"La bellezza italiana e il sonno del reame", di Giovanni Valentini
La nostra immensa ricchezza è anche il nostro principale ostacolo alla crescita. (da “Più uguali, più ricchi” di Yoram Gutgeld – Rizzoli, 2013 – pag. 185). Siamo passati da un anno all’altro nel segno dell’austerità, con il numero dei poveri che raddoppia e quello dei disoccupati che continua ad aumentare. Ma non riusciamo ancora a valorizzare adeguatamente la nostra principale ricchezza nazionale: la bellezza dell’ambiente e della natura, delle città e dei paesaggi, dei beni artistici e culturali. È come se l’Italia disponesse di un immenso giacimento d’oro e non fosse capace di sfruttarlo a pieno, come dimostrano anche i casi recenti dell’isola di Budelli (Sardegna) e della Reggia di Carditello (Caserta) acquistate nei giorni scorsi dallo Stato. Può darsi, come suggerisce l’autore del libro citato all’inizio, che tutto questo dipenda dal paradosso che la nostra ricchezza è eccessiva, che possediamo cioè troppi beni da conservare e tutelare. E perciò, le risorse economiche e umane a disposizione non bastano mai. Oppure, questa dissipazione deriva dal fatto che non abbiamo la piena consapevolezza del patrimonio di …