Anno: 2013

“Eppure la cultura ci può salvare”, di Gianni Riotta

L’Italia che emerge dai dati europei sui consumi culturali è come un’immagine composta al computer da milioni di pixel, mosaico che, spostando il fuoco, si sgrana e assume diverse fisionomie. Paese impoverito, potremmo dire a prima vista, che taglia su spettacoli e libri perché disoccupazione, cassa integrazione, precariato limano i redditi familiari. È di ieri la notizia che ha visto ridotti quasi della metà gli italiani in lizza per la Maratona di New York: crisi del podismo o risparmi? Un Paese intimidito, che non studia musica perché preoccupato di quel che la crisi ci butta addosso, magari deciso a investire i risparmi in un corso che si ritiene più utile, «Informatica», «Inglese Commerciale», «Tecniche del Marketing» anziché violino, pianoforte, composizione. Un Paese affaticato, perché niente logora come la vita del disoccupato e del precario. Da mattina a sera cercando un posto, un impiego, calcolando se i tre mesi di contratto a rischio rinnovo valgano la pena, o se sia meglio restare free lance e non perdere clienti. Incerti se cercarsi una raccomandazione detestata, tornare a …

“Classi di concorso, riforma sparita”, di Alessandra Ricciardi

Rivedere le classi di concorso per ridurle nel numero e farle corrispondere ad aree disciplinari più ampie, funzionali a una gestione più flessibile degli organici. Rivedere le classi di concorso anche per farle corrispondere alle cattedre attive nelle scuole, cioé alle materie insegnate ai ragazzi in base ai nuovi programmi, e a quelle di cui si ha effettivamente bisogno. A 5 anni dalla legge che le prevedeva (il decreto legge 112/20008), a supporto di una riduzione delle ore di lezione nella più ampia e cruenta riforma Tremonti-Gelmini, e dopo innumerevoli bozze di decreto (se ne contano almeno sei), delle nuove classi di concorso non se ne sa più nulla. Non se ne ha traccia neanche ai tavoli di confronto con i sindacati. Intanto si stanno avviando per migliaia di docenti precari nuovi percorsi di abilitazione riservati (i cosiddetti Pas) sulle vecchie classi. Con la conseguenza che potranno anche esserci insegnanti di nuova abilitazione in stenodattilografia e trattamento testi (A075 e A076), discipline in via di esaurimento e i cui docenti già di ruolo sono stati …

“Libri di testo, un vero optional”, Antimo Di Geronimo

I libri di testo non saranno più obbligatori e potranno essere sostituti da strumenti alternativi. Nel biennio dei professionali sarà reintrodotta la geografia e l’orientamento degli alunni, nell’ultimo anno delle medie e nel biennio finale delle superiori, sarà obbligatorio e rientrerà nell’orario di lavoro. Sono queste alcune delle disposizioni contenute nel disegno di legge di conversione del progetto di legge 104/2013, approvato dall’aula della camera il 31 ottobre scorso (1574-A). Il testo sarà in discussione al senato da domani, in vista dell’approvazione definitiva. Che dovrà avvenire entro l’11 novembre prossimo, pena la decadenza del decreto. Va detto, inoltre, che la Corte costituzionale, con la sentenza 360/96, ha precluso al governo la possibilità di reiterare i decreti legge. E dunque, l’imminenza del termine di decadenza induce a ritenere che il passaggio al senato dovrebbe essere meramente confermativo. Formazione e fumo L’aula di Montecitorio ha mitigato gli effetti della disposizione che puniva con la formazione coatta i docenti delle scuole i cui alunni avessero ottenuto voti bassi alle prove Invalsi. In ciò modificando la norma da precettivo-sanzionatoria …

“Io, dalla Calabria a Ginevra per aiutare il mondo che soffre”, di Natalia Aspesi

I migranti lasciavano le nostre terre per fame, miseria e crudeltà padronale, in cerca di una faticata sopravvivenza e di dignità. Oggi se ne vanno dall’Italia (e ormai vivono all’estero quasi 5 milioni di italiani) persone, soprattutto giovani, che hanno studiato, che inseguono corsi postlaurea, che cercano di realizzare le loro ambizioni e i loro sogni dove è possibile: non qui comunque, dove il futuro di impegno, creatività e carriera pare non esistere o sembra precluso a troppi. «La mia non è stata una fuga da casa o dall’Italia. Volevo approfondire la mia formazione in un settore, quello del diritto umanitario, il cui centro è altrove ». Maria Giovanna Pietropaolo, 25 anni, calabrese, minuta, occhi verdi, prima di tre sorelle, padre e madre avvocati, famiglia che vive a Vibo Valentia è, dice lei «cresciuta nell’ideale dei valori cattolici di impegno verso gli altri». Si è laureata a Firenze in giurisprudenza, studiando con grandi internazionalisti come Luigi Condorelli, perché «la mia passione è questa, il diritto internazionale: poi sono stata ammessa all’Accademia del Diritto Umanitario Internazionale …

“La denuncia Ue sull’Aquila. Ora qualcuno chieda scusa”, di Sergio Rizzo

Ci sono casi in cui è triste dover ricordare: l’avevamo detto. Il rapporto della Commissione europea sul modo increscioso con cui sono stati spesi i fondi europei per il terremoto in Abruzzo è uno di questi. Non serviva certo un ispettore di Bruxelles per scoprire che il costo delle abitazioni del progetto Case era spropositato non rispetto alla bottiglia di spumante, o alle lenzuola nuove con le cifre (le cifre!) che gli sfollati trovarono nel frigorifero e nella stanza da letto. Spropositato rispetto al mercato e alla qualità delle costruzioni: 2.700 euro al metro quadrato. Né per accorgersi che nel centro storico di una delle città più belle e importanti d’Italia, la seconda del Paese per numero di edifici vincolati, la ricostruzione era pressoché paralizzata, al punto che a quattro anni e mezzo da quella tragedia sono stati restaurati appena due immobili. E neppure per rendersi conto dell’andazzo della spesa per la messa in sicurezza dei palazzi storici, pagata un tanto a snodo dei tubi innocenti: per decine e decine e decine di milioni. Questa …

Legge stabilità, incontro tra i parlamentari Pd e sindaci del cratere

Nel pomeriggio di lunedì 4 novembre si è tenuto presso la sede provinciale del Pd, in via Scaglia Est, un incontro, promosso dalla segreteria provinciale del partito, che ha visto attorno allo stesso tavolo i parlamentari modenesi Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni, Giuditta Pini e Stefano Vaccari e i sindaci dell’area del cratere sismico. “E’ stata l’occasione – spiega il segretario provinciale Pd Paolo Negro – per fare il punto sulla Legge di stabilità in discussione e sulla ricostruzione. In particolare abbiamo rimesso a fuoco le questione relative alle misure ancora necessarie per accompagnare la ricostruzione”. Ecco la dichiarazione di Paolo Negro: “Come già successo più volte in passato, come segreteria provinciale del Pd abbiamo promosso un nuovo incontro tra i nostri rappresentanti a Roma e i sindaci dell’area del cratere sismico. In questo momento il Parlamento sta predisponendo gli emendamenti alla Legge di stabilità. E’ per questo che ho ritenuto opportuno riunire attorno allo stesso tavolo diversi livelli istituzionali: era necessario rimettere a fuoco le questioni che attengono alle misure in grado di accompagnare la …

“Trovato il tesoro segreto di Hitler 1500 opere da Picasso a Matisse”, di Andrea Tarquini

Era il tesoro segreto del Terzo Reich, quasi un’eventuale seconda riserva aurea della tirannide dopo quella della Reichsbank sperperata fino all’orlo della bancarotta per finanziare guerre e crimini contro l’umanità: oltre millecinquecento opere d’arte, dipinti dei massimi maestri dell’arte moderna, confiscati dai nazisti come “arte degenerata” o semplicemente rubata agli ebrei prima perseguitati costretti a lasciare la Germania dopo la “Notte dei cristalli”, poi finiti vittima della Shoah, il loro genocidio organizzato su base industriale. E solo adesso si viene a sapere che il tesoro è riemerso per caso, in un blitz del febbraio 2011 della dogana bavarese a casa di un anziano signore, ambiguo ma inosservato. È un evento sensazionale: l’arte e la cultura del mondo riprendono possesso di quelle opere, dal valore stimato di oltre un miliardo di euro, che dal 1945 erano state classificate come disperse per sempre. Quadri di Pablo Picasso e Henri Matisse, Marc Chagall e Emil Nolde, Franz Marc, Max Beckmann, Paul Klee, Oskar Kokoschka, Ernst Ludwig Kirchner e Max Liebermann. Per decenni e decenni, dopo l’8 maggio 1945 …