Anno: 2013

“Una giungla di norme variabili che alimenta la fuga di cervelli”, di Stefano Paleari*

Le fasi della crisi sono ora chiare: finanziaria, economica, occupazionale e, da ultimo migratoria. Le statistiche recenti sulla disoccupazione in Italia sono da capogiro: 12,5% con un picco del 40,4% per quella giovanile. Fra non molto anche le statistiche sui giovani fuggiti all’estero certificheranno questa accelerazione anche se, chi vive in mezzo ai giovani come in Università, tocca da tempo con mano l’intensità crescente di questo fenomeno: richieste da parte degli studenti di esperienze all’estero che da temporanee diventano permanenti, dottori di ricerca che trovano in pochi giorni una posizione in Università e centri di ricerca stranieri, ricercatori che a fronte di concorsi italiani di durata e architetture imprecisate vengono chiamati da prestigiose Università oltre confine. E, infine, nelle discussioni con le famiglie della cosiddetta middle class, l’idea per i propri figli di immaginare un futuro fuori dall’Italia. Con il Sud che subisce una doppia migrazione: verso il Nord e fuori confine. È difficile accettare questo epilogo, non solo per la “generazione di mezzo” a cui appartengo ma per tutti coloro che hanno ancora a …

“La guerra dei mondi”, di Luca Landò

Il fisico americano Brian Greene sostiene che l’universo non sia figlio unico. Oltre a quello che conosciamo (o meglio, che conosciamo in minima parte) ci sarebbero altri otto fratelli, chiamati universi paralleli, di cui non sappiamo e non sapremo mai nulla. Difficile dire se la teoria abbia un fondamento o sia il trastullo di un geniale scienziato. Abbiamo però il sospetto che quell’idea, vera o falsa che sia, possa diventare un efficace strumento per comprendere quanto accade da anni in Italia. Non è necessario essere astrofisici o premi Nobel per capire che nel nostro Paese ci sono due realtà, due mondi che corrono paralleli come i binari di un treno. Nel primo, il mondo di B, c’è un signore condannato a quattro anni per frode fiscale che anziché togliere gentilmente il disturbo annuncia urbi et orbi di volersi candidare per governare il Paese. Nel secondo, il mondo di I, ci sono 3,2 milioni di persone che hanno perso il lavoro, altri che stanno per perderlo e un esercito di giovani (quattro ogni dieci) che se …

“La corsa a ostacoli delle università italiane per attirare gli studenti stranieri”, di Gianna Fregonara

Sono quasi 4 milioni, erano 3,6 milioni tre anni fa, poco più della metà nel 2000. Arrivano soprattutto dall’Estremo Oriente, dalla Cina innanzitutto da dove ogni anno parte almeno mezzo milione di studenti. Di questo enorme mercato di ragazzi in movimento nel mondo in cerca di un’università, gli atenei italiani faticosamente cercano di conquistare una fetta: gli studenti stranieri che scelgono l’Italia per studiare sono ormai più di 70 mila (Erasmus escluso), dicono i dati del rapporto Unesco 2011, vengono principalmente dal Mediterraneo e dall’Est europeo oltre che dalla Cina appunto. Ma i numeri sono inferiori anche agli obiettivi europei; a parte il sistema anglosassone, Francia e Germania fanno molto di più. Ca’ Foscari a Venezia ha compiuto un grande lavoro passando in tre anni da un 3 per cento di stranieri al 10: oggi sono cinquecento su cinquemila studenti per ogni anno. «Siamo avvantaggiati dal fatto che Venezia ha anche una sua particolarità per tutto ciò che riguarda l’arte, ma abbiamo aperto desk nelle ambasciate di 18 Paesi, forniamo un servizio di tutoraggio da …

“La scuola assumerà in tre anni 69mila insegnanti”, di Francesca Milano

Il decreto scuola approvato dalla Camera giovedì porta in dote 85mila nuovi posti di lavoro: 69mila destinati a docenti, 16mila riservati al personale tecnico-amministrativo. Si tratta di assunzioni che saranno spalmate sul triennio 2014-2016, tenendo conto – come è scritto nell’articolo 15 del decreto – «dei posti vacanti e disponibili in ciascun anno». La metà dei nuovi docenti verrà scelta fra i vincitori del “concorsone” e dei concorsi precedenti e l’altra metà fra i precari presenti nelle graduatorie a esaurimento. Il piano triennale rappresenta la prosecuzione di un analogo intervento disposto per il 2011-2013 con il decreto legge 70/2011. Tra i quasi 70mila nuovi docenti ci saranno anche 26mila insegnanti di sostegno (12mila nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria e 14mila in quella secondaria di I e II grado). E proprio a proposito del sostegno, il provvedimento che passa ora al Senato, modifica la percentuale dei posti dedicati: per l’anno scolastico 2013/2014 la dotazione organica di diritto relativa ai docenti di sostegno deve essere pari al 75% (prima era al 70%) del numero dei …

“Il teatro di ombre”,di Gianni Riotta

La vicenda dei dati raccolti dall’agenzia americana di intelligence National Security Agency e la reazione dei governi europei nasconde una delicata filigrana . L’immagine in superficie divide la pubblica opinione nella contesa politica, mentre i professionisti più accorti studiano, e si contendono, la filigrana occulta. Curioso paradosso per una crociata sulla trasparenza. Il presidente francese Hollande protesta con Obama sulle scorribande Nsa in Francia, ma solo con pacata sagacia. Hollande sa quel che Bernard Squarcini, ex capo dell’intelligence interna Dcri, dice con candore raro in un uomo dei servizi : «Se i nostri leader si stupiscono per le rivelazioni Nsa vuol dire che non hanno mai letto i rapporti che mandavo loro… tutti sanno che gli alleati cooperano sull’antiterrorismo, ma poi si spiano a vicenda, lo fanno gli americani e lo facciamo noi, dal mercato all’industria, nessuno è fesso». Con realismo il ministro del Commercio Nicole Bricq conferma: «Inutile piagnucolare… piuttosto la Francia migliori» la propria rete di raccolta dati. Distratti dal Teatro di Ombre su sicurezza e dati, non vediamo il vero scontro, indicato …

Ex istituti pareggiati, on. Ghizzoni “Più soldi per Modena”

Il lavoro in Commissione e come relatrice della deputata modenese ha dato i suoi frutti. Era dal 2007 che gli ex Istituti pareggiati aspettavano fondi e il riconoscimento dell’importanza del lavoro svolto in questi anni a sostegno dell’insegnamento musicale: con il dl Istruzione appena approvato alla Camera, grazie anche al lavoro svolto in Commissione e in Aula dalla parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni, è stato stanziato un fondo di 5 milioni di euro (il Governo ne aveva originariamente previsti solo 3) e sono stati stabiliti precisi criteri di ripartizione delle risorse che premiano le realtà più virtuose, come, ad esempio, l’Istituto modenese Vecchi-Tonelli. L’impegno prima in Commissione e poi come relatrice in Aula del dl Istruzione ha consentito alla parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni di portare a casa risultati importanti per il settore dell’Alta formazione artistica e musicale in generale e, di conseguenza, nel modenese, per l’Istituto Vecchi-Tonelli. Grazie, infatti, a un emendamento da lei stessa presentato e poi approvato in Commissione Cultura e al lavoro come relatrice del provvedimento lo stanziamento inizialmente …

“Solo il 10% ha già chiesto il contributo”, da La Gazzetta di Modena

Se le imprese che sono rimaste “in vita” lottano contro la morsa dell’infinita burocrazia, altre non ce l’hanno fatta e sono cadute sotto il peso delle conseguenze del terremoto. Non è casuale che, delle 142 cessazioni di impresa denunciate presso la Camera di Commercio, 135 arrivino dall’area del sisma. Il settore che ha accusato maggiormente il colpo è quello manifatturiero (cuore pulsante della nostra economia), dove si è registrato il 70,4% delle chiusure. A seguire le piccole imprese artigiane (da sempre le più “deboli”): il 60,7%, infatti è scomparso. Di fatto, il tasso di mortalità aziendale nell’area del cratere sismico è quasi il doppio di quello regionale: si parla di una percentuale pari all’1,4%, contro lo 0,8% relativo a tutta la regione Emilia Romagna. Parliamo di un’area ad alta intensità produttiva. Nella Bassa Modenese, infatti, trovano sede circa 10mila imprese. Basti pensare che solo a Mirandola, sede insieme a Medolla del distretto biomedicale, conta 2500 imprese. Sono 1200 circa invece a San Felice. Mentre la “piccola” Cavezzo ne conta 820 e Concordia quasi mille. I …