazione sistematica della politica per mano della politica stessa. Il “qualcosa” di Renzi è sempre meglio del nulla che lo ha preceduto. Di più: è proprio il nulla che lo ha preceduto a offrire a Renzi una …

"Cassa integrazione, è record", di Marco Ventimiglia

L’anno appena concluso, che di buono ha portato ben poco, invece si segnala per una ben triste caratteristica, quello del peso della cassa integrazione. Infatti, quando si parla di miliardi, quasi sempre segue la parola euro, e di solito non è un bel sentire, con cifre che identificano il disavanzo dello Stato piuttosto che altri deficit di grande rilevanza. Ma se i miliardi sono relativi alle ore di cig, come ha dato conto ieri la Cgil, allora i numeri diventano ancor più drammatici. Oltre 515mila lavoratori relegati per l’intero 2013 in cassa integrazione a zero ore, in ragione di 1.075 milioni di ore di cig, richieste e autorizzate lo scorso anno, ovvero il terzo peggior risultato degli ultimi quattro. Ed ancora, un ammontare che porta il totale di ore che i lavoratori hanno trascorso in cig negli ultimi sei anni di crisi economica, a partire cioè dal 2008, a più di 5,4 miliardi. Questo ed altro, in tema di ricorso alla cassa integrazione, viene certificato da parte dell’Osservatorio Cig della Cgil nazionale nel suo rapporto …

"Una corsa a ostacoli", di Massimo Riva

La partita dell’Imu è nata già male sotto l’impronta del cinico populismo berlusconiano di chi ha preteso di privilegiare la detassazione delle rendite immobiliari rispetto ai prelievi sui redditi da lavoro, fonte primaria per il sostegno della crescita economica. Poi è stata gestita per nove lunghi mesi nei modi peggiori lanciando quasi ogni giorno al Paese messaggi opachi, incoerenti, contraddittori in un balletto di va e vieni sulle effettive intenzioni del governo che ha oscurato agli occhi dei cittadini anche il senso di ciò che stava accadendo. Ora, infine, in un crescendo farsesco di cifre e date fatte danzare nell’aria, i malcapitati contribuenti si trovano vittime di una situazione che è generoso definire paradossale. Sanno che devono comunque pagare un balzello residuo, sanno che devono farlo presto ovvero entro la prossima settimana. E, però, ignorano quanto ciascuno dovrà versare all’erario perché la formula di calcolo indicata dal governo è un enigma risolvibile soltanto da chi dispone di informazioni precise e aggiornate sulle delibere assunte in proposito dai singoli comuni di residenza. I quali, per la …