Anno: 2013

“Ora tocca alle banche dare una mano a imprese e famiglie”, di Angelo De Mattia

Molti non avevano previsto la decisione adottata ieri con la quale il Consiglio direttivo della BCE, con una forte maggioranza, ha stabilito di portare i tassi ufficiali di riferimento allo 0,25%. A maggioranza, non perché vi sia stato dissenso sul “ se” ridurre il costo del denaro, ma sul ”quando” ridurlo, sulla più opportuna tempistica da scegliere, ed è opportunamente prevalsa l’opzione dell’immediatezza. Le motivazioni alla base di delibere del genere, in applicazione dei criteri seguiti dal banchiere centrale, ricorrono pienamente: inflazione molto discosta dal 2%, euro forte, crescita moderata, sussistenza di differenziazioni nei mercati della zona-euro in tema di tassi e di finanziamento del debito sovrano. Il costo ufficiale del denaro ha così raggiunto il minimo storico. Per quanto si tratti di una eccellente delibera, che qualcuno ha definito storica, non è pensabile che essa sia la panacea. Incoraggia la crescita, ha detto Letta. Ma vale, oltreché per le quantità, per l’effetto – annuncio che la decisione provoca integrato dalla dichiarazione di Mario Draghi secondo la quale la Bce è pronta ad usare tutti …

“Meglio per voi se vi tenete l’Imu e detassate di più lavoro e imprese”, di Roberto Petrini

«Il problema dell’evasione fiscale in Italia è significativo: l’Iva gap è al primo posto in Europa». Il concordato con la Svizzera? «Ciascun paese può fare quello che ritiene, ma tenga conto che la Commissione ha già avuto un mandato dagli Stati membri per trattare con Berna». L’Imu? «Meglio abbassare le tasse su lavoro e società». Algirdas Semeta, commissario europeo alla fiscalità, a Roma per incontrare il ministro dell’Economia Saccomanni, esprime cautela, in attesa di conoscere maggiori dettagli, sull’ipotesi di accordo con la Svizzera per il rimpatrio dei capitali in Italia, e relativa sanatoria, cui sta lavorando il governo nell’ambito della legge di Stabilità. Commissario Semeta, il premier Letta e il ministro dell’Economia Saccomanni hanno annunciato una misura volta al rientro dei capitali. Qual è l’opinione della Commissione sulla trattativa tra Italia e Svizzera ? «La lotta alla frode a all’evasione è molto importante per la Commissione europea tant’è che è stato varato un Piano d’azione anti-evasione da parte di capi di Stato e di governo. Ciò non significa che gli stati membri non possano prendere …

Approvato il dl scuola. Carrozza: “Già pronti i decreti attuativi”, di Salvo Intravaia

Nuove risorse alla scuola, agli insegnanti, al loro aggiornamento, e misure significative come l’entrata gratuita nei musei e nei siti archeologici per i docenti, la connessione a internet di aule e istituti parificati, e premi per gli studenti dell’arte e della musica. Sono i contenuti del decreto legge sulla scuola approvato oggi. Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza ha dichiarato, a Rai News 24, che i decreti attuativi del dl Istruzione, che ha ottenuto oggi il via libera definitivo dall’aula del Senato, sono pronti. “C’è poi – ha spiegato – attenzione al welfare studentesco: si parla per la prima volta, per esempio, degli studenti che si devono spostare per frequentare un istituto. Sul diritto allo studio abbiamo inserito 100 milioni di risorse permanenti, e molta attenzione è stata data anche all’edilizia scolastica e all’università”. Il ministro ha aggiunto di essere ben consapevole che non ci si deve fermare alla norma primaria ma attuarla. “Vogliamo anche valorizzare l’autonomia scolastica: non vedo questo colosso centralizzato di Roma che comanda, ma bisogna dare fiato alla progettualità che la …

“Aria nuova fra i banchi”, di Marco Lodoli

Per alcuni decenni la scuola è servita anche ad avvicinare le classi sociali: nelle aule convergevano interessi e aspettative, si respirava la stessa cultura, si creavano possibilità per tutti. In fondo al viale si immaginava un mondo senza crudeli differenze, senza meschinità e ingiustizie. La conoscenza era garanzia di crescita intellettuale, e anche sociale ed economica. Chi studiava si sarebbe affermato, o quantomeno avrebbe fatto un passo in avanti rispetto ai padri. Tante volte abbiamo sentito quelle storie un po’ retoriche ma autentiche: il padre tranviere che piangeva e rideva il giorno della laurea in medicina del suo figliolo, la madre che aveva faticato tanto per tirare su quattro figli, che ora sono tutti dottori. Oggi le cose sono cambiate radicalmente. Chi viaggia in prima classe non permette nemmeno che al treno sia agganciata la seconda o la terza: vuole viaggiare solo con i suoi simili, con i meritevoli, gli eccellenti, i vincenti. «A me professò sto discorso del merito mi fa rodere. La meritocrazia, la meritocrazia… ma che significa? E chi non merita? E …

“Un’altra breccia nel muro tedesco”, di Federico Fubini

L’Uomo che nessuno dovrebbe perdere di vista si chiama Erkki Liikanen. Ex politico socialdemocratico, quindi commissario europeo, oggi governatore della Banca di Finlandia, Liikanen a 63 anni vive un curioso destino: è diventato l’ago della bilancia della Bce. È lui la quantità marginale che sposta gli equilibri in seno alla Banca centrale europea quando prende posizione. SUGLI esponenti tedeschi si può sempre contare per una voce contro un ammorbidimento delle condizioni monetarie; su quelli dell’Europa del Sud ci si può aspettare, con pari regolarità, la linea opposta. Dunque la posizione di Liikanen, da una parte o dall’altra, segnala dove sta per girare il vento. Di fronte al rischio di deflazione sul fianco Sud dell’euro, e non solo lì, ieri il finlandese ha scelto ciò che la Bce poteva fare quattro mesi fa: un taglio del tasso principale a cui presta denaro alle banche. Il Consiglio direttivo di Francoforte del resto è un organismo nel quale le regole scritte e quelle effettive non sempre combaciano. In teoria l’Eurotower può muovere sui tassi (e molto altro) con …

“Il senso di un partito”, di Claudio Sardo

Chiudere il tesseramento prima che inizi il voto nei circoli del Pd, come proposto da Guglielmo Epifani, sarebbe un segno di trasparenza. E anche un’opportuna autocritica per aver consentito, nella fase dei congressi provinciali, l’umiliante oltraggio agli iscritti da parte di truppe cammellate di vario ceppo. Speriamo che qualche opportunismo non impedisca quest’atto di pulizia in extremis, gettando altro fango sull’ultimo partito che ancora resiste con questo nome. Tutto ciò può forse sembrare terribilmente inutile o infinitamente piccolo di fronte ai gravi problemi del Paese, ma la verità è che la questione del partito e del suo ruolo resta il vero cuore della battaglia interna al Pd. E non certo perché qualcuno possa ancora immaginare una centralità dei partiti, ma perché la fortissima, persino tumultuosa, domanda di cambiamento che pervade la sinistra (e l’intera società) è di fronte ai nodi irrisolti dell’efficacia del potere e degli strumenti reali che possano dar corpo a una trasformazione sociale. L’aspirazione a un governo diverso rischia di essere puro spirito se si salta questo passaggio. È vero che le …

“Europa, sinistra batti un colpo”, di Laura Pennacchi

Le dure critiche in materia di politica economica che l’amministrazione Obama fa alla Germania della Merkel non sono estemporanee. Non a caso è più forte la denuncia secondo cui le elevate esportazioni tedesche, combinate con gli effetti ultra restrittivi dell’austerità, aggravano le difficoltà nel rilanciare la crescita in tutti i Paesi europei. Questa denuncia viene fatta da tempo dagli economisti eterodossi rispetto alla linea dominante in Europa. Se mai stupisce che la sinistra europea, e italiana, non faccia proprie a gran voce tali critiche rilanciando la propria immagine «progressista» dell’Europa, con il rischio di lasciare in campo, come dice Andriani, solo due posizioni di destra, l’una per l’appunto votata all’austerità, l’altra coltivante populismo antieuro e nazionalismo (nella quale confluiscono sia gli anatemi alla Berlusconi sia quelli alla Grillo). Eppure, l’associazione imposta dalla Germania tra «austerità» restrittiva e «riforme strutturali» si fonda su una visione mercantilistica che va attentamente soppesata, risalendo alle origini degli squilibri presenti nel continente europeo già agli inizi degli anni 90, quando venne tracciato il percorso che avrebbe dato vita all’euro. Il …