"La censura che aiuta i seminatori di odio", di Pierluigi Battista
Dieudonné M’Bala M’Bala è un famoso comico francese, ma soprattutto è un orribile antisemita che sparge scientemente odio contro gli ebrei. Ora le autorità francesi vogliono chiudere i suoi spettacoli. Ma la discussione non verte su quanto sia spregevole uno che si vanta di «aver strappato dal libro di storia di mia figlia le pagine sull’Olocausto». Le domande sono altre: è giusto invocare la mannaia della censura sugli spettacoli di un odiatore degli ebrei? Ed è utile, oppure è addirittura dannoso e controproducente? Purtroppo la risposta è no: non è giusto, ed è forse disastrosamente inutile. Dieudonné non è semplicemente un neonazista vecchio stampo, idolo di poche bande di teste rasate e vuote che si rifanno esplicitamente alle forsennatezze antiebraiche del regime hitleriano. No, il suo islamo-nazismo fa breccia nelle periferie metropolitane di una Francia rancorosa e sull’orlo di una rivolta permanente contro «l’ordine costituito» e che viene solleticata nel suo odio verso gli ebrei «ricchi» e «succhiasangue». Dieudonné è alla moda. E la cosa triste è che sia «di moda», vezzeggiato, considerato un bravo …